Christian Wulff ha dato le dimissioni: la Germania dice addio al presidente
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A far intuire la prossimità delle dimissioni è stato l'annullamento last minute dell'odierno vertice romano traMario Monti e il Cancelliere tedesco Angela Merkel, sintomo finale di un'escalation di pressioni nei confronti del presidente Christian Wulff.
Con una conferenza stampa alle 11 il presidente tedesco ha rassegnato le proprie dimissioni per "non danneggiare la coesione sociale", togliendosi però qualche sassolino dalla scarpa:
"Ho commesso degli errori, ma sono sempre stato sincero. Il modo in cui la stampa ha affrontato la questione ha danneggiato me e mia moglie"
Da oltre due mesi sul suo conto in Germania si è aperta una "questione morale" molto pesante. Se infatti il Presidente ha un ruolo sostanzialmente onorario, egli dev'essere un esempio di integrità, e dalla fine del 2011 ci sono molte ombre nella vita del capo dello Stato.
Secondo la Procura di Hannover - che ha chiesto la revoca dell'immunità per Wulff per permettere un'inchiesta ufficiale - quando era governatore della Bassa Sassonia il presidente avrebbe "regalato" a un imprenditore un finanziamento a tassi di favore per costruire una casa. Sospetta è anche la sua amicizia col filmmaker David Groenewold, la cui casa di produzione nel 2006 ha ricevuto ingenti finanziamenti dal Land amministrato da Wulff.
Le dimissioni complicano la posizione di Angela Merkel, stretta tra la crisi economica europea e la crisi politica del suo Paese, che sarà guidato nei prossimi 30 giorni dal presidente ad interim Seehofer. La Merkel vuole che la successione di Christian Wulff sia decisa molto rapidamente:
"Ho accolto con grosso rispetto e profondo dispiacere le dimissioni di Wulff. La maggioranza cercherà ora di individuare un candidato comune insieme all'opposizione socialdemocratica e Verde"
Per questo motivo sarebbe già in programma, sabato 18, un incontro con i leader degli altri due partiti del suo esecutivo, Horst Seehofer, del Csu, e Philipp Roeselr dell'Fdp.