giovedì 17 gennaio 2013

Il Viagra diventa farmaco generico. Si apre un mercato da 73 milioni di euro


Il Viagra diventa farmaco generico.
Si apre un mercato da 73 milioni di euro

E' in scadenza il brevetto del farmaco più famoso e più "ricco" del mondo. Più di dieci aziende pronte ad accaparrarsi il principio attivo dei record

Il Viagra diventa farmaco generico. Si apre un mercato da 73 milioni di euro
I FRATELLI del Viagra preparano l'assalto. A giugno scade il brevetto italiano del farmaco più famoso e contraffatto del mondo e i produttori di generici stanno scaldando i motori. Almeno una decina di aziende sono pronte a accaparrarsi il loro pezzo di una torta molto ricca, da circa 73 milioni di euro all'anno.

Nel 2011 nel nostro paese il sildenafil era ancora il sesto principio attivo per giro di affari tra quelli di fascia C, per i quali ci vuole la prescrizione del medico ma sono a carico dei pazienti. In testa c'è un farmaco simile, il Cialis, che cura sempre i problemi di erezione. Seguono alcuni ansiolitici e il paracetamolo. L'apertura del mercato ai generici dovrebbe far abbassare il prezzo (oggi 53,85 euro per 4 compresse al dosaggio intermedio, 50 milligrammi) del 30-40%. Ma è difficile fare previsioni finché non si capirà quante aziende entreranno davvero nel mercato. Se i produttori sono tanti, e per alcune statine contro il colesterolo ce ne sono anche venti, la riduzione potrebbe essere più accentuata.

Sono passati 15 anni da quando il Viagra è entrato in commercio in Italia, con conseguenze sanitarie, ma anche di costume, dirompenti. La storia della pillola blu è fatta di record. Si stima che nel mondo venga presa una pasticca ogni sei secondi, a fine dicembre 2011 erano state vendute 2 miliardi e mezzo di pillole. L'incasso per il produttore, la Pfizer, è stato stimato in circa 2 miliardi di dollari all'anno. Nel giro di dieci anni nel nostro paese sono state acquistate 60 milioni di compresse, cioè 4.300 ogni mille uomini con più di 40 anni. Le città dove se ne consuma di più sono Pistoia, Roma e Rimini. 

Di recente, il 3 gennaio, la Pfizer ha alzato il prezzo di vendita, cosa concessa dalla legge ogni due anni. Si cerca di guadagnare un po' di più negli ultimi mesi di monopolio, poi anche il produttore dovrà ridurre il prezzo. La fine del brevetto non avrà solo effetti sul mercato in farmacia ma anche su quello clandestino. Il Viagra è il farmaco più contraffatto o comunque acquistato tramite canali vietati. Sul commercio online si possono fare solo stime, ma a giudicare dai sequestri delle forze dell'ordine si ipotizza un mercato almeno doppio di quello legale. L'abbassamento dei prezzi secondo molti esperti colpirà anche il mercato clandestino, riducendolo.

I produttori si augurano che i consumi aumentino con il calo dei costi. "Sono convinto che succederà - spiega Vincenzo Gentile, ordinario di urologia a Roma e primario all'Umberto I - I pazienti sentono molto il prezzo, soprattutto in questo periodo di crisi. Non credo che con la caduta del brevetto ci si rivolgerà ai prodotti concorrenti. E poi il Cialis e il Viagra sono diversi. Il primo resta nel sangue più a lungo, fino a 18 ore, il secondo, come il Levitra ha una "emivita" di 7 o 8 ore". Comunque sarà sempre necessaria una prescrizione del medico per l'acquisto. "Il Viagra in questi anni ha sensibilizzato le persone ai problemi andrologici. La gente si fa visitare più di una volta. Dall'altro lato noi medici abbiamo dovuto vincere la tentazione di cavarcela davanti ai problemi erettili prescrivendo la pillola. In quel modo si rischiano di non vedere le malattie che possono stare dietro quella disfunzione"

Nessun commento:

Posta un commento