lunedì 11 giugno 2012

Fs: Moretti, a rischio treni locali 2013


Fs: Moretti, a rischio treni locali 2013

Ad, se non ci saranno soldi non faremo servizio regionale

11 giugno, 13:50 ()
Fs: Moretti, a rischio treni locali 2013(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Le regioni italiane rischiano di restare senza treni locali nel 2013 per mancanza di fondi. E' il grido d'allarme lanciato dall'ad di Fs Mauro Moretti. ''Nel 2013 - ha affermato - se non ci saranno soldi a bilancio non faremo il servizio regionale. Non so che cosa fara' l'Authority, l'unica cosa che potremo fare noi sara' interrompere il servizio. Verremo denunciati per interruzione di servizio - ha proseguito Moretti - vedremo come andra' a finire''.
Riflessioni:
Caro Moretti,
penso proprio che gli italiani si siano stufati del tuo comportamento, comunque i treni locali sono sudici,non li fai pulire,e' meglio  andare con i carro bestiame,ma chi fai il dispetto??? tanto ormai che tu togli i treni ..secondo te a chi fai il torto ?? Lavoratori o AZIENDE??
lo sai che il trasporto è una ragione sociale del buon vivere??? non lo hai detto tu per incoraggiare a fare la TAV??
Moretti se tu blocchi i treni la gente fa bene a bloccare la TAV
Terremoti in Turchia, Grecia ed Egitto Paura sulle coste e a Sharm el Sheik
IL CASO - Scossa di magnitudo 6,1 con epicentro a Oludeniz, ma avvertita anche ad Izmir e Antalya. Anche l'isola di Rodi ha tremato, magnitudo 5,8. E la celebre località balneare egiziana è stata colpita da una scossa di magnitudo 4,1
ROMA - Scosse di terremoto si sono avvertite oggi in Turchia, Grecia e a Sharm el Sheik, in Egitto. In Turchia una scossa di magnitudo 6.1 è stata avvertita nella zona sudoccidentale del Paese, ha riferito il centro sismologico dell'Osservatorio Kandilli, precisando che l'epicentro è stato registrato al largo della nota meta turistica di Oludeniz, sulla costa dell'Egeo. Secondo la tv di Stato turca alcune persone sono rimaste ferite nelle scene di panico seguite al sisma. Il primo terremoto è stato seguito da alcune scosse di assestamento di magnitudo 6.0 e 4.9. La scossa è stata avvertita anche a Izmir e Antalya.

La scossa è stata avvertita anche in Grecia, con magnitudo 5.8, ed ha colpito l'isola di Rodi alle 15.44 ora locale (le 14.44 in Italia), riferisce l'Istituto di geodinamica di Atene. Al momento non si hanno notizie di feriti o danni: l'epicentro è stato individuato nel mar Egeo a 37 chilometri di profondità.

Un'altra celebre località balneare è stata colpita dal terremoto, in Egitto. Un sisma di magnitudo 4,1 èstato registrato alle 11.30 di questa mattina al largo di Sharm el Sheikh. Non vi sono stati danni nè vittime, ha riferito l'agenzia Mena. L'epicentro è stato localizzato dalla Rete sismica nazionale a 22 chilometri dalla località turistica egiziana e a una profondità di 12 chilometri.

Messico, cartello dei Templari contro la Pepsi


Messico, cartello dei Templari contro la Pepsi



Cinque centri di distribuzione della compagnia Sabritas, di proprietà della statunitense Pepsi Co., e 49 mezzi per il trasporto delle lattine di bibite e degli alimentari che distribuisce, sono andati completamente distrutti la scorsa notte, in seguito a una serie di incendi dolosi, negli Stati di Michoacàn e Guanajuato. La notizia diffusa dalla Bbc, ha suscitato molto scalpore. Fortunatamente gli incendi non hanno causato vittime né feriti, ma come detto solo molti danni materiali.

