giovedì 3 gennaio 2013

Il Grande Bluff della Lotta al Contante


Il Grande Bluff della Lotta al Contante

Il Grande Bluff della Lotta al Contante 
di Beato Trader (e tanti altri)
Si videro i primi allarmanti segnali sui RAI 3, in una puntata di Report in cui la Gabanelli sponsorizzò la tassazione del contante (! al 33%!) … 
… per indirizzare sempre più “il topo nel labirinto” verso forme di pagamento elettronico… Reagì inorridito UsemLab: Inorriditi, scioccati, sdegnati e basiti (di Francesco Carbone, 18 aprile 2012)
La campagna contro il Contante continuò, sponsorizzata non a caso proprio dall’ABI e dalle Banche…
Ben prima era toccato al Prof. Beppe Scienza (sulle pagine del Blog di Beppe Grillo), smontare le falsità che vengono propinate in questa strumentale e fuorviante lotta al contante e mettere in luce i veri obiettivi perseguiti dalle solite lobbies: 
Il Blog di Beppe Grillo – L’indecenza delle banche 
7 dicembre 2011 
….. Si veda G. Sabatini, direttore dell’associazione delle banche italiane (ABI), con la ridicola tesi che “la lotta al contante è una vera e propria battaglia di civiltà”.  Chiaramente straparla, per nascondere una verità ben diversa: le banche guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti. Per questo vogliono colpevolizzare chi li usa. 
Con le carte di credito, bancomat ecc. lucrano le provvigioni addebitate ai negozianti, le commissioni sui movimenti di conto corrente… gli interessi (fino al 24,9% annuo) sulle carte di revolving ecc. Inoltre costringono la gente a tenere i soldi sul conto, senza corrispondergli praticamente nessun interesse.
Le banche italiane si sono addirittura inventate la campagna della guerra al contante. Hanno costruito e finanziato “War on cash” che diffonde falsità del tipo: “Il cash è superato, costoso, pericoloso, inquinante e scomodo” …. Anzi, la Deutsche Bundesbank ha addirittura organizzato un convegno a difesa del contante (Bargeldsymposium, Francoforte 10-10-2012, ovviamente ignorato dalla stampa italiana). Vantaggi del contante: studiosi e dirigenti della banca centrale tedesca dimostrano in modo inconfutabile che, rispetto ai pagamenti elettronici, il contante è: più comodo, più veloce, più accettato, più rispettoso della privacy, più economico, più trasparente….. 
La “tecnica di guerriglia” della lotta al contante è sempre la stessa: Banche&Soci, per raggiungere i loro obbiettivi primari (per es. maggiore lucro + controllo pervasivo ed arbitrario della Privacy) che in realtà per tutti noi sono deleteri, distraggono l’opinione pubblica con bersagli secondari & fuorvianti che però possano avere un fascino sulla massa… come la falsa equazione contante=evasione.  In realtà, su miliardi e miliardi di transazioni giornaliere eseguite in contanti, percentualmente solo una minima parte si configura come fenomeno di evasione fiscale. Il contante infatti è solo un mezzo e come tutti i mezzi può essere usato correttamente o non correttamente, legalmente od illegalmente. E’ un po’ come se si facesse una lotta per vietare l’uso dei motorini perchè nell’1% dei casi vengono usati per fare scippi e rapine… 
I veri obiettivi della fuorviante e strumentale lotta al contante sono ben altri  come ha già sottolineato Beppe Scienza e come evidenzia anche Funny King su Rischio Calcolato in modo chiarissimo e a prova di fesso. 
Rischio Calcolato – Il Grande Sponsor della Lotta al Contante (Indovinate chi ci guadagna?) 
Di Funny King, 25 dicembre 2012 
… il passaggio alla moneta elettronica ha un solo grande vincitore: le banche. 
Prendiamo alcuni dati di partenza, diciamo 100€ trasformati in impulsi digitali. Le commissioni “normali” che ciascun negoziante paga al sistema bancario per l’utilizzo di un POS, la macchinetta che legge i bancomat e le carte di credito…facciamo una media di 0,8% per transazione. Cosa succede ai nostri 100 € dopo 100 transazioni?  Al 100esimo passaggio i 100 € sono diventati 44,79. Le banche si sono prese 55,21 € sui 100 iniziali!
