L'indice di produttività dei parlamentari di Openpolis
© AFP
Openpolis offre la possibilità di monitorare la produttività di tutti i parlamentari. Per stabilire l'entità e l'impegno di deputati e senatori di cui si è interessanti durante la legislatura, vengono considerati alcun indici diversi come la sua presenza in aula, i disegni di legge firmati e presentati, le mozioni e gli emendamenti.
"Crediamo nella possibilità, ma anche nella necessità, collettiva di sviluppare un metodo non esatto ma affidabile, perché basato su criteri trasparenti, pubblicamente discussi ed emendabili, che serva a conoscere e capire meglio la politica e chi la fa. La nostra ambizione è di mettere a disposizione strumenti che aiutino a leggere e interpretare una realtà complessa come quella dell'attività parlamentare partendo, però, dai dati ufficiali, quelli forniti dal Parlamento stesso, invece che da giudizi e opinioni preconfezionati"
si legge sulla presentazione del progetto.
Angelino Alfano per esempio, dal 2008 è riuscito a saltare nove sedute su dieci e a collocarsi al 500° posto su 630 deputati quanto a indice di produttività. Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, ha accumulato appena il 30% di presenze, tanto da guadagnare il quarto posto nella classifica dei deputati più assenteisti. Solo Denis Verdini e Nicolò Ghedini hanno conquistato un posto più alto in classifica, risultando assenti per il 70% dei casi. Ma è Antonio Gaglione, il noto recordman dell'assenteismo.
Decisamente più produttivo Pier Ferdinando Casini con quasi il 60% di presenze; si colloca al 262° posto nella classifica di produttività e in testa tra i leader. A Massimo D'Alema spetta il risultato di essere riuscito a non presentare nemmeno un atto, come primo firmatario in un'intera legislaturo e può anche vantarsi di scarsa presenza in aula: appena il 39,7%.
Per quanto riguarda Silvio Berlusconi è interessante notare che da quando il Cavaliere non è più premier ha partecipato solo a quattro votazioni su 504. Come deputato peraltro non è mai stato molto presente ai lavori d'aula: durante le 9.964 votazioni che ci sono state da inizio legislatura, si è visto solo 43 volte, ma fino al 16 novembre 2011, per il suo ruolo di Presidente del Consiglio, nel 90 per cento dei casi si trovava impegnato in missioni sia in Italia sia all'estero. Da quanto è stato sostituito da Mario Monti invece non ha più avuto impedimenti istituzionali per svolgere la sua attività di deputato, eppure a Montecitorio l'hanno visto solo quattro volte.
Anche nel Carroccio ci devono essere stati problemi simili perché, secondo Openpolisi, Umberto Bossi e Roberto Maroni, da inizio legislatura non hanno superato il 5% di presenze, spesso a causa di impegni e viaggi istituzionali. Nel mese di marzo, da quando è scoppiata la crisi nella Lena Nord, il Senatur si è presentato in Aula solo una volta e il delfino appena undici su 132.