Anarchia, Brigate Rosse, Equitalia, Nadal, Ale E Franz
Scritto da Francesco Menichella alle 10.05 — Varie
“Comico è ogni fenomeno capace di suscitare un riso comico,” scrive Gian Pietro Calasso in Ipotesi sulla Natura del Comico. Le situazioni e le battute volontariamente o involontariamente comiche suscitano ilarità. Però il riso è qualcosa di più sconvolgente e misterioso, spesso non associato alla comicità. C’è la risata che nasce da una situazione ridicola ma anche quella che deriva da disprezzo, paura, rabbia, imbarazzo, senso di superiorità, rassegnazione, eccitazione erotica e via dicendo.
A vedere quanto costa la benzina, viene da ridere. Così pensando a quando, se e quanto prenderemo di pensione. C’è chi ha riso con il proprio nonno quando hanno sentito insieme che per gli esami ci voleva un anno di attesa e il medico curante, il giorno prima, aveva pronosticato otto mesi di vita.
Con mio nonno abbiamo riso di suo padre, ucciso il giorno stesso in cui è arrivato al fronte nel lontano 1916. Rido tutte le volte che si celebra l’inutile primo conflitto mondiale come una guerra di eroi e democrazia.
Queste risate sono amare, peccaminose. Come il peggiore superalcolico tenuto sotto chiave in tempi di proibizionismo. Sono liberatorie. Così oltre alle battute migliori questa settimana ci saranno anche le peggiori. Perché si ride anche della morte.
RIDERE AMARO
Fa ridere il linguaggio della Federazione Anarchica Informale, cellula Olga, che in un comunicato recapitato al Corriere della Sera rivendica l’attentato all’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.
C’è tutta la fragranza retorica di chi ama la violenza. Una ridondanza puerile e spietata come l’intelligenza omicida di un ultrà nazista. Il nemico è disumanizzato: “Abbiamo azzoppato Roberto Adinolfi, uno dei tanti stregoni dell’atomo.”
Una volta creato l’orco cattivo si passa alle frasi ad effetto: “Solo la radicalizzazione del conflitto può condurre a percorsi di libertà individuale e sociale,” come uccidere, ammazzare, scannare.
Si usano anche i giochi di parole: “Far lavorare di pari passo le armi della critica e la critica delle armi,” come dire Ambarabà ciccì coccò tre civette sul comò che facevano l’amore con la figlia del dottore il dottore si ammalò ambarabà ciccì coccò!
E poi il capolavoro di oratoria: “Pur non amando la retorica violentista con una certa gradevolezza abbiamo armato le nostre mani, con piacere abbiamo riempito il caricatore. Piombo nelle gambe per lasciare un imperituro ricordo di quello che è un grigio assassino.”
Sembra la parodia di un volantino scritto per burlarsi del prototipo anarco insurrezionalista. Solo uno psicopatico può di fatto amare il momento in cui riempie il proprio caricatore, pur dichiarando di non amare la “retorica violentista.” Disciplina quest’ultima che neanche l’università albanese del Trota annovera tra i suoi magnifici insegnamenti. Insomma questa è proprio una caricatura del già ridicolo ossimoro e organizzazione militare e anarchia.
Al secondo posto non si può fare a meno di sorridere dei volantini delle presunteBrigate Rosse trovati a Legnano e Parabiago. Anche qui il linguaggio è sconclusionato, retorico, tronfio. Come si chiamano in codice i due che lo hanno scritto Peppino e Totò?
“Portare l’attacco allo Stato imperialista delle multinazionali; disarticolare la struttura della controguerriglia attiva; colpire gli uomini e i simboli della guerra psicologica; costruire l’unità del movimento rivoluzionario nel partito.”
Se qualcuno mi telefonasse invitandomi a disarticolare la struttura della controguerriglia attiva come farei a non ghignargli senza ritegno in faccia?
Terzo posto alla reazione di Equitalia (51% in mano all’Agenzia delle Entrate e per il 49% all’Inps) che si sente vittima di una campagna mediatica.
