Spagna, ore decisive per il salvataggio
20 luglio 2012
Ventisei feriti e sette persone arrestate. Questo il bilancio degli scontri avvenuti in Spagna durante le manifestazioni di protesta contro il piano dei tagli previsto dal governo.
Insegnanti, medici e molti agenti di polizia senza divisa. Le decisioni del governo, infatti, colpiscono soprattutto i dipendenti del settore pubblico.
Le strade del centro di Madrid questa mattina evidenziavano la battaglia di ieri. Cassonetti dati alle fiamme e barricate improvvisate: durante gli incidenti la polizia ha anche utilizzato proiettili di gomma. Tutto per fermare la folla (almeno 100mila persone) che si stava dirigendo verso la sede del Congresso.
La polizia ha caricato più volte e secondo alcuni testimoni diversi agenti avrebbero seguito i manifestanti nelle strade limitrofe al palazzo del Congresso. La tensione è alta. Altissima. E non si placherà nelle prossime ore.
Ore che saranno cruciali per salvare il sistema bancario spagnolo, dopo l’ok arrivato dalla Bundesbank.
“Se cade la Spagna l’euro nella sua interezza avrà dei problemi. Quello che è in gioco è la sopravvivenza dell’euro . Ma la Spagna non deve cadere. E’ importante sapere – ha detto l’economista Piercarlo Padoan durante un’intervista al Gr3 – che ci sono gli strumenti non solo per non far cadere la Spagna, ma per permettere a paesi come la Spagna e l’Italia, che fanno sforzi giganti di aggiustamento dei conti e di riforme, di veder remunerati i loro aggiustamenti dai mercati. Cosa che fino a oggi non è avvenuta”.
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