Pd e Idv, rimborsi sospetti
In Regione 20 consiglieri indagati
Sono una ventina i consiglieri dell'opposizione della Regione Lombardia indagati per peculato nell'ambito dell'inchiesta sui presunti rimborsi illeciti dalla procura di Milano che, nei prossimi giorni, forse già mercoledì 30 gennaio, dovrebbe inviare alcuni inviti a comparire.
L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Alfredo Robledo e i pm Antonio D'Alessio e Paolo Filippini aveva già portato nei mesi scorsi all'invio di 22 inviti a comparire, tra consiglieri di Pdl e Lega, per spese «sospette». Da quanto si è saputo il numero degli inviti a comparire non coinciderebbe con il numero dei consiglieri di minoranza iscritti nel registro degli indagati. Inoltre parrebbe che le spese finite «sotto la lente» degli inquirenti riguarderebbero cifre di gran lunga inferiori rispetto a quelle contestate nella prima tranche dell'inchiesta agli esponenti della maggioranza.
«È giusto che la magistratura approfondisca e verifichi i conti dei gruppi consiliari e quindi anche quelli dell'opposizione - afferma il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Luca Gaffuri -. Ribadiamo dunque la fiducia nel lavoro degli inquirenti e garantiamo la piena disponibilità a chiarire ogni aspetto della nostra attività e dei nostri bilanci. Teniamo a ribadire che nella nostra contabilità i rimborsi diretti ai consiglieri sono meno del due per cento del bilancio del gruppo. Il resto sono attività di funzionamento, di comunicazione e per il personale. Siamo certi di poter dimostrare di aver utilizzato le risorse a nostra disposizione per l'attività politico istituzionale: nella nostra documentazione non si troveranno spese per cartucce da caccia o per banchetti di nozze».
Su Facebook subito l'intervento di Maroni: «Venti consiglieri lombardi Pd e IdV indagati per peculato. Ma guarda, tutta gente che ci faceva la morale» ha scritto, parole che hanno trovato immediata risposta nelle parole del deputato bergamasco Antonio Misiani «La Lega è stata sommersa dagli scandali, dai soldi in Tanzania alle lauree in Albania fino al crollo inglorioso della giunta lombarda: non è decisamente il caso di salire in cattedra per dare lezioni di moralità. Il Partito Democratico ha piena fiducia nell'operato della magistratura. Non ci faremo intimidire da chi cerca di confondere le acque per far passare il messaggio che tutti sono uguali e nessuno colpevole. Stiano tranquilli, perchè i cittadini sono perfettamente in grado di giudicare anche da questi comportamenti a chi accordare la propria fiducia».
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