NORDOVEST SOTTO LA NEVE, BORA A TRIESTE
Situazione migliora nelle prossime ore ma arriva il freddo
(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Da 30 ore nevica ininterrottamente sulle regioni di Nordovest. Imbiancate le alture intorno a Genova e pioggia gelata in citta'. La precipitazione nevosa e' stata particolarmente intensa in alta Val Trebbia e in alta Valle Scrivia, con 50 cm di neve. Il Comune di Genova ha confermato l'Allerta 1 per le condizioni meteorologiche in atto. Imbiancato anche il Piemonte: a Torino sono scesi 10 cm di neve. Bora a 100 km orari a Trieste. Stasera la situazione dovrebbe migliorare ma arriva il freddo.
domenica 29 gennaio 2012
La casa ecologica realizzata con bottiglie riciclate
In tempi di crisi economica creatività e arte di arrangiarsi possono partorire dei piccoli capolavori, come la casa realizzata interamente con materiali riciclati a Puerto Iguazù in Argentina
In tempi di crisi economica creatività e arte di arrangiarsi possono partorire dei piccoli capolavori. Tra il 1999 e il 2001 in Argentina, ad esempio, la recessione si manifestò con una rapida discesa del PIL e i cittadini corsero ai ripari chiudendo i conti corrente bancari mentre nel paese numerose aziende si avviavano verso il fallimento. Proprio in questo contesto s’inserisce la storia di Alfredo Santa Cruz, vittima della crisi del suo paese e oggi esempio dell’arte di saper andare avanti nonostante le difficoltà.
Rimasto senza lavoro e senza casa Alfredo si trovò da un giorno all’altro per strada a Puerto Iguazu, vicino alla frontiera fra Argentina e Brasile, senza un posto dove dormire e senza nessuna fonte di sostentamento. Per tirare avanti iniziò a raccogliere tutto ciò che di utile poteva trovare per strada con la speranza di poterlo rivendere e monetizzare, almeno in parte, il materiale raccolto. Nel corso degli anni Santa Cruz è riuscito a recuperare un vero e proprio “tesoro” composto (anche) da un grandissimo numero di bottiglie e materiale plastico.
E allora perchè non risolvere il problema di avere un posto dove abitare utilizzando proprio quel materiale raccolto? Così Alfredo ha preso le mosse per costruire la sua casa eco-sostenibile realizzata completamente con materiale riciclato (non solo i muri ma anche il letto, il divano, la scaletta d’ingresso), in larga parte bottiglie di plastica: 1200 bottiglie in Pete 1300 cartoni di tetrapack (materiale di cui è costituto il tetto), 140 custodie dei cd per porte e finestre, 200 bottiglie per il letto e circa la metà per il divano. E in giardino non manca nemmeno la casetta dei bimbi.
La dimora del señor Santa Cruz è perfettamente abitabile, perchè tutti i materiali sono stati coibentati con acqua e sabbia in modo da isolare la costruzione dai rumori esterni e limitare il trasferimento di calore. Il nome di questo capolavoro di architettura sostenibile?La Casa Ecologica de Botellas, oggi inevitabilmente meta di numerosi addetti ai lavori e semplici curiosi pronti a prendere spunto da questa ingegnosa opera di design alternativo.
Turbine eoliche a spasso per il mare
L’ultima frontiera nel settore delle energie rinnovabili sono i prototipi di turbine eoliche galleggianti ubicate in zone altrimenti inaccessibili ma ricche di correnti che possono alimentarle
L’ultima frontiera nel settore delle energie rinnovabili è un prototipo di turbina eolica che… galleggia. Wind Flow è costato 30 milioni di euro e la sua sperimentazione al largo delle coste portoghesi è iniziata circa un mese fa. L’idea alla base del progetto è che, costruendo delle turbine in grado di muoversi in mare, queste possano essere ubicate in zone altrimenti inaccessibili ma ricche di correnti che possano alimentarle.
Africa: Ban chiede rispetto diritti gay
'Discriminazioni ignorate o perfino sostenuto per troppo tempo'
29 gennaio, 10:42
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L'omosessualita' e' illegale in quasi tutti i Paesi africani, con rare eccezioni come il Sudafrica, e le discriminazioni nei confronti degli omosessuali sono frequenti.
