Pdl fa quadrato, mozione sfiducia in Aula forse il 5
Il partito lo difende ma c'è chi lo dà per politicamente finito
Mentre l'opposizione è in attesa che l'ufficio di presidenza della Regione Lombardia fissi mercoledì prossimo la data (sarà probabilmente il 5 o il 12 giugno ndr) per la discussione della mozione di sfiducia nei confronti di Roberto Formigoni presentata pochi giorni fa da Pd, Sel e Idv, il Pdl fa quadrato attorno al presidente della Regione dopo le ultime rilevazioni, respinte con sdegno dallo stesso Formigoni, dal faccendiere Pierangelo Daccò davanti all'autorità giudiziaria, secondo cui al governatore avrebbe pagato cene e vacanze in cambio di "vantaggi" ed "entrature"
Pubblicamente, il Pdl difende presidente. Oggi il tavolo regionale del partito lombardo ha approvato un documento in cui ha espresso la "massima fiducia e sostegno all'azione del presidente Formigoni e della Giunta Regionale lombarda". Una presa di posizione netta: "l'attacco contro Formigoni è tanto strumentale quanto feroce e infondato". Ma lontano dai microfoni molti ammettono che si tratta di una sorta di una difesa d'ufficio: all'indomani della sconfitta elettorale una caduta di Formigoni sarebbe quanto mai inopportuna. Ma politicamente, osserva chi nel Pdl non è di stretta osservanza ciellina, il "celeste" appare "al tramonto". E se non ora, "magari fra tre mesi", potrebbe essere lasciato solo. A difenderlo senza indugi rimane, in particolare, chi tra i più fedeli amici e collaboratori ha il proprio destino strettamente collegato con quello del governatore.
Anche Raffaele Cattaneo, l'assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità si è schierato con Formigoni, osservando che non è indagato: "Il presidente Formigoni che conosco io non è quello che leggo in questi giorni sui giornali. Da 17 anni lo frequento quotidianamente e lo conosco da 25 come persona". Per Cattaneo "Formigoni che lavora dalla mattina presto alla sera tardi, incalza costantemente i suoi collaboratori perché le cose vengano fatte bene e ancora meglio e che ha prodotto risultati che sono sotto gli occhi di tutti". E ancora: "Capisco che ci possa essere un profilo di opportunità su dove è andato in vacanza, ma confondere questo per dire che la Lombardia è al capolinea è veramente inaccettbile", ha aggiunto Cattaneo.
Formigoni, che oggi non ha avuto appuntamenti pubblici, ha ridabito la sua posizione a due giornalisti che lo hanno intercettato all'uscita di una riunione dei vertici lombardi del Pdl in viale Monza: "Mentite voi - ha detto rivolto ai cronisti del Fatto quotidiano e di Repubblica tv - Prendete delle cose che sono false e le vendete ai vostri lettori come se fossero vere. Ho spiegato con assoluta chiarezza, dite la verità una volta o l'altra". Una conferma implicita della suo punto di vista espresso ieri in una lettera aperta, che ha definito l'ultima replica "agli infiniti nuovi particolari verosimili, inverosimili o di fantasia di atti coperti da segreto istruttorio e riguardanti interrogatori di persone detenute".
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