Spencer Platt/Getty Images
Per gli inquirenti le indagini sono terminate presto considerando che poco dopo l’attentato è arrivata la rivendicazione del cartello dei “Los Caballeros Templarios” nato da una scissione della Familia Michoacana (altro gruppo narcos), e considerato uno dei gruppi più violenti e crudeli del Messico.
Nella loro rivendicazione i Templari fanno sapere di aver colpito la multinazionale perché avrebbe collaborato con le forze di sicurezza messicane per alcune operazioni, una delle quali avrebbe portato all’arresto di uno dei leader del gruppo.
Dalla Sabritas negano con forza qualsiasi coinvolgimento in operazioni che non abbiano a che fare con la propria finalità aziendale. Fra l’altro è la prima volta in assoluto che un cartello della droga compie un attentato di questo tipo.
Le associazioni degli imprenditori hanno timore che l’attentato possa essere l’inizio di una nuova strategia da parte delle organizzazioni criminali. Ma la vera preoccupazione per le autorità messicane è che questo genere di attacco contro le industrie possa far scappare gli investitori stranieri. A Città del Messico la preoccupazione c’è e nessuno la nasconde. Addirittura nella questione è entrato anche il Dipartimento di Stato Usa che ha fortemente condannato l’attacco e ha promesso che raccoglierà informazioni sull’accaduto.
I Templari sono un gruppo molto potente e hanno il controllo della gran parte di due Stati: Michoacan e Guanajuato. Qui la politica non esiste quasi più. E le forze di sicurezza faticano a tenere a bada tanta violenza. Le autorità messicane, inoltre, sono sicure che il gruppo possa contare anche sull’appoggio di altre bande criminali che gestiscono il traffico di droga e armi negli Stati confinanti, così da rendere i Templari quasi invincibili.
Il cartello oltre ad essere il padrone assoluto del traffico di sostanze stupefacenti, armi, esseri umani, controlla anche il mercato della frutta e quello del mais. Non solo. Secondo le autorità dello Stato di Michoacan, quasi tutti gli esercizi commerciali present nell’area sarebbero sottoposti al pagamento del pizzo per poter continuare a lavorare.
Secondo Isnardo De la Cruz, professore di Scienze Politiche presso la Universidad Nacional Autónoma de México (Unam), è convinto che il cartello dei Templari non abbia alcun interesse nel vedere che gli investimenti stranieri lasciano il Paese ma, con i loro attacchi “vogliono dimostrare la loro forza ed evidenziare il totale fallimento delle istituzioni federali messicane”

