L’enoteca di Amazon e il vino “italiano” in polvere
Amazon ha aperto da qualche giorno la sua enoteca online con “vini artigianali dalla Napa Valley e altro ancora”. Ma sullo stesso sito sono in vendita anche i vini in polvere “italiani” contro i quali si sta battendo la Commissione europea.
Nella debuttante sezione Amazon wine si trovano ottime etichette, come quelle del regista Francis Ford Coppola e curiosità come i vini ispirati ai miti del rock, Pink Floyd e Rolling Stones. 900 rossi, 348 bianchi, e poi rosati, bollicine e vini da dessert. Per ora acquistabili solo dai consumatori di 12 Stati americani. Il vino italiano? E’ acquistabile grazie ai tanti siti collegati, thewineconnection.com, ad esempio: dal Chianti classico del Barone Ricasoli al Lagrein dell’Abbazia di Novacella.
Nella stessa sezione dell’enoteca che potrebbe diventare il sito di e-commerce del vino più frequentato al mondo, c’è invece una serie di kit che usano impropriamente i nomi di denominazioni protette italiane. Al prezzo di 44,58 dollari, si trova ad esempio un kit per il Barolo che promette in poche semplici mosse, con magiche polverine, di produrre 30 bottiglie di pregiato vino piemontese. Il kit contiene 30 etichette e altrettanti tappi. Sulla confezione sventola il tricolore e c’è una grande immagine del Colosseo. Allo stesso prezzo si possono acquistare confezioni che si appropriano di nomi di altre zone doc italiane, Valpolicella style, Montepulciano, Verdicchio, Chianti style o fantasiose interpretazioni come il Tuscany Rosso Magnifico. Con 85,77 dollari si compra invece un presunto blend di Italian Nero d’Avola e Cabernet Sauvignon di Chateau Classico: in questo caso sul kit, per aumentare la confusione, compare un castello francese. Il kit della linea Cornucopia, a 48,14 dollari, offre 30 (incredibili) bottiglie di Frascati al cocco. Lo produce la canadese Paklab che sul suo sito propone un’altra chicca: una confezione per ricavare 60 bottiglie, 30 di Amarone e 30 di Barolo, di cui si raccomanda un invecchiamento di 8 mesi almeno. Il tutto a 79,99 dollari.
Prima Internetgourmet, poi Striscia la Notizia avevano sollevato il caso del vino fatto con le polverine. Pochi giorni fa, dopo l’intervento dell’europarlamentare Mara Bizzoto della Lega Nord, la Commissione europea ha chiesto agli Stati membri di vietare e far ritirare dagli scaffali i kit che fanno un uso illecito delle denominazioni protette, ricordando che anche la semplice evocazione del nome tutelato, Chianti ad esempio, è vietata.
La Coldiretti “stima che nei diversi Paesi dell’Unione Europea almeno 20 milioni di bottiglie di pseudo vino vengano ottenute attraverso wine kit prodotti in Canada ma anche in Svezia”. E non ha calcolato quanti siano i milioni di bottiglie che sgorgano dai kit venduti anche nella Rete in America.
Il gigante Amazon ora, con la sua enoteca, “il luogo ideale per acquistare vino online, con una vasta selezione di marchi-icona”, può dare un grande impulso al mercato, permettendo a molte buone cantine (per ora americane) di raggiungere molti nuovi clienti. Potrebbe dare anche una mano al made in Italy (afflitto nel settore alimentare da contraffazioni e prodotti italian sounding come il Parmesan per un valore annuo di 60 miliardi di euro) rinunciando a vendere il “vino italiano” con le polverine.