Italia tra i paesi più fotografati
Non a caso è chiamata il Bel Paese, offrendo una concentrazione di bellezze artistiche, architettoniche e paesaggi che non ha pari al mondo... Esaminando la mappa elaborata da Sightsmap.com, si capisce che l'Italia è tra i paesi più fotografati al mondo. Il sito utilizza i dati delle foto caricate su Panoramio, evidenziando i luoghi con la maggior "densità di foto", facendo apparire i paesi più fotografati in giallo e rosso. L'Europa si conferma così come i continente più apprezzato dai fotografi, con Italia, Spagna, Francia, Germania e Grecia che formano un'unica distesa gialla.
Non a caso è chiamata il Bel Paese, offrendo una concentrazione di bellezze artistiche, architettoniche e paesaggi che non ha pari al mondo... Esaminando la mappa elaborata da Sightsmap.com, si capisce che l'Italia è tra i paesi più fotografati al mondo. Il sito utilizza i dati delle foto caricate su Panoramio, evidenziando i luoghi con la maggior "densità di foto", facendo apparire i paesi più fotografati in giallo e rosso. L'Europa si conferma così come i continente più apprezzato dai fotografi, con Italia, Spagna, Francia, Germania e Grecia che formano un'unica distesa gialla.
VERSO ACCORDO SI PATTO GERMANIA SPINGE SU GRECIA
di Domenico Conti e Rosanna Pugliese
ROMA-BERLINO - Stretta fra le richieste pressanti della 'troika' e il negoziato con le banche creditrici, la Grecia rischia di trovarsi ben presto con una spada di Damocle ancora più minacciosa: il commissariamento da parte dell'Europa. La Germania - riferisce una fonte europea - di fronte all'incapacità di Atene di riportare il Paese sui binari avrebbe messo sul tavolo europeo una clausola legale anti-deficit o l'invio di "esperti sul posto". Un vero e proprio "commissario per il bilancio" nominato dall'Europa in grado di porre il veto su spese e tasse come condizione per il secondo salvataggio da 130 miliardi di cui la Grecia ha disperato bisogno. Dal documento non ufficiale circolato a Bruxelles quello che emerge, dopo la presa d'atto che gli obiettivi di risanamento per il 2011 sono fuori portata, sono due ipotesi: una legge-tagliola da approvare a livello parlamentare e che "destina le entrate primariamente a ripagare il debito, e solo in seconda battuta a finanziare la spesa primaria". Oppure una prospettiva ancora più scioccante per i greci: "data l'adesione finora deludente agli obiettivi fissati, la Grecia deve accettare di cedere a livello europeo sovranità sul bilancio per un certo periodo di tempo". Un commissariamento che ha suscitato le immediate barricate di Atene: "la Grecia non discute simili ipotesi". Anche la Ue, tramite un portavoce del commissario agli Affari economici Olli Rehn, ha detto che il governo greco "deve mantenere la piena responsabilità" del potere esecutivo. Ma poi è lo stesso Rehn a riconoscere che "la Commissione europea è impegnata a rafforzare ulteriormente la propria capacità di monitoraggio" sulla Grecia e "attualmente sta sviluppando la propria capacità sul terreno". "Nessuna opzione potrà essere messa in pratica senza il consenso della Grecia", dicono d'altronde fonti governative da Berlino. Dalla Cdu peròil responsabile del Bilancio del gruppo parlamentare, Norbert Barthle dice che "dal momento che molte prescrizioni non sono state tradotte in pratica dalla Grecia -la proposta di un controllo o di una vigilanza è efficace". Il nuovo giro di vite su Atene dovrebbe essere messo nero su bianco sul protocollo relativo al nuovo prestito. Intanto dal negoziato con le banche per ridurre il debito di 100 miliardi, unica via per evitare il default e passo fondamentale perché l'Europa sborsi i 130 miliardi richiesti da Atene, non arrivano troppi progressi: dopo incontro di un'ora e mezza con il premier Lucas Papademos e il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos Charles Dallara, il direttore generale dell'Iif, ha fatto sapere in una nota che "si sono fatti ulteriori progressi" ma anche che domani lascerà Atene: l'Iif "si aspetta di concludere la prossima settimana". Fino ad oggi si puntava su un accordo in tempo per il vertice Ue di lunedì da cui i leader puntano ad uscire con in mano il 'patto di bilancio' chiesto dalla Bce. In parallelo, ad Atene, Venizelos ha incontrato gli ispettori della 'troika' (Fmi-Ue-Bce) che oltre ai rilievi fatti sui mancati obietti dello scorso anno avrebbero rilevato - scrive lo Spiegel - nuovi problemi: servirebbe un prestito ulteriore da 15 miliardi perché la situazione economica è peggiorata e "non riteniamo - dice un ispettore al giornale tedesco - che le risorse che mancano possano essere raccolte facendo ricorso soltanto ai creditori privati"
