Vuoi un aumento di stipendio? Ecco i 10 consigli per ottenerlo
Per qualcuno equivale a un riconoscimento, per altri a una necessità, ma per tutti è una spinosa richiesta da presentare al proprio capo. L’aumento di stipendio, soprattutto in tempi di crisi, rappresenta una vera e propria chimera per la maggior parte dei professionisti italiani. Ottenerlo non è facile, ma neppure impossibile. Almeno secondo gli esperti di Hays Executive, la divisione del Gruppo Hays specializzata nel recruitment di figure dirigenziali, che hanno stilato una lista di 10 consigli per chi vorrebbe chiedere (e ottenere) un aumento in busta paga.
“Un colloquio con il proprio responsabile non è mai facile da affrontare, soprattutto se il tema dell’incontro è il proprio livello salariale. Ansia ed emotività potrebbero infatti giocare un brutto tiro, facendoci apparire titubanti, indecisi o peggio ancora avidi e arrivisti", afferma Erika Perez, responsabile della divisione Hays Executive .
"Per convincere il proprio capo - assicura - basta adottare piccoli e semplici accorgimenti. Spiegare con casi concreti perché si pensa di meritare un aumento, per esempio, può essere più efficace che pronunciare il solito ritornello del 'dopo tanti anni mi merito un aumento'. E se il capo decidesse comunque di non concedere quanto richiesto, non bisogna scoraggiarsi, ma considerare l’incontro come un’occasione di confronto per imparare e migliorarsi”.
Quali sono, dunque, le 'dritte' per convincere il proprio capo e ottenere il tanto desiderato aumento di stipendio? Ecco 10 consigli secondo Hays Executive:
1. Valutare le condizioni economiche dell’azienda. Se la propria azienda viaggia in cattive acque e alcuni colleghi rischiano il posto di lavoro, forse non è proprio il momento giusto per avanzare richieste. Meglio attendere tempi migliori per evitare un no quasi scontato o gaffe con chi condivide la nostra scrivania.
2. Raccogliere dati su posizioni simili. Prima di chiedere un aumento, può essere utile consultare siti o riviste di settore per conoscere meglio lo stato del mercato del lavoro in Italia e capire se il proprio stipendio corrisponde o meno alla media nazionale.
3. Pensare bene a come giustificare la propria richiesta e stabilire l’ammontare della cifra da raggiungere. Prima di affrontare la negoziazione è necessario definire bene i propri punti di forza, i risultati raggiunti e i problemi risolti: riportare casi concreti può rappresentare la chiave di volta per vedere la propria richiesta realizzata. Avere già in mente, poi, la cifra da richiedere, permette di mantenere le redini della trattativa.
4. Trovare il momento giusto per parlare con il proprio capo. Mai improvvisare un incontro per parlare di una questione delicata come il proprio stipendio. È consigliabile chiedere per tempo un appuntamento e, sotto data, se si percepisce che il superiore sta affrontando un periodo di particolare stress, spostare il meeting. Parlare con un capo mal disposto di certo non aiuta.
5. Curare l’aspetto. Anche l’occhio vuole la sua parte e, nonostante l’abito non faccia il monaco, i modi di porsi sono fondamentali. Vestirsi in modo semplice, ma curato, evitando l’eleganza fuori luogo (soprattutto quando nel resto del tempo si è piuttosto casual), può fare la differenza.
6. Tenere a bada le emozioni. Mantenere un certo self control, mentre si è a colloquio con il capo, è fondamentale per esporre le proprie ragioni con successo. Evitare, quindi, lamentele o rivendicazioni, ma soprattutto va sempre tenuto a mente che gli aumenti di salario vengono concessi a chi se li merita e non a chi ha bisogno di denaro.
7. Chiedere al capo cosa si può fare di diverso. Mostrarsi ben disposti ad avere una maggiore mole di lavoro o responsabilità può essere efficace per provare ad ottenere l’aumento tanto desiderato.
8. Ringraziare comunque il superiore per il tempo e l’attenzione dedicati Qualunque sia la risposta ricevuta, scrivere un’email di ringraziamento al proprio capo al termine del colloquio può rivelarsi una mossa vincente. Oltre ad essere segno di buona educazione, è prova della propria maturità e responsabilità soprattutto se non si è ottenuto l’aumento sperato.
9. Non vantarsi con i colleghi del risultato ottenuto. Confrontare le buste paga non è uno sport da praticare. Se il risultato è arrivato, meglio evitare di vantarsi in pubblico: si potrebbe causare malcontento tra i colleghi, oltre che a mettere nei guai il 'boss' con un’ondata di richieste di aumento dal resto dello staff.
10. Non deludere in alcun modo la fiducia dei superiori. Una volta raggiunto l’obiettivo tanto agognato, mai allentare la presa: meglio mostrarsi ancora più disponibili. Ne va della propria credibilità e professionalità.