L'ultimo regalo di Monti: le 5 tasse di Capodanno
Archiviate il cenone della Vigilia e gustatevi gli eccessi pantagruelici di Capodanno. Dal 1 gennaio sarà bene che abbiate digerito per non farvi venire la gastrite. Aumenta tutto: canone Rai, bolli bancari, pedaggi autostradali, multe. Pensavate di aver finito il salasso con l’Imu del 17 dicembre? Sbagliate. Il 2013 si annuncia ancora più esoso con i contribuenti che già pagano tutto.
Rai, di tasse ... di più
È un’imposta di possesso del mezzo e quindi la dobbiamo pagare anche se la scatola la usiamo per servire a tavola o fare da sottovaso alle piante. Il canone Rai aumenterà di altri 1,5 euro. L’abbonamento sale così a 113,50, grazie ad un tempestivo decreto del ministero dello Sviluppo economico. Per pagare il canone c’è tempo fino al 31 gennaio. Dopo scattano le multe. C’è da capire che fine abbia fatto l’idea di far pagare il canone a chi ha un’utenza elettrica attiva. L’evasione contributiva crollerebbe e forse non ci sarebbe da innalzare ogni dodici mesi il contributo richiesto. Certo la Rai ha un buco di bilancio impressionante, oltre 600 dipendenti da mandare a casa e se non pesca nelle tasche degli ascoltatori è costretta a chiedere maggiori risorse al Tesoro. Via XX Settembre non intende sborsare un euro in più e quindi con il presepe ancora illuminato ci rifila quest’altro scippo.
È un’imposta di possesso del mezzo e quindi la dobbiamo pagare anche se la scatola la usiamo per servire a tavola o fare da sottovaso alle piante. Il canone Rai aumenterà di altri 1,5 euro. L’abbonamento sale così a 113,50, grazie ad un tempestivo decreto del ministero dello Sviluppo economico. Per pagare il canone c’è tempo fino al 31 gennaio. Dopo scattano le multe. C’è da capire che fine abbia fatto l’idea di far pagare il canone a chi ha un’utenza elettrica attiva. L’evasione contributiva crollerebbe e forse non ci sarebbe da innalzare ogni dodici mesi il contributo richiesto. Certo la Rai ha un buco di bilancio impressionante, oltre 600 dipendenti da mandare a casa e se non pesca nelle tasche degli ascoltatori è costretta a chiedere maggiori risorse al Tesoro. Via XX Settembre non intende sborsare un euro in più e quindi con il presepe ancora illuminato ci rifila quest’altro scippo.
Più multe per tutti
Se avete l’abitudine a guidare senza cintura, parlare con il telefonino incollato all’orecchio, lasciare l’auto in doppia fila o fare una gara di Formula 1 casello casello, sarà questo l’anno per cambiare. Dal 1 gennaio, infatti, la sanzione per divieto di sosta passerà da 39 a 41 euro, quella per eccesso di velocità (fra 10 e 40 km/orari oltre il limite) da 159 a 168 euro. Se poi guidate con il piede pesante andrà anche peggio: da 212 a 224 euro. Amate la libertà? Ha un prezzo più salato andare a spasso con la cintura di sicurezza slacciate. La sanzione per il conducente o passeggero senza cinture passerà da 76 a 80 euro, mentre quella prevista per chi guida usando il telefonino senza auricolare o senza viva voce aumenterà da152 a 161 euro. Aumento, si badi bene, non per contrastare gli incivili, ma per un “adeguamento Istat”. Un modo come un altro per fare cassa, nulla di più.
Se avete l’abitudine a guidare senza cintura, parlare con il telefonino incollato all’orecchio, lasciare l’auto in doppia fila o fare una gara di Formula 1 casello casello, sarà questo l’anno per cambiare. Dal 1 gennaio, infatti, la sanzione per divieto di sosta passerà da 39 a 41 euro, quella per eccesso di velocità (fra 10 e 40 km/orari oltre il limite) da 159 a 168 euro. Se poi guidate con il piede pesante andrà anche peggio: da 212 a 224 euro. Amate la libertà? Ha un prezzo più salato andare a spasso con la cintura di sicurezza slacciate. La sanzione per il conducente o passeggero senza cinture passerà da 76 a 80 euro, mentre quella prevista per chi guida usando il telefonino senza auricolare o senza viva voce aumenterà da152 a 161 euro. Aumento, si badi bene, non per contrastare gli incivili, ma per un “adeguamento Istat”. Un modo come un altro per fare cassa, nulla di più.
