Napolitano: consolidare la rinnovata credibilità
'Le misure prese hanno scongiurato il rischio che l'Italia finisse sorvegliato speciale Ue'
"Il 2012 è stato un anno difficile; il 2013 si presenta denso di incognite" e la sfida principale é quella di "consolidare e dispiegare l'alto tasso di rinnovata credibilità che l'Italia può vantare nel mondo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano alla Farnesina.
"Le forti misure prese da Governo e Parlamento" hanno "scongiurato il rischio per l'Italia di scivolare nel ruolo di sorvegliato speciale della UE e del Fmi. Uno sforzo che abbiamo fatto per noi stessi e per le future generazioni e non per soddisfare diktat esterni". Cosi il presidente Napolitano ha parlato oggi dalla Farnesina delle misure di risanamento e di disciplina dei conti portate avanti dal Governo Monti.
CANCELLIERI A COLLE, MEGLIO VOTO IL 24/2 - Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, secondo quanto si apprende, avrebbe scritto al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, spiegandogli che anche se la macchina elettorale potrebbe essere pronta per il 17 febbraio, sarebbe, per motivi tecnici, meglio votare il 24 febbraio. La Cancellieri lo avrebbe spiegato in commissione.
Il ministro ne avrebbe messo al corrente la commissione Affari costituzionali dove sta seguendo l'esame del decreto sulle firme per la presentazione delle liste alle elezioni.
NAPOLITANO, NON PROLUNGARE CAMPAGNA ELETTORALE -"Le ipotesi di data per lo scioglimento delle Camere all'esame del Presidente della Repubblica, che ne ha la prerogativa esclusiva sentiti i Presidenti delle due Assemblee, non sono dettate - si legge nella nota diffusa dal Quirinale - da alcuna forzatura o frettolosità. Come è noto, il Presidente Napolitano ha ripetutamente auspicato che le elezioni si svolgessero alla scadenza naturale entro la prima metà di aprile; altrettanto noti sono i fatti politici che hanno vanificato questa possibilità".
"Già prima di quei fatti nuovi - prosegue la nota - la Conferenza dei Capigruppo del Senato aveva calendarizzato la discussione in Aula della legge di stabilità per il 18 dicembre. Avendo il Presidente del Consiglio preannunciato la formalizzazione delle sue irrevocabili dimissioni all'indomani dell'approvazione di questa legge, è interesse del paese evitare un prolungamento di siffatta condizione di incertezza istituzionale". "In quanto alla conseguente indizione delle elezioni politiche, corrisponde alla prassi costante - ricorda ancora il Colle - la fissazione della data in un momento intermedio tra il minimo di 45 giorni previsto dalla legge e il massimo di 70 fissato in Costituzione. E' egualmente interesse del paese che ci si attenga a tale prassi e non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale affinché possa ristabilirsi al più presto la piena funzionalità delle Assemblee parlamentari e del Governo in una fase sempre critica e densa di incognite per l'Italia", conclude.
BERSANI, PRONTI A NOTTURNE SU L. STABILITA' - Per il segretario Pd Bersani è "disdicevole" ritardare la data naturale delle elezioni fissata il 17 febbraio unicamente "per esigenze non dell' Italia, ma di forze politiche in ritardo". Per approvare entro la settimana la legge di stabilità "siamo proti a stare alla Camera anche la notte", ha detto Bersani a Bruxelles.
Sono "indecorosi, incommentabili i traccheggiamenti" di Berlusconi. "Siamo in tempo per procedere entro la settimana", ha aggiunto.
Sull'Imu il Pd "aveva fatto una proposta diversa", ma "se uno si alza e fa il demagogo, dica dove trova 20 miliardi" perché "le favole hanno stufato", ha dichiarato il segretario del Pd.