Bene signore e signori, eccovi calati nel magico mondo della lotta al contante per distruggere l’evasione fiscale e le mafie. Dopo solo 100 passaggi ad un POS le banche hanno requisito all’economia il 55,21% della ricchezza iniziale immessa nel sistema per transazioni attraverso i POS. 
Le Mafie continueranno serenamente ad accettare contante e a depositarlo oltre confine (diciamo che la misura di lotta al contante ha anche un aspetto educativo per la mala), l’11% di evasione fiscale legata al contante continuerà ad accettare contante e a depositarlo oltre confine oppure lo spenderà nel fiorente mercato nero che, vi posso assicurare, fiorirà in ogni angolo di strada. 
L’89% di evasione ed elusione fiscale, non verrà toccato anche perché il “grosso” proviene da attività proprie del sistema bancario, vi voglio ricordare che il fu ministro Passera è indagato per una faccenda di evasione fiscale miliardaria (in €) che coinvolge Banca Intesa….. 
In confronto alla SISTEMATICA REQUISIZIONE BANCARIA LEGALIZZATA di cui sopra l’evasione sono solo noccioline.
Lancio una PROVOCAZIONE: 
Eliminiamo pure il contante e sostituiamolo con le transazioni elettroniche.
Però…  Però la moneta elettronica dovrà essere gratuitasenza commissioni di sorta ! 
Di fronte ad una prospettiva del genere… ho come la vaga impressione che tutti i Catoni della Lotta al Contante sparirebbero come per magia, insieme alle loro false equazioni contante = evasionecontante = mezzo superato, costoso, scomodo transazioni elettroniche = mezzo più economico, sicuro ed efficiente. Ci volete scommettere?
Io uso molto spesso carte di credito, bancomat, paypal etc (anche per acquisti via Web).Sono mezzi comodissimi (anche se hanno un costo) ma per nessuna ragione al mondo vorrei che si limitassero le transazioni economiche ad un solo canale, per di più elettronico e controllato da pochi big players
E’ norma di logica, efficienza e libertà che permangano più canali in concorrenza tra loro per le transazioni economiche ed il contante rimane un mezzo insostituibile, dotato nella sua essenza di una basilare semplicità che strutturalmente rende tutti uguali, il pensionato come il finanziere alle isole Cayman. Cambia solo l’uso che puoi fare di quel mezzo. Invece le transazioni elettroniche sono un mezzo che, non solo nell’uso che puoi farne ma già nella sua essenza, non e’ uguale per tutti: la transazione elettronica del finanziere alle Cayman è “più uguale” di quella del pensionato… Capitto mi avete? Ed in ogni caso…. io voglio continuare a poter scegliere liberamente e voi? 
Pensate poi, proprio in tempi di Grande Crisi e di Rischio Default, se tutti i nostri risparmi diventassero tutti virtuali e se potessero essere congelati  con un semplice click…. Brrrrrr! Che prospettiva inquietante!
Non dimentichiamo che i nostri risparmi appartengono solo a noi ed a nessun altro.
Naturalmente… la balla della lotta al contante come lotta all’evasione ha una forte presa su larga parte dell’opinione pubblica ovvero sul popolo dei dipendenti che sono pervasi dal solito spirito sadomaso-revanchista di voler veder finalmente piagne anche gli altri visto che loro sono costretti piangere senza via di scampo.
L’Istanza sarebbe corretta in nome di una maggiore equità e giustizia sociale tra le diverse categorie ma in realtà il problema è sempre lo stesso: la frustrazione di ampie fasce dell’opinione pubblica viene manipolata usando false bandiere (come l’equazione di cui sopra) per ottenere ben altri scopi che in realtà danneggiano tutti. Ma la frustrazione e la speranza direvanche ti fa bere qualunque cosa, anche la più assurda…