Così si vince lo spreco


Così si vince lo spreco

lunedì 11 giugno 2012
INDAGINE/ Vittadini: così si vince lo sprecoFoto: InfoPhoto
Soprattutto in un momento di crisi economica come l’attuale, mentre tante famiglie nel nostro Paese fanno fatica ad arrivare alla quarta e persino alla terza settimana del mese (per non parlare di ciò che accade nei Paesi poveri del mondo) è inaccettabile che ogni giorno continui ad essere sprecata un’enorme quantità di prodotti alimentari. E non si può rimanere impassibili di fronte a questa ingiustizia, nemmeno pensando che gli sprechi sono fisiologici. Si sta parlando infatti di 5,5 milioni di tonnellate all’anno di prodotti alimentari che possono essere recuperate nel nostro Paese, il 58% dalle imprese e dai commercianti, il resto dai consumatori. Il dato emerge dall’indagine condotta da un’équipe di studiosi del Politecnico di Milano e della Fondazione per la Sussidiarietà, che hanno pubblicato i risultati della ricerca nel volume Dar da mangiare agli affamati. Le eccedenze alimentari come opportunità, curato da Paola Garrone, Marco Melacini, Alessandro Perego (ed. Guerini e Associati).
La ricerca risponde ad almeno tre obiettivi: sapere dove si annidano i prodotti alimentari da recuperare e da destinare alla lotta contro la povertà, verificare le inefficienze della filiera alimentare perché possa recuperare competitività, educare le persone al valore dei prodotti alimentari in un’epoca di consumismo.
Molto interessante è il “focus” della ricerca sulle famiglie italiane: tra alimenti scaduti o andati a male, vengono buttati ogni anno 42 kg di cibo per persona, il 42% di tutto lo spreco alimentare in Italia.
È una cifra considerevole ma che se comparata a stime analoghe fatte sulle famiglie britanniche ed americane, mostra che in questi due Paesi lo spreco medio domestico è molto più grande, fino a 3-4 volte. Diversi accorgimenti quali una maggior frequenza della spesa, un controllo delle date di scadenza, una pianificazione degli acquisti che, uniti alle abitudini alimentari (pasti e cene a tavola non aprendo da soli il frigorifero) e a tradizioni culinarie che da sempre utilizzano gli avanzi, permettono alle famiglie italiane di sprecare meno alimenti rispetto alle famiglie anglosassoni, i cui governi sono comunque impegnati nella cosiddetta “food waste hierarchy”, che mira sia a ridurre le eccedenze “all’origine” con opportuni interventi nelle imprese, nel commercio, nelle famiglie sia ad impedire che le eccedenze “strutturali” diventino spreco, con la donazione ai poveri.
Un altro importante approfondimento della ricerca è nell’analisi della collaborazione per il recupero delle eccedenze tra singole imprese e loro associazioni, food banks (tra cui spicca tra tutti la Rete Banco Alimentare grazie alla quale ogni giorno vengono sfamati circa 2 milioni di poveri), enti caritativi (che hanno contatto diretto con le persone indigenti), ed istituzioni (Camere commercio, ministeri dell’Agricoltura, dello Sviluppo economico e dell’Ambiente). Tale collaborazione raggiunge già significativi risultati nel settore della trasformazione industriale (recupero del 35% delle eccedenze) e nei centri della grande distribuzione (ancora 35%), dove le eccedenze sono più fungibili (ovvero “facilmente” recuperabili). 
Nella ricerca si mette quindi in luce che anche nei settori più “difficili”, come la ristorazione collettiva, i negozi della distribuzione, l’agricoltura, solo una crescita di questo tipo di collaborazione può permettere di diminuire gli sprechi e di recuperare eccedenze da distribuire ai bisognosi.
In sintesi, perciò, la ricerca ha permesso di apprendere due cose fondamentali: la prima è che molto si può fare ancora per ridurre lo spreco (ciò che non può essere recuperato) nella filiera, ma anche compiere un passo decisivo nel recupero delle eccedenze a vantaggio delle persone indigenti. Il tutto rendendo consapevoli e responsabili i diversi attori in gioco. Oggi quasi 1 miliardo di euro di cibo viene recuperato; per il futuro l’obiettivo è portare sulla tavola dei poveri altri 6 miliardi di euro di cibo.
La seconda è, come si evince dal dato sulle famiglie italiane e dalla collaborazione virtuosa tra realtà profit, non profit e istituzioni, che nessuna crisi e nessuno spreco si vincono con la bacchetta magica o con proclami, ma con un lavoro di quotidiana e paziente educazione. Anche la lotta allo spreco alimentare non avviene senza un’educazione delle persone e di tutti gli attori del sistema a considerare anche il cibo come un dono, non solamente come un bene disponibile. Quindi, in sintesi, si evita lo spreco se si educa.

