Occupyamo Piazza Affari
Contro le politiche antisociali del governo Monti
Per un diverso modello sociale ed economico fondato
sul pubblico e sui beni comuni
Sono passati ormai tre mesi da
quando il governo delle banche e della
finanza sostenuto dal centrodestra e dal centro sinistra è entrato in carica ed
è continua la devastazione sociale a colpi di misure “ lacrime e sangue”.
Nulla si fa davvero contro la
precarietà crescente di milioni di persone. Anzi essa viene solo usata per
colpire i pochi diritti rimasti nel mondo del lavoro. Per i migranti resta in
vigore tutta la legislazione discriminatoria autoritaria e repressiva, fino
alla vergognosa tassa per il permesso di soggiorno. E tutto questo rischia di
essere solo l'inizio. Se verrà applicato il trattato europeo deciso dai governi
Monti Merkel e Sarkozy tutto dovrà essere sacrificato sull'altare della
riduzione del debito, del pareggio di bilancio.
Gli avvenimenti di questi ultimi
anni hanno dimostrato che si è aperta una crisi di sistema da cui le classi
dominanti non riescono ad uscire, e che ha portato alla individuazione di
“medici” come Monti in Italia o Papademos in Grecia che in realtà non fanno che
aggravare la malattia, che scaricano sui livelli di vita dei lavoratori e delle
classi popolari il peso della iniqua redistribuzione del reddito, ed il
conseguente peggioramento delle condizioni di vita di reddito e di diritti.
Vogliamo un'economia fondata sul
pubblico, sui beni comuni, su un diverso modello sociale ed economico, che
garantisca il diritto a sanità, servizi sociali e reddito per tutti,
alternativo al super-sfruttamento delle persone e della natura, per dire no
alle politiche di aggiustamento strutturale e di austerità dei governi italiani
ed europei, e per rivendicare diritti sociali, reddito, lavoro dignitoso, beni
comuni, libertà e democrazia, per impedire la chiusura delle industrie e per
investimenti in tecnologia ed innovazione e lo sviluppo della ricerca
sostenendo scuola pubblica e università.
Di fronte al dilagare della precarizzazione
e della disoccupazione di massa che sta diventando il modello di riferimento
europeo, le classi dominanti stanno mettendo in campo un uso sempre più
accentuato delle forme di repressione allo scopo di intimorire e dividere il
movimento di massa come abbiamo visto in questi giorni con i fermi legati alle
manifestazioni in Val di Susa e l'uso
della forza pubblica contro molte
lotte operaie e di resistenza sociale.
Di fronte a tutto questo non c'è
ancora in campo un'opposizione sociale e politica di massa, capace di incidere
e contare.
Per questo c'è bisogno di unire
tutte le lotte che, pur tra evidenti difficoltà, si stanno battendo su questa
linea, dalla Argol di Fiumicino alla Vagon Lit di Milano, alla Alcoa di
Portovesme, alla Fincantieri, alla Esselunga, alla Sicilia, alla Fiat e alle
lotte dei migranti, oltre a tutte le mille realtà che stanno lottando.
Per questo proponiamo a tutte le forze organizzate e
alle persone che dicono no a queste politiche rappresentate dal governo Monti,
di promuovere insieme una grande manifestazione nazionale da tenersi a Milano
il prossimo 17 marzo
Facciamo appello alle lavoratrici
e ai lavoratori ai giovani e alle donne, ai pensionati e ai migranti per farci
sentire e per dar voce a chi non confonde il salvataggio dell'Italia con quello
del profitto e del sistema. Vogliamo così esprimere la nostra solidarietà ed il
nostro sostegno a tutti i popoli europei, schiacciati dalle politiche di
austerità e dal liberismo e, in primo luogo al popolo greco sottomesso ad una
tirannide finanziaria che sta distruggendo il paese.
Vi invitiamo a
partecipare all'Assemblea Metropolitana del 21 febbraio alle ore 21,00 presso
il liceo Carducci (via Beroldo 9 - MM2 Loreto) per organizzare insieme la
manifestazione del 17 marzo a Milano.
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