Vediamo infatti come gli stessi esperti del settore smontino questa bufala della Lotta al Contante = Lotta all’Evasione: 
….In realtà non è neppure vero che proibendo del tutto l’uso dei contanti si potrebbe contrastare l’evasione fiscale, perché non si vede come il fisco avrebbe abbastanza personale per spulciare i 40 milioni di conti correnti degli italiani. … In realtà la grossa evasione e la massiccia esportazione di capitali non usano il contante, ma sovra- e sotto-fatturazioni e altri trucchi contabili. 
Alessandro Penati, dell’Università Cattolica di Milano: 
….Per il legislatore è “contrasto all’ uso del contante” (Decreto Salva Italia). Per l’ uomo della strada è la dichiarazione di guerra alla pratica di pagare in banconote. Una guerra che l’ opinione pubblica appoggia con entusiasmo e passione…. Il vero obiettivo dell’ ira popolare però non è il contante, ma l’ evasione fiscale: c’ è l’ errata convinzione che il modo migliore per combattere l’ evasione sia fare la guerra al contante. Come se per eliminare l’evasione bastasse eliminare le banconote. Un’ assurdità.   
Bisognerebbe chiedersi come i miliardi evasi finiscano nei centri off shore: per portare i soldi alle isole Cayman o a Singapore non servono gli zaini degli spalloni 
Inoltre i grandi utilizzatori del contante non sono gli evasori, ma la criminalità, che non si fa certo impressionare dalle manovre di “contrasto”: il pizzo non si paga col bonifico, né il pusher accetta carte di credito.  Nella frenesia dei preparativi di guerra, si sta travisando la malattia (l’ evasione) con i sintomi (il contante)… 
Ranieri Razzante, esperto e docente di antiriciclaggio. 
…Tutti i movimenti di contante nel nostro Paese, se transitano per le banche sotto forma di versamenti e prelievi, sono ovviamente tracciati a prescindere dagli importi, e rilevabili in qualsiasi momento dalle Autorità. Le “valigette” sono meno intercettabili, ma ciò non c’entra con le soglie di limitazione legislativamente imposte. … I riciclatori e gli stessi evasori professionali non usano il contante. 
Essi, come dimostrano le evidenze investigative, o occultano del tutto i propri redditi(vedi l’efficace analisi di Oscar Giannino sull’Eco di Bergamo del 30 novembre), oppure pagano fatture (false) con bonifici e assegni non trasferibili. 
… In molte zone del nostro paese e in molti tipi di operazioni commerciali limitare il contante produce danni sociali senza benefici.  La costrizione dei ceti medio-bassi al ricorso a carte di credito, ancorché a commissioni ridotte (si badi bene, il decreto non le elimina!),limita la libertà di pagamento, e inoltre non riduce i “frazionamenti” eventualmente costruiti per pagare la prestazione cosiddetta in “nero”. 
….La normativa contro il riciclaggio prevede già, efficacemente, la segnalazione di movimenti anomali e transazioni non congrue sui conti correnti, specie se in contanti… Siamo il paese a maggiore “tracciabilità” dei pagamenti in Europa, con le norme antiriciclaggio più copiate al mondo (fonte: ilGafi, organizzazione dell’Onu).
Non merita poi commento la proposta della “tassa sul contante”, per fortuna nemmeno considerata. Vediamo di non esagerare. 
E per ora tralascio il discorso del Grande Fratello, della difesa della Privacy, delle inalienabili Libertà dell’individuo, delle armi di distruzione di massa date in mano ad una Finanza e ad un Fisco Predatori etc etc …


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Ciao, scrivo per per informarti sull’iniziativa Contante Libero una raccolta di firme in favore dell’uso e della circolazione del denaro contante, dunque per impedire alle banche e al governo di controllare la nostra vita e espropriare la nostra ricchezza.
Se vuoi saperne di più vai su Contante Libero
Manifesto
10 punti per il contante libero

Buona Fortuna a tutti
Paolo Rebuffo 

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