Crisi, sommergibili a peso d'oro
Dopo gli F-35, l'ultimo spreco militare: quattro sottomarini U-212. E nella legge di stabilità stanziati 168 mln da Monti.
Si taglia ovunque, ma i soldi per la Difesa ci sono sempre. E se Sanità e Istruzione devono fare i conti con stanziamenti sempre più ridotti, per cacciabombardieri e sommergibili, i fondi non mancano.
Dopo lo scandalo della riforma della forze armate e l'acquisto degli F-35 per un costo complessivo di circa 12-15 miliardi di euro, Palazzo Chigi continua a investire in armamenti.
L'ultimo caso, evidenziato dal quotidiano Il Fatto Quotidiano, è quello dell'acquisto di due sofisticati sommergibili della classe U-212, progettati per affrontare sia unità subacquee sia di superficie e in grado di sbarcare sotto costa reparti d'incursori. La spesa per queste armi innovative è di quasi 1 miliardo di euro, che sommati al miliardo già speso per le altre due unità già operanti, fanno un investimento di 2 miliardi.
IL CASO SOLLEVATO DA TREMONTI. La vicenda è stata sollevata lunedì 7 gennaio dall'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti (che il segretario della Lega Nord Roberto Maroni vorrebbe candidato premier per la coalizione di centrodestra) durante la trasmissione di La7Piazza Pulita condotta da Corrado Formigli.
Tremonti ha spiegato che le spese militari italiane non riguardano solo i 900 milioni di euro stanziati per le missioni all'estero - su tutte quella in Afghanistan - e gli investimenti per gli F-35 (dopo le polemiche ne sono stati ordinati solo 90 esemplari sui 131 previsti): tra i soldi stanziati ci sono anche quelli per i sommergibili U-212, battelli di ultima generazione a propulsione diesel-elettrica.
Primi sommergibili arrivati nel 2006
In realtà il programma U-212 è un'eredità della Seconda repubblica e ha coinvolto i governi di centrodestra e centrosinistra. Tuttavia, anche il premier uscente Mario Monti ci ha messo lo zampino. E nella legge di stabilità di dicembre 2012 il Professore ha stanziato 168 milioni di euro per il progetto.
Il primo dei quattro sottomarini U-212 è stato consegnato all'Italia il 29 marzo 2006 (battezzato Salvatore Todaro), mentre il secondo è arrivato nel 2007 (Scirè). Per gli altri due, invece, l'attesa è stata più lunga, visto che solo nel 2009 è arrivato il via alla seconda fase del programma (e il ministro dell'Economia era proprio Tremonti). Gli ultimi due sommergibili sono attesi per il 2015 e 2016.
PRODUZIONE ITALO-TEDESCA. A produrre i moderni U-212, ideati per sostituire i sottomarini della classe Sauro III serie realizzati alla fine degli Anni 80, è una collaborazione italo-tedesca.
L'Italia partecipa con gli stabilimenti di Fincantieri di Muggiano in provincia di La Spezia, mentre la Germania - che ne ha ordinati sei, di cui cinque sono già operativi - si è affidata al consorzio Arge, in cui c'è la Tyssen Krupp.
FERMARE L'ULTIMO BATTELLO. Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa, i contratti sono già stati siglati e a questo punto è difficile fermare la commessa. L'unica possibilità è fermare la costruzione dell'ultimo sottomarino U-212 che permetterebbe il risparmio di circa 500 milioni di euro. Un magro risparmio rispetto agli sprechi militari.
Si taglia ovunque, ma i soldi per la Difesa ci sono sempre. E se Sanità e Istruzione devono fare i conti con stanziamenti sempre più ridotti, per cacciabombardieri e sommergibili, i fondi non mancano.
Dopo lo scandalo della riforma della forze armate e l'acquisto degli F-35 per un costo complessivo di circa 12-15 miliardi di euro, Palazzo Chigi continua a investire in armamenti.
L'ultimo caso, evidenziato dal quotidiano Il Fatto Quotidiano, è quello dell'acquisto di due sofisticati sommergibili della classe U-212, progettati per affrontare sia unità subacquee sia di superficie e in grado di sbarcare sotto costa reparti d'incursori. La spesa per queste armi innovative è di quasi 1 miliardo di euro, che sommati al miliardo già speso per le altre due unità già operanti, fanno un investimento di 2 miliardi.
IL CASO SOLLEVATO DA TREMONTI. La vicenda è stata sollevata lunedì 7 gennaio dall'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti (che il segretario della Lega Nord Roberto Maroni vorrebbe candidato premier per la coalizione di centrodestra) durante la trasmissione di La7Piazza Pulita condotta da Corrado Formigli.