Governo dei tecnici/colonnello Rapetto


Governo dei tecnici/colonnello Rapetto



Benvenuto tra gli scribacchini e purtroppo anche tra gli "incazzati cronici".
Non mi illudo: ho visto troppe volte la fine del tunnel ed era invece
un altro TIR che avanzava contromano da schivare, per dire che forse
qualcosa sta cambiando  (sondaggi, Grillo, berlusconismo in calo e
altre menate).
Purtroppo continuo a vedere piccoli delinquenti che crescono e grandi
malefatte che scompaiono.
Vi do l'ultima dritta?
In questi giorni avrete certamente sentito parlare degli arresti
domiciliari per Massimo Ponzellini , che da presidente della Bpm
concesse un finanziamento da 148 milioni di euro, ritenuto irregolare,
alla società Atlantis, vincitrice dell’appalto per i giochi "legali"
sulle slot machines negli esercizi pubblici, a sua volta controllata
da una società offshore basata nelle Antille Olandesi e facente capo a
Francesco Corallo, figlio di Gaetano, condannato per reati di
criminalità organizzata, e legato al clan di Nitto SantaPaola.
Bene questo è venuto alla luce grazie alle indagini del colonnello
Umberto Rapetto capo del Nucleo speciale frodi telematiche della
Guardia di Finanza.
Orbene senza farla tanto lunga, il Colonnello Rapetto è stato rimosso
ed è stato mandato al Centro alti studi della Difesa (Casd).
Promozione? Un'emerita! c'è stato mandato non a formare altri
investigatori; bensì a seguire un corso da "studente"... Intanto,
proprio in questo periodo deve essere designato il responsabile
dell’Ufficio per la protezione dagli attacchi informatici presso la
Presidenza del Consiglio. Sembrerebbe uno dei possibili posti su
misura per Rapetto, ma a candidarlo non ci ha pensato nessuno.
Rapetto, dinanzi a quest'atteggiamento, ha annunciato le sue
dimissioni.
E siamo contenti e felici perché abbiamo un buon governo di tecnici. Alleluia!

Cosa dobbiamo fare?
Io per me lo so già, ma certamente alle cosiddette primarie del
cosiddetto partito Democratico, se andrò ad esprimere un cosiddetto
voto, non potrò fare a meno di votare una persona più seria di quelle
attualmente disponibili e la scelta purtroppo si restringe molto, ma
molto, tanto che di persone serie attualmente scorgo solo Zoro
Dunque Zoro vs Grillo  per la sinistra mentre per la destra di
"comici" attualmente vedo solo Scotti, che comico in realtà non è ed
ha già rinunciato. Resta la macchietta Berlusconi con le sue "spalle"
Santanchè, Brunetta, etc  ma ha perso una superspalla come Fede e
Vespa non è altrettanto valido.

