Europei calcio 2012, il web contro la Uefa: “Basta strage di randagi in Ucraina
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Naturalmente, tacciono i media internazionali e tace la Uefa. Del resto, cosa volete che valga la vita di migliaia di randagi di fronte ai milioni di euro che girano attorno a quest’evento che di sportivo, a questo punto, ha davvero poco. Ma per fortuna non tace il web da cui, da settimane, fioccano appelli e inviti al boicottaggio degli europei 2012. Uno di questi arriva da Daniela Martani, ex hostess Alitalia, attrice e cantante, testimonial involontaria di questa battaglia impossibile contro il dio business: “il mio amore per gli animali credo sia innato -ci dice Daniela- una di quelle cose inspiegabili che molti definiscono attitudini karmiche. Ho sempre avuto animali e proprio questo grande amore mi ha portato a fare la scelta di diventare vegetariana quando avevo 17 anni”. In questi giorni, gli appelli di Daniela hanno fatto il giro dei social network: ”quello che sta succedendo – ci spiega- è che per dare la parvenza di avere le città in ordine per questo grande evento, l’Ucraina ha deciso che il modo più veloce per liberare le città dai cani e gatti randagi fosse quello di sterminarli nei modi più brutali”.
Eppure, spiega Daniela, “la Uefa dice di aver stanziato soldi per fare in modo che venissero realizzati canili che poi, in realtà, non sono stati mai costruiti. Quello che possiamo fare noi è protestare, il tam tam è fondamentale affinché la notizia si diffonda il più possibile. Ai tifosi viene chiesto di mettere in ogni stadio uno striscione con scritto “No alla strage dei randagi in Ucraina, europei 2012″ con la speranza di sensibilizzare anche chi con il calcio ci vive: calciatori, dirigenti club”.
Roba da animalisti? Nient’affatto: “Sono d’accordo con Gandhi - precisa Daniela – quando dice che la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui vengono trattati gli animali.” Sì ma vallo a spiegare all’Ucraina. E alla Uefa.
Massimo Malerba
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