Donna aggredita con una mannaia alla fermata dell'autobus: arrestato l'autore
E’ ricoverata nel reparto di neurochirurgia degli Ospedali Riuniti di Foggia, la donna foggiana, residente a Borgo Mezzanone, aggredita ieri sera al capolinea Ataf di via Galliani, nei pressi dell’autobus della linea 24, che fa la spola tra il capoluogo dauno e la borgata.
Per lei, venti punti di sutura al capo, ferite da taglio alla mano e al braccio sinistro e uno shock difficile da superare: secondo quanto accertato dagli agenti della sezione volanti della questura di Foggia, coordinati dal vice questore aggiunto Pasquale Fratepietro, la donna è stata vittima di un attacco brutale e immotivato, che ha scatenato l’ira dei presenti, che si sono letteralmente avventati contro l'aggressore.
Il fatto è successo poco dopo le 20, e la maggior parte di segnalazioni giunte al 113 indicavano una violenta rissa in atto: l’uomo, successivamente arrestato per tentato omicidio e resistenza e violenza a pubblico ufficiale, ha infatti rischiato il linciaggio da parte dei presenti. Si tratta di Katalhin Mohamed Rahmane, 36enne nato in Afghanistan e attualmente ospitato presso il centro Cara di Borgo Mezzanone.
Tutto sarebbe partito da uno spintone involontario sull’autobus: questa la scintilla che ha fatto scattare la rabbia del 36enne che ha prima aggredito la malcapitata (a lui sconosciuta) con calci e pugni e poi l’ha colpita con una piccola mannaia al capo. Colpi ripetuti e fortunatamente non profondi, ma che hanno causato ferite visibili e una copiosa perdita di sangue per la donna.
Immediato l’allarme lanciato alla polizia che, con non poche difficoltà, è riuscita a placare gli animi, bloccare l’uomo e condurlo negli uffici della questura. Sul posto, i sanitari del 118 - che hanno medicato la donna e predisposto il trasporto al pronto soccorso - due volanti della polizia e altri due equipaggi del Reparto prevenzione crimine, insieme alla polizia municipale che ha regolato il traffico in quella zona.