SCHEGGE


SCHEGGE

  • Cose che mi vengono in mente in ordine sparso e che magari non c’entrano niente con l’attualità, ma mi ronzano a tratti nella testa, disturbando l’ultimo neurone che mi è rimasto.
  • Perché la nave italiana, protagonista dell’”ammazzatina” se era in acque internazionali è rientrata in quelle nazionali indiane?Che il comandante sia un parente di Schettino?
  • L’altro giorno sentivo parlare la Cancellieri. Ho chiuso gli occhi e mi è apparsa Tina Pica.
  • Perché sento sempre parlare di mutilazioni ai genitali femminili e mai di quelle ai genitali maschili?
  • Caro Vendola ogni tre cose che dici, due sono cazzate. Prima di guardare in casa altrui vedi di appianare i casini della sanità e controllare la “sacra corona unita” di casa tua E vai a veder cosa succede nella salina di Margherita di Savoia.
  • Alcuni politici e sindacalisti parlano di quello che dovrebbe fare il governo a proposito di tasse. Parlano di patrimoniale sapendo (o se non lo sanno sono imbecilli) che non passerebbe mai perché avrebbe contro il PdL, che deve tutelare gli interessi del suo padrone e dei suoi accoliti ed elettori.
  • Gli stessi di cui sopra invocano la tassa sulle transazioni commerciali sapendo (vedi sopra) che se applicata solo in Italia non farebbe che spostarle in Inghilterra, Lussemburgo, isole della Manica, ecc.) Avrebbe una qualche efficacia se applicata in tutta l’Unione Europea, ma c’è già il veto dell’Inghilterra, che su questo ci campa, essendo la filiale di Wall Street in Europa e non avendo quasi più industrie.
  • Perché per il Lussemburgo, che pure è nell’Unione Europea, viene tollerato un regime di quasi paradiso fiscale.
  • Povere Generali! Da quando è entrata la mafia di Mediobanca, che ha infilato ai suoi vertici di tutto e di più, sono state solo in calando. Addio ai tempi di Merzagora. di Dusi, di Polacco, di Bonsi. Se guardi chi c’e nel consiglio di amministrazione ti viene un accidente: ci sono pure i Caltagirone: più in basso di così. E la vergognosa vicenda del banchiere indagato come presidente? La massima espressione di cotale CdA.
  • Perché nessuno parla degli Israeliani che, nei territori occupati, spianano con le ruspe abitazioni degli arabi per farci i loro insediamenti? Per dirla tutta sino in fondo una volta tanto, visto che raramente, il meno possibile, se ne parla.
  • Sapevate che in Olanda la benzine è più cara che in Italia e le sigarette costano 8 euro al pacchetto? Che le restrizione sulla sanità e sul sociale sono state ristrette anche la e pur tuttavia sono ad un livello astronomico rispetto a noi? Poi i nostri ineffabili politici ci dicono che anche gli altri paesi sono obbligati ai tagli sul sociale (mal comune mezzo gaudio). Dipende dall’altezza da cui inizi a tagliare.
  • Berlusconi ha detto di voler rifondare il PdL col nome di Italia Pulita, salvo poi, ovviamente, smentire. Italia pulita! Roba da non credere, da matti, da facce da culo,da…non ho più parole sufficienti a definire tale roba, che considero un’ingiuria.
  • Si dice che in un partito la gente guarda al leader, più che alle idee ed ai programmi. Ci vuole un leader carismatico che trascini la gente. Io mi chiedo se allora è vero che siamo un branco di pecore che debbono essere inquadrate da un pastore e dal suo cane. Se è così non possiamo più lamentarci dei governi che abbiamo avuto, che abbiamo e che purtroppo avremo. Con buona pace.
  • C’è chi invoca le elezioni. Come se ciò potesse cambiare le cose. Saremo come prima se non peggio: non si può trasformare la merda in miele. E come metter un nuovo impacco su una gamba di legno. Oltretutto non potrebbe più incaricare un qualche Monti a reggere il cerino acceso.
  • Berlusconi a suo tempo disse in dibattito che il cancro sarebbe stato sconfitto in tre anni! E la gente applaudì di molto. E di anni ne sono già passati 5 o 6. Come siamo messi con questa malattia? Chi gioca con queste cose in maniera così ignobile forse un cancretto se lo meriterebbe. Tanto poi guarisce.
  • I sindaci si erano levati in coro contro tramite l’ANCI contro l’IMU. Ora sento che la stanno attendendo spasmodicamente perché hanno le casse vuote., grazie ai tagli di Tremonti. Ma che razza di paese è mai questo?
  • Ora comincia la tragi-commedia della spazzatura di Roma. Tutti la fanno, compreso i comuni che non la vogliono, e nessuno sa dove metterla. Si parla di mandarla in Olanda. Però i termo-valorizzatori sono nocivi ad eccezione di quelli olandesi e tedeschi, che sono notoriamente popoli arretrati e stupidi. Noi invece siamo furbi, capirete! La spazzatura in discarica invece è innocua anzi manda effluvi aromatici ed igienizzanti. Vallo a dire a quella nullità della Polverini.
  • Di Pietro è e vota contro tutto assieme alla Lega (sic.) intanto sa che quello che interessa passerà ugualmente e lui ne potrà usufruire. Tanto fa la sua figura, come Grillo.
  • Ne avrei altre, ma non voglio tediarvi ulteriormente.