Egitto, la rabbia di piazza Tahrir per la sentenza Mubarak
3 giugno 2012
Per le 850 vittime delle brutale repressione di un anno fa, in Egitto, ci sono solo due colpevoli: l’ex presidente Hosni Mubarak e l’ex primo ministro Habib al-Hadly. Condannati all’ergastolo e non alla pena di morte come chiedeva la pubblica accusa.
Il tribunale ha accusato l’esercito di non aver collaborato, mancando di mettere a disposizione della Corte i documenti e le testimonianze necessarie. Proprio questo aspetto ha causato la reazione rabbiosa della folla che è prima esplosa dalla rabbia davanti al palazzo di giustizia, poi è tornata in piazza Tahrir, dove si trova ancora.
Secondo la ricostruzione della stampa egiziana, Mubarak all’arrivo al carcere di Tora, dove dovrà scontare la sua pena, è stato colto da una crisi cardiaca e portato nell’ospedale del penitenziario. Tra gli altri sono stati assolti anche i figli di Mubarak, Alaa e Gamal.
Il candidato alla presidenza Mohammed Morsi, sostenuto dal Fratelli Musulmani, si è definito ”sconvolto” dalla sentenza, così come tutti gli altri candidati alla presidenza del primo turno, mentre Ahmed Shafiq, che contenderà a Morsi la presidenza nel ballottaggio tra due settimane, non ha rilasciato dichiarazioni,
Nessun commento:
Posta un commento