M5S dice no a Bersani: 'Governo a noi o niente'
Il premier incaricato: 'Non siamo a Ballarò, il governo è una cosa seria'. Crimi:'No alla fiducia'
Ultimo giorno di consultazioni per il premier incaricato Bersani, che ha visto M5S. Ieri sera i 5 stelle hanno ribadito il no al sostegno al leader pd. Farò una proposta e ognuno si assumerà le sue responsabilità, ha detto il segretario democratico. Meglio il voto, incalza il centrodestra.
BERSANI A M5S, NON AVETE L'ESCLUSIVA DEL CAMBIAMENTO - "Parto dal presupposto: governo sì, governabilità ok, ma senza cambiamento non ci può essere governo. Voi di questo cambiamento siete protagonisti, ma non siete esclusivi protagonisti.La mia forza sente questa esigenza. Io non farò governi che abbiano davanti l'impossibilità di cambiamento". Così Bersani parlando al M5S.
"C'é un aspettativa di governissimo, ma io dico 'non esiste'". Lo ha detto Bersani al M5S. Un no "non per preclusione verso la destra, che la pensa diversamente da me ma è in tutta Europa, ma perché metteremmo un coperchio politicista su una pentola che chiede cambiamento: finiremmo per bloccarci reciprocamente. Questo non si farà".
"A chi è più vicino chiedo responsabilità. Alle forze che vogliono avere più autonomia chiedo di non impedire questo percorso". Ha detto Bersani.
"Sono venti anni che sentiamo queste parole. Mentre parlava mi sembrava di sentire una puntata di Ballarò. Sono venti anni che voto e che sento parlare delle stesse cose e non vengono mai realizzate". Così Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera del M5S, replica al programma esposto da Pier Luigi Bersani alla sua delegazione.
"Purtroppo non siamo a Ballarò; il governo è una roba seria". Ha detto il premier incaricato rispondendo agli esponenti di M5S che avevano rilanciato la richiesta di un governo guidato dal loro Movimento.
"Lei diceva che solo un insano di mente può avere la fregola di voler governare il Paese; ebbene, noi noi siamo quegli insani di mente perchéabbiamo un progetto per il Paese. Noi siamo disposti a prenderci la responsbilità, a riprenderci la sovranità, a riprenderci il nostro Paese". Ha detto Lombardi rispondendo a Bersani.
"Nell'ultima campagna elettorale il tema del cambiamento che abbiamo portato poi è stato recepito, chi più chi meno, persino con lo slogan 'uscite dal buio'". Così Lombardi spiega a Bersani come alcuni dei temi proposti dal M5S siano stati assimilati dagli altri partiti in campagna elettorale.
"Con tutti gli incontri che ho fatto, ritengo la mia proposta l'unica cosa realistica. Fuori da questo vedo un meccanismo, che passa dal 'faremo' all"avremmo potuto fare, avremmo potuto provarcì". Ha detto Bersani ai delegati di Movimento 5 Stelle durante il loro incontro.
"Ci sentiamo di dover respingere questa assunzione di responsablità sulla mancata partecipazione del governo perché siamo gli ultimi a doversi sentire responsabili. Non siamo noi la causa. Se c'é questo risultato é anche perché c'é una legge elettorale che non è stata modificata da nessuno". Lo dice il capogruppo al Senato del M5S Vito Crimi a Bersani.
"Escludo che usciamo dall'aula" del Senato per consentire la nascita di un governo Bersani. Ha detto Crimi ai cronisti, dopo l'incontro con Bersani. Crimi ha ribadito che M5S voterà no alla fiducia ad un governo Bersani.
"Noi abbiamo una credibilità che possiamo spendere: gli altri partiti hanno una 'non credibilita'', essendo lì da 30 anni facendo solo promesse". Ha sottolineato Crimi parlando della richiesta al Capo dello Stato di un incarico per un governo 5 Stelle. Ma i numeri - gli viene chiesto - dove li prendete? "La responsabilità deve essere degli altri partiti. Noi mettiamo in campo una cosa in più egli altri partiti: la credibilità. E poi un programma che è condiviso su molti punti".
Il capogruppo di M5S al Senato esclude che possano esserci dissidenti che consentano la nascita del governo Bersani. Parlando con i cronisti dopo l'incontro con Bersani, Crimi ha ricordato che la decisione sul "no" al governo Bersani è stata "presa all'unanimità". Non è possibile un parallelo con l'elezione del presidente del Senato: "lì la decisione - ha ricordato - non fu a unanimità, fu a maggioranza. Ieri c'é stato un voto compatto e all'unanimità".