“La troppa superficialità con cui negli ultimi tempi si è associato a Equitalia il termine suicidio sta avendo come effetto di alimentare tensioni sociali, oggetto di facili strumentalizzazioni, che sfociano in vere e proprie guerriglie.”
Nella sua nota Equitalia chiede impegno per “ripristinare un clima di dialogo e collaborazione indispensabile per placare tensioni.”
Perché non limitarsi a evitare scrupolosamente di perseguitare le fasce sociali più deboli e tutti quelli che pur avendo già pagato le loro tasse amerebbero essere lasciati in pace?
Bene, dopo questo sfogo. Godiamoci le 15 battute migliori della settimana.
Geppi Cucciari – G’Day speciale elezioni
In Abruzzo, nel comune di Rosello, Moccia è stato votato dal 90% degli abitanti l’altro 10% evidentemente ha già letto i suoi libri.
Beppe Grillo – Dalle piazze d’Italia
Alfano vuole fare il Pdl.2 il nuovo partito dell’onestà. Pdl.2? Onestà? E poi il comico sarei io?
Vauro – Servizio Pubblico
“Grillo ha detto: i Grillini fuori dalla televisione.”
“Ancora non è al governo e già emana editti bulgari!”
Sabina Guzzanti – Un Due Tre Stella (nei panni di Giorgio Napolitano)
Benchè non spetti a questa Presidenza della Repubblica, sento altresì il forte dovere morale di lanciare in questo momento difficile per il Paese un segnale forte e chiaro: Tu…tu…tu…tu…tu…tu…tuuut… Ore 16 e 49 minuti, ore 16 e 49 minuti.
Maurizio Crozza – Ballarò
“Alfano qualche giorno fa ha detto che il Pdl stava preparando la più grande novità politica dal dopoguerra. L’estinzione.”
Sabina Began – la Zanzara
“A Silvio ho pure baciato i piedi. Stavamo passeggiando a piedi nudi nel parco e gli ho baciato i piedi. I suoi piedi sono belli e profumati. È un uomo eccezionale. È superman.”
Antonio Ornano – Zelig
“Perché tutti gli esemplari femminili della nostra specie prima di dartela se la palleggiano a centrocampo come i giocatori del Barcellona?”
Nuzzo e Dibiase – Zelig
“Mio marito è un pezzo di merda. È un incapace, non sa fare niente e ho paura che non muoia perché non ci riesce. Gli darò una mano io.”
Nadal – Il marziano del tennis eliminato dal torneo di Madrid.
“Tutta colpa della terra blu.”
Giulio Tremonti – Servizio Pubblico
“Adesso dobbiamo voltare pagina.”
L’ex ministro dell’Economia è in tour per presentare il suo ultimo libro.
Silvio Berlusconi – Dichiarazioni da Mosca sull’amico Vladimir Putin.
“È una persona straordinaria con gli amici, ha umanità e capacità di legarsi agli altri e di farli legare.”
Farli legare?
Gianluca De Angelis – Zelig
Intercettazione telefonica tra Il Gladiatore Russell Crowe e Silvio Berlusconi.
Gladiatore: “Quello che abbiamo fatto nella vita riecheggia per l’eternità.”
Berlusconi: “No dai, non scherziamo. Dopo dieci anni cade in prescrizione.”
Maurizio Crozza – Ballarò
“Come è possibile che per fare i tagli alla politica il governo abbia assunto altri tecnici? È come se un giocatore mentre sta per battere un calcio di rigore dicesse: Beh, ma qua ci vuole un calciatore!”
Luciana Littizzetto – Che Tempo Che Fa
Come si chiama la ramazza leghista? Mocio vilega!
Ale e Franz – Zelig
“Buongiorno! Oggi per venire qui da lei mi sono fatto in quattro.”
“Perché non ha mandato qualcuno degli altri tre?”
“Ha comprato le uova?”
“Sì, ne avevo bisogno e ho comprato le uova.”
“Da mangiare?”
“No da covare! Mi metto in soggiorno sul persiano davanti il televisore e covo per ore e ore.”
“Mi scusi… il persiano… Sul gatto o sul tappeto?”
“C’è bisogno di dirlo? Sul gatto.”
“Allora si può dire che qui gatta ci cova!”