Tremonti ha spiegato che le spese militari italiane non riguardano solo i 900 milioni di euro stanziati per le missioni all'estero - su tutte quella in Afghanistan - e gli investimenti per gli F-35 (dopo le polemiche ne sono stati ordinati solo 90 esemplari sui 131 previsti): tra i soldi stanziati ci sono anche quelli per i sommergibili U-212, battelli di ultima generazione a propulsione diesel-elettrica.
Dopo lo scandalo della riforma della forze armate e l'acquisto degli F-35 per un costo complessivo di circa 12-15 miliardi di euro, Palazzo Chigi continua a investire in armamenti.
L'ultimo caso, evidenziato dal quotidiano Il Fatto Quotidiano, è quello dell'acquisto di due sofisticati sommergibili della classe U-212, progettati per affrontare sia unità subacquee sia di superficie e in grado di sbarcare sotto costa reparti d'incursori. La spesa per queste armi innovative è di quasi 1 miliardo di euro, che sommati al miliardo già speso per le altre due unità già operanti, fanno un investimento di 2 miliardi.
IL CASO SOLLEVATO DA TREMONTI. La vicenda è stata sollevata lunedì 7 gennaio dall'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti (che il segretario della Lega Nord Roberto Maroni vorrebbe candidato premier per la coalizione di centrodestra) durante la trasmissione di La7Piazza Pulita condotta da Corrado Formigli.
Tremonti ha spiegato che le spese militari italiane non riguardano solo i 900 milioni di euro stanziati per le missioni all'estero - su tutte quella in Afghanistan - e gli investimenti per gli F-35 (dopo le polemiche ne sono stati ordinati solo 90 esemplari sui 131 previsti): tra i soldi stanziati ci sono anche quelli per i sommergibili U-212, battelli di ultima generazione a propulsione diesel-elettrica.
Primi sommergibili arrivati nel 2006
In realtà il programma U-212 è un'eredità della Seconda repubblica e ha coinvolto i governi di centrodestra e centrosinistra. Tuttavia, anche il premier uscente Mario Monti ci ha messo lo zampino. E nella legge di stabilità di dicembre 2012 il Professore ha stanziato 168 milioni di euro per il progetto.
Il primo dei quattro sottomarini U-212 è stato consegnato all'Italia il 29 marzo 2006 (battezzato Salvatore Todaro), mentre il secondo è arrivato nel 2007 (Scirè). Per gli altri due, invece, l'attesa è stata più lunga, visto che solo nel 2009 è arrivato il via alla seconda fase del programma (e il ministro dell'Economia era proprio Tremonti). Gli ultimi due sommergibili sono attesi per il 2015 e 2016.
PRODUZIONE ITALO-TEDESCA. A produrre i moderni U-212, ideati per sostituire i sottomarini della classe Sauro III serie realizzati alla fine degli Anni 80, è una collaborazione italo-tedesca.
L'Italia partecipa con gli stabilimenti di Fincantieri di Muggiano in provincia di La Spezia, mentre la Germania - che ne ha ordinati sei, di cui cinque sono già operativi - si è affidata al consorzio Arge, in cui c'è la Tyssen Krupp.
FERMARE L'ULTIMO BATTELLO. Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa, i contratti sono già stati siglati e a questo punto è difficile fermare la commessa. L'unica possibilità è fermare la costruzione dell'ultimo sottomarino U-212 che permetterebbe il risparmio di circa 500 milioni di euro. Un magro risparmio rispetto agli sprechi militari.
Il primo dei quattro sottomarini U-212 è stato consegnato all'Italia il 29 marzo 2006 (battezzato Salvatore Todaro), mentre il secondo è arrivato nel 2007 (Scirè). Per gli altri due, invece, l'attesa è stata più lunga, visto che solo nel 2009 è arrivato il via alla seconda fase del programma (e il ministro dell'Economia era proprio Tremonti). Gli ultimi due sommergibili sono attesi per il 2015 e 2016.
PRODUZIONE ITALO-TEDESCA. A produrre i moderni U-212, ideati per sostituire i sottomarini della classe Sauro III serie realizzati alla fine degli Anni 80, è una collaborazione italo-tedesca.
L'Italia partecipa con gli stabilimenti di Fincantieri di Muggiano in provincia di La Spezia, mentre la Germania - che ne ha ordinati sei, di cui cinque sono già operativi - si è affidata al consorzio Arge, in cui c'è la Tyssen Krupp.
FERMARE L'ULTIMO BATTELLO. Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa, i contratti sono già stati siglati e a questo punto è difficile fermare la commessa. L'unica possibilità è fermare la costruzione dell'ultimo sottomarino U-212 che permetterebbe il risparmio di circa 500 milioni di euro. Un magro risparmio rispetto agli sprechi militari.