di Domenico Conti e Rosanna Pugliese
ROMA-BERLINO - Stretta fra le richieste pressanti della 'troika' e il negoziato con le banche creditrici, la Grecia rischia di trovarsi ben presto con una spada di Damocle ancora più minacciosa: il commissariamento da parte dell'Europa. La Germania - riferisce una fonte europea - di fronte all'incapacità di Atene di riportare il Paese sui binari avrebbe messo sul tavolo europeo una clausola legale anti-deficit o l'invio di "esperti sul posto". Un vero e proprio "commissario per il bilancio" nominato dall'Europa in grado di porre il veto su spese e tasse come condizione per il secondo salvataggio da 130 miliardi di cui la Grecia ha disperato bisogno. Dal documento non ufficiale circolato a Bruxelles quello che emerge, dopo la presa d'atto che gli obiettivi di risanamento per il 2011 sono fuori portata, sono due ipotesi: una legge-tagliola da approvare a livello parlamentare e che "destina le entrate primariamente a ripagare il debito, e solo in seconda battuta a finanziare la spesa primaria". Oppure una prospettiva ancora più scioccante per i greci: "data l'adesione finora deludente agli obiettivi fissati, la Grecia deve accettare di cedere a livello europeo sovranità sul bilancio per un certo periodo di tempo". Un commissariamento che ha suscitato le immediate barricate di Atene: "la Grecia non discute simili ipotesi". Anche la Ue, tramite un portavoce del commissario agli Affari economici Olli Rehn, ha detto che il governo greco "deve mantenere la piena responsabilità" del potere esecutivo. Ma poi è lo stesso Rehn a riconoscere che "la Commissione europea è impegnata a rafforzare ulteriormente la propria capacità di monitoraggio" sulla Grecia e "attualmente sta sviluppando la propria capacità sul terreno". "Nessuna opzione potrà essere messa in pratica senza il consenso della Grecia", dicono d'altronde fonti governative da Berlino. Dalla Cdu peròil responsabile del Bilancio del gruppo parlamentare, Norbert Barthle dice che "dal momento che molte prescrizioni non sono state tradotte in pratica dalla Grecia -la proposta di un controllo o di una vigilanza è efficace". Il nuovo giro di vite su Atene dovrebbe essere messo nero su bianco sul protocollo relativo al nuovo prestito. Intanto dal negoziato con le banche per ridurre il debito di 100 miliardi, unica via per evitare il default e passo fondamentale perché l'Europa sborsi i 130 miliardi richiesti da Atene, non arrivano troppi progressi: dopo incontro di un'ora e mezza con il premier Lucas Papademos e il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos Charles Dallara, il direttore generale dell'Iif, ha fatto sapere in una nota che "si sono fatti ulteriori progressi" ma anche che domani lascerà Atene: l'Iif "si aspetta di concludere la prossima settimana". Fino ad oggi si puntava su un accordo in tempo per il vertice Ue di lunedì da cui i leader puntano ad uscire con in mano il 'patto di bilancio' chiesto dalla Bce. In parallelo, ad Atene, Venizelos ha incontrato gli ispettori della 'troika' (Fmi-Ue-Bce) che oltre ai rilievi fatti sui mancati obietti dello scorso anno avrebbero rilevato - scrive lo Spiegel - nuovi problemi: servirebbe un prestito ulteriore da 15 miliardi perché la situazione economica è peggiorata e "non riteniamo - dice un ispettore al giornale tedesco - che le risorse che mancano possano essere raccolte facendo ricorso soltanto ai creditori privati"
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