L. elettorale: è ancora scontro. Verso rinvio esame Aula
Probabilmente l'aula di Palazzo Madama domani non esaminera' il ddl elettorale. E' vero che l'Aula e' ingolfata dai vari decreti, come sottolinea il presidente della commissione Affari Costituzionali Vizzini, ma e' anche vero che e' di nuovo scontro tra Pd e Pdl. Una nuova bozza elaborata da Gaetano Quagliariello (Pdl) ha fatto andare su tutte le furie il Pd perche' ''scardina quanto avevamo stabilito finora'', come osserva Stefano Ceccanti (Pd). Quagliariello propone un premietto di ''soli 50 deputati''.
BERSANI, PDL SBANDATO, DICA CHE VUOL FARE - "Il dossier più importante è la legge elettorale in relazione allo sbandamento del centrodestra". Pier Luigi Bersani, oggi a Tripoli, spiega le priorità post-primarie. "Se domani - sostiene il segretario Pd - il Pdl avrà una riunione per decidere la linea politica, per favore ci faccia sapere cosa pensa precisamente, e sul piano politico, della legge elettorale, perché non capiamo più, è la ventesima proposta, e non conosciamo le intenzioni politiche".
QUAGLIARIELLO, COLMO CHE SALTI TUTTO PER 3 SEGGI - "Ci siamo spinti a tal punto che far saltare un accordo per 3-4 seggi in più o in meno sarebbe francamente il colmo". A sostenerlo è il vicepresidente del Pdl al Senato Gaetano Quagliariello conversando con i cronisti a Palazzo Madama sulla legge elettorale. Quagliariello si riferisce alla sua ultima proposta di ridurre il "premietto" a 50 seggi per il partito che prende tra il 25 e il 39,9 %, cancellando così il premio variabile contenuto nella bozza Calderoli. A chi gli chiede se sia disposto a ritoccare in alto la soglia del "premietto" venendo incontro alle richieste del Pd che ha già bocciato la sua proposta, Quagliariello risponde: "Non credo". E allora, come sarà possibile arrivare a un'intesa Pdl-Pd? "Vedremo di venirci incontro prima della seduta della commissione Affari costituzionali di oggi pomeriggio", è la risposta del senatore.
CALDEROLI, STOP ACCANIMENTO TERAPEUTICO - "Posso salvare un ferito, ma non resuscitare un morto. Ho fatto di tutto perché si arrivasse ad un'approvazione della nuova legge elettorale, ma a questo punto mi rendo conto di essere rimasto da solo e pertanto rinuncio all'accanimento terapeutico". Lo afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli.
VIZZINI, STALLO ANCHE PER COLPA PDL - "Non è un clima normale ma mi auguro che alla fine prevalga il buon senso". Il presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato Carlo Vizzini sintetizza così l'ennesimo fallimento della trattativa sulla legge elettorale. "Andare in Aula senza un accordo - aggiunge - sarebbe una sovraesposizione istituzionale. C'é uno stallo che deriva anche dalla situazione interna al Pdl, ma io continuo a sperare che la situazione si sblocchi". "Se si trova accordo mi bastano due ore di seduta", conclude.
GRILLO, EMENDAMENTO PD-PDL PER ESCLUDERE M5S - Beppe Grillo torna ad attaccare Pd e Pdl, colpevoli di voler ''eliminare il MoVimento 5 Stelle dalle elezioni politiche 2013'' attraverso la modifica della legge elettorale. Il blogger genovese punta il dito contro ''un emendamento bipartisan di Enzo Bianco (Pdmenoelle) e Lucio Malan (Pdl) che dovrebbe imporre ai partiti e ai movimenti di dotarsi di un vero e proprio (?) statuto''. ''Il M5S - spiega - ha un 'Non Statuto' composto da sette articoli, ma forse per i partiti non sarà sufficiente...''