Ultimo giorno di consultazioni per il premier incaricato Bersani, che ha visto M5S. Ieri sera i 5 stelle hanno ribadito il no al sostegno al leader pd. Farò una proposta e ognuno si assumerà le sue responsabilità, ha detto il segretario democratico. Meglio il voto, incalza il centrodestra.
BERSANI A M5S, NON AVETE L'ESCLUSIVA DEL CAMBIAMENTO - "Parto dal presupposto: governo sì, governabilità ok, ma senza cambiamento non ci può essere governo. Voi di questo cambiamento siete protagonisti, ma non siete esclusivi protagonisti.La mia forza sente questa esigenza. Io non farò governi che abbiano davanti l'impossibilità di cambiamento". Così Bersani parlando al M5S.
"C'é un aspettativa di governissimo, ma io dico 'non esiste'". Lo ha detto Bersani al M5S. Un no "non per preclusione verso la destra, che la pensa diversamente da me ma è in tutta Europa, ma perché metteremmo un coperchio politicista su una pentola che chiede cambiamento: finiremmo per bloccarci reciprocamente. Questo non si farà".
"A chi è più vicino chiedo responsabilità. Alle forze che vogliono avere più autonomia chiedo di non impedire questo percorso". Ha detto Bersani.
"Sono venti anni che sentiamo queste parole. Mentre parlava mi sembrava di sentire una puntata di Ballarò. Sono venti anni che voto e che sento parlare delle stesse cose e non vengono mai realizzate". Così Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera del M5S, replica al programma esposto da Pier Luigi Bersani alla sua delegazione.
"Purtroppo non siamo a Ballarò; il governo è una roba seria". Ha detto il premier incaricato rispondendo agli esponenti di M5S che avevano rilanciato la richiesta di un governo guidato dal loro Movimento.
"Lei diceva che solo un insano di mente può avere la fregola di voler governare il Paese; ebbene, noi noi siamo quegli insani di mente perchéabbiamo un progetto per il Paese. Noi siamo disposti a prenderci la responsbilità, a riprenderci la sovranità, a riprenderci il nostro Paese". Ha detto Lombardi rispondendo a Bersani.
"Nell'ultima campagna elettorale il tema del cambiamento che abbiamo portato poi è stato recepito, chi più chi meno, persino con lo slogan 'uscite dal buio'". Così Lombardi spiega a Bersani come alcuni dei temi proposti dal M5S siano stati assimilati dagli altri partiti in campagna elettorale.
"Con tutti gli incontri che ho fatto, ritengo la mia proposta l'unica cosa realistica. Fuori da questo vedo un meccanismo, che passa dal 'faremo' all"avremmo potuto fare, avremmo potuto provarcì". Ha detto Bersani ai delegati di Movimento 5 Stelle durante il loro incontro.
"Ci sentiamo di dover respingere questa assunzione di responsablità sulla mancata partecipazione del governo perché siamo gli ultimi a doversi sentire responsabili. Non siamo noi la causa. Se c'é questo risultato é anche perché c'é una legge elettorale che non è stata modificata da nessuno". Lo dice il capogruppo al Senato del M5S Vito Crimi a Bersani.
"Escludo che usciamo dall'aula" del Senato per consentire la nascita di un governo Bersani. Ha detto Crimi ai cronisti, dopo l'incontro con Bersani. Crimi ha ribadito che M5S voterà no alla fiducia ad un governo Bersani.
"Noi abbiamo una credibilità che possiamo spendere: gli altri partiti hanno una 'non credibilita'', essendo lì da 30 anni facendo solo promesse". Ha sottolineato Crimi parlando della richiesta al Capo dello Stato di un incarico per un governo 5 Stelle. Ma i numeri - gli viene chiesto - dove li prendete? "La responsabilità deve essere degli altri partiti. Noi mettiamo in campo una cosa in più egli altri partiti: la credibilità. E poi un programma che è condiviso su molti punti".
Il capogruppo di M5S al Senato esclude che possano esserci dissidenti che consentano la nascita del governo Bersani. Parlando con i cronisti dopo l'incontro con Bersani, Crimi ha ricordato che la decisione sul "no" al governo Bersani è stata "presa all'unanimità". Non è possibile un parallelo con l'elezione del presidente del Senato: "lì la decisione - ha ricordato - non fu a unanimità, fu a maggioranza. Ieri c'é stato un voto compatto e all'unanimità".