Fondazione
CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA
Opera di San Pio da Pietrelcina
Viale Cappuccini
SAN GIOVANNI ROTONDO
www.operapadrepio.it
C O M U N I C A T O
S T A M P A
27 Giugno
2012
Effettuato
il primo trapianto di cellule staminali cerebrali umane
su paziente affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
Lunedì 25 giugno, l’equipe
coordinata dal Prof. Angelo Vescovi, direttore dell’IRCCS Casa Sollievo della
Sofferenza - Opera di San Pio da Pietrelcina - e, per la parte neurologica,
dalla Dr.ssa Letizia Mazzini Responsabile del Centro SLA dell’Ospedale Maggiore
della Carità (Novara), ha portato a termine il trapianto di cellule staminali
del cervello umano nel midollo spinale del primo dei diciotto pazienti affetti
da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), reclutato nel trial clinico di fase 1
autorizzato dall’Istituto Superiore di Sanità. A questo seguiranno gli
interventi sui rimanenti pazienti, con cadenza inizialmente mensile.
Il trapianto delle cellule,
prodotte nella Banca delle Staminali Cerebrali di Terni è avvenuto alle ore 16 a opera dell’equipe di
Neurochirurgia dello stesso ospedale, diretta dal Dr. Sandro Carletti,
coadiuvato dal Dr. Cesare Giorgi e dal neurochirurgo Prof. Nicholas Boulis,
della Emory University Clinic di Atlanta, Georgia.
Grazie ad una tecnica tutta
italiana, messa a punto nel 1996 da Vescovi, professore di biologia cellulare
all’università Bicocca di Milano, è stato quindi realizzato il primo trapianto
al mondo che impiega cellule staminali cerebrali scevre da qualunque
problematica etica, poiché provenienti da un frammento di tessuto cerebrale
prelevato da un singolo feto deceduto per cause naturali, utilizzando una
procedura analoga a quella della donazione volontaria di organi negli individui
adulti. Le cellule da questo donatore saranno sufficienti per l’intera
sperimentazione e per quelle successive che la stessa equipe sta già
organizzando su altre malattie neurodegenerative, in collaborazione anche con
cliniche europee e statunitensi.
Il paziente affetto da SLA,
dell’età di 31 anni, ha ricevuto tre iniezioni nel lato sinistro del midollo
spinale lombare, ciascuna di un volume di 15 millesimi di millilitro, che
contenevano in totale poco meno di due milioni e mezzo di cellule staminali
cerebrali. Le cellule staminali sono state trapiantate in prossimità delle
cellule nervose chiamate motoneuroni, che nella SLA muoiono gradualmente,
paralizzando progressivamente i muscoli, fino a causare la morte del paziente.
Si spera che questo possa rallentare la morte dei motoneuroni e quindi la
malattia.
Il paziente si è risvegliato
dal trapianto in buone condizioni, respira autonomamente e le sue condizioni
cliniche e psicologiche sono al momento più che soddisfacenti.
Si sottolinea che questa
sperimentazione, come ovvio per una fase I, è mirata specificamente a valutare
la sicurezza delle procedure di trapianto e dell’innocuità delle cellule. Non
si tratta, quindi, di una cura per la SLA. La condizione clinica dei pazienti
assoggettati a trapianto sarà monitorata nei mesi e anni a seguire documentando
l’evoluzione della malattia.
Questa è la prima
sperimentazione al mondo di questo genere di natura interamente filantropica e
quindi non-profit, ed è stata concepita e sviluppata dall’Associazione
Neurothon Onlus (www.neurothon.com), presidente Mons. Vincenzo Paglia Vescovo
di Terni, e supportata, oltre che dagli enti sopracitati, dalla Fondazione
Cellule Staminali (www.cellulestaminaliterni.it), presidente Prof. Enrico
Garaci. Ulteriore e generoso supporto è stato fornito dall’Associazione Pro
Roberto Onlus di Gavoi (Nuoro), dalla Fondazione Stefano Borgonovo (Milano) e
dalla Fondazione Milan A.C.
f.to
Giulio Siena
Responsabile Ufficio Stampa