Morte del giovane tifoso dell’Athletic Bilbao. Polemiche sull’uso dei proiettili di gomma
Andrea Leoni
Probabilmente è stato un proiettile di gomma del peso di ottantacinque grammi a colpire mortalmente Iñigo Cabacas, il tifoso dell’Athletic Bilabo morto dopo quattro giorni di coma all’ospedale della città. Un proiettile di quelli considerati “arma non letale”: una definizione molto particolare dal momento che gli effetti di questa arma antisommossa possono avereconseguenze letali o altamente invalidanti per chi subisce il colpo. Se il proiettile di gomma colpisce il cranio, come potrebbe essere accaduto, è in grado di provocare un’ emorragia celebrale, se colpisce lo sterno perfora almeno un polmone e se arriva alla pancia provoca irreparabili danni all’intestino. Potrebbe essere stato uno di questi proiettili in dotazione alla Ertzaintza, la polizia basca, (ma non solo) a provocare la morte del giovane Iñigo Cabacas dopo la partita Athletic Bilbao – Shalke 04, valida per la semifinale di Coppa Uefa.
I parlamentari e i movimenti della sinistra indipendentista basca parlano di “un’ennesima vittima della violenza della polizia”.
Rispetto ai proiettili di gomma anche la Commissione Europea, dal 1982, ha descritto queste armi come sproporzionate e pericolose. Due anni dopo (1997) un documento del Parlamento Europeo, assegnò alla Scientific and Technological Options Assessment (Stoa) il compito di studiare l’uso dell’arma. La Stoa, nella sua relazione, dichiarò senza mezzi termini che queste armi non sono idonee per gestire manifestazioni. E la riprova sta nelle numerose vittime causate da questi proiettili. La Commissione Europea, secondo notizie pubblicate nel giugno dell’anno scorso, avrebbe deciso di vietare questo tipo di armamento dalla fine del 2012. .
I parlamentari e i movimenti della sinistra indipendentista basca parlano di “un’ennesima vittima della violenza della polizia”.
Rispetto ai proiettili di gomma anche la Commissione Europea, dal 1982, ha descritto queste armi come sproporzionate e pericolose. Due anni dopo (1997) un documento del Parlamento Europeo, assegnò alla Scientific and Technological Options Assessment (Stoa) il compito di studiare l’uso dell’arma. La Stoa, nella sua relazione, dichiarò senza mezzi termini che queste armi non sono idonee per gestire manifestazioni. E la riprova sta nelle numerose vittime causate da questi proiettili. La Commissione Europea, secondo notizie pubblicate nel giugno dell’anno scorso, avrebbe deciso di vietare questo tipo di armamento dalla fine del 2012. .
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