Missive salate
Mandare una lettera o spedire un pacco sarà solo un affare da «ricconi», con i rincari su francobolli e commissioni per le spedizioni. La semplice lettera (posta prioritaria fino a 20 grammi), costerà ben 70 centesimi (10 cent in più rispetto ad oggi), con un incremento di ben il 15%. La lettera media standard passa da 1,40 euro a 1,90 euro, con un aumento del 35%. Per le spedizioni fino a 50 grammi, l’aumento deciso alla vigilia di Natale sarà del 40%: da 1,50 a 2,10 euro. E poi raccomandate (fino a 20 grammi) più care di 30 centesimi (da 3,30 a 3,60 euro). Per quelle fino a 100 grammi si arriverà a 4,95 euro (20 cent in più).
Mandare una lettera o spedire un pacco sarà solo un affare da «ricconi», con i rincari su francobolli e commissioni per le spedizioni. La semplice lettera (posta prioritaria fino a 20 grammi), costerà ben 70 centesimi (10 cent in più rispetto ad oggi), con un incremento di ben il 15%. La lettera media standard passa da 1,40 euro a 1,90 euro, con un aumento del 35%. Per le spedizioni fino a 50 grammi, l’aumento deciso alla vigilia di Natale sarà del 40%: da 1,50 a 2,10 euro. E poi raccomandate (fino a 20 grammi) più care di 30 centesimi (da 3,30 a 3,60 euro). Per quelle fino a 100 grammi si arriverà a 4,95 euro (20 cent in più).
Brutte nuove anche per i correntisti Bancoposta. Per il “Bancoposta+” il canone annuo passerà da 30,99 euro a 48 euro. Certo il bancomat sarà gratuito, ma per 10 assegni si pagherà (3 euro), e salirà anche il costo dei bonifici. Vale la pena ricordare che appena a inizio luglio per pagare i bollettini postali il costo era stato aumentato da 1,10 a 1,30 euro.
Banche: il fisco c’è
Già i conti delle aziende non vanno bene, ma da gennaio chi ha un conto bancario intestato ad una società dovrà sborsare un capitale per utilizzarlo. L’imposta di bollo per i conti intestati a soggetti diversi dalle persone fisiche passerà da 73,8 euro a 100 euro tondi tondi. C’è di buono che almeno i conti delle persone fisiche - che nell’anno non hanno avuto una giacenza media superiore a 5mila euro - non dovremmo più pagare i 34,20 euro di bollo. E neppure chi è in rosso pagherà l’imposta: sono 8 milioni i conti in rosso attivi in Italia. Non sfuggono però i buoni fruttiferi postali, tassati alla scadenza con l’aliquota dello 0,1% per il 2012 e dello 0,15% nel 2013. Esenzione prevista se il valore non supera i 5mila euro.
Già i conti delle aziende non vanno bene, ma da gennaio chi ha un conto bancario intestato ad una società dovrà sborsare un capitale per utilizzarlo. L’imposta di bollo per i conti intestati a soggetti diversi dalle persone fisiche passerà da 73,8 euro a 100 euro tondi tondi. C’è di buono che almeno i conti delle persone fisiche - che nell’anno non hanno avuto una giacenza media superiore a 5mila euro - non dovremmo più pagare i 34,20 euro di bollo. E neppure chi è in rosso pagherà l’imposta: sono 8 milioni i conti in rosso attivi in Italia. Non sfuggono però i buoni fruttiferi postali, tassati alla scadenza con l’aliquota dello 0,1% per il 2012 e dello 0,15% nel 2013. Esenzione prevista se il valore non supera i 5mila euro.
Casello misterioso
Insieme a lenticchie e cotechino arrivano gli aumenti dei pedaggi autostradali: il 31 dicembre del 2012 aumentarono mediamente del 3% già dal primo gennaio. Con punte del 12 e del 14% in Veneto e Valle d’Aosta (+30% negli ultimi 24 mesi). Il traffico è calato (complice la crisi) del 7%, ma la voglia di ritoccare le tariffe no. Nel Nord Est potrebbero arrivare anche quest’anno rincari dal 5 al 17%. Più dispendioso il Passante di Mestre e la Venezia-Trieste, più contenuti gli aumenti sulla Brescia-Padova, come da delibera Cipe di fine novembre.
Insieme a lenticchie e cotechino arrivano gli aumenti dei pedaggi autostradali: il 31 dicembre del 2012 aumentarono mediamente del 3% già dal primo gennaio. Con punte del 12 e del 14% in Veneto e Valle d’Aosta (+30% negli ultimi 24 mesi). Il traffico è calato (complice la crisi) del 7%, ma la voglia di ritoccare le tariffe no. Nel Nord Est potrebbero arrivare anche quest’anno rincari dal 5 al 17%. Più dispendioso il Passante di Mestre e la Venezia-Trieste, più contenuti gli aumenti sulla Brescia-Padova, come da delibera Cipe di fine novembre.
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