Fotovoltaico mondiale, il mercato 2012 non crollerà
Nonostante la notevole performance del 2011, all’Italian PV Summit si sottolinea che quest’anno il mercato fotovoltaico riuscirà a resistere nonostante i cambiamenti nella normativa in alcuni Paesi europei, come Italia e Germania. Prevista una domanda di 27-34 GW. I prezzi ancora in calo su tutta la filiera, si stabilizzeranno a fine anno
“L’Italian PV Summit 2012 si svolge in una fase di transizione molto delicata e complessa per il settore del fotovoltaico mondiale, in cammino verso l’età matura e la grid parity”. Con queste parole Paolo Frankl, capo della divisione Energie Rinnovabili dell’International Energy Agency, ha aperto i lavori della conferenza internazionale di Verona, giunta alla sua quarta edizione.
Su cosa stia accadendo nel mercato del fotovoltaico, dal lato della domanda, dell’offerta e dei prezzi, un intervento di Stefan De Haan analista di IHS ha potuto fornito un’utile overview sul settore. Nonostante una crescita mondiale considerevole del settore nel 2011, + 55% rispetto al 2010, con 27,6 GW installati e molti cambiamenti in corso nelle legislazioni nazionali soprattutto di mercati leader europei, come Germania e Italia, il mercato non crollerà nel 2012, ma anzi le prospettive sono discrete, tanto da far ipotizzare un mercato di quasi 27 GW anche per l’anno in corso. In Germania si prevede che il mercato avrà volumi pressoché simili a quelli del 2010 e 2011, con circa 6,9 GW, - dice De Haan - grazie soprattutto a una spinta nella seconda parte dell’anno e un’accelerazione del mercato per l’edilizia residenziale e commerciale che in alcuni casi, grazie al crollo dei prezzi, potrà avvicinarsi alla grid parity (prezzo del kWh prodotto dal sistema FV uguale o inferiore a quello acquistato dalla rete). Una circostanza prossima anche nel nostro Paese in alcuni segmenti di mercato.
Se il mercato di punta del 2011, quello italiano, si ridurrà, come previsto nel 2012 (circa 2,5 GW di potenza installata), a riportare il settore in una posizione più in linea di galleggiamento con l’attuale overcapacity, ci sarà la domanda della Cina (oltre 4 GW) e degli Stati Uniti (circa 3,5 GW), a cui si aggiungerà quella di Giappone (quasi 2 GW) e India (più di un GW), insieme ad altri più piccoli mercati emergenti. Secondo De Haan, nello scenario più ottimistico si potranno toccare nel 2012 anche i 34 GW a livello globale.
Dal lato dei prezzi, l’analista di IHS ha evidenziato come nel corso del 2011 questi siano crollati in maniera netta sull’intera filiera. Nel caso dei moduli al silicio i prezzi si sono abbassati del 45% tra il primo trimestre 2011 e il primo del 2012; il prezzo del modulo sta velocemente arrivando ai 0,60 €/W (0,80 $/W), stima prevista per l’ultimo trimestre 2012. Per le celle il calo è addirittura valutato nel 58%. Ancora più ampi i decrementi per i wafer (-63%) e per il polysilicon (-65%). Se si prende a riferimento un impianto FV residenziale in Germania il ribasso, sempre nello stesso periodo, si aggira intorno dal 23% (da 3,5 a 2,7 $/W).
Questa drammatica riduzione dei prezzi, che dovrebbe potersi stabilizzare a fine anno, se ha consentito di mantenere alta la domanda, dice l’analista, ha invece sicuramente messo sotto pressione l’industria che oggi si ritrova con margini quasi azzerati. Secondo Stefan De Haan il panorama della competizione nel settore, alla luce di questi rapidi cambiamenti, muterà in maniera significativa già nei prossimi anni.