L’industria della paura
Le cazzate e le critiche
Vedo che qualche imbecille continua a propalare la scemenza della grande rimonta di Berlusconipropiziata da me e da Santoro a Servizio Pubblico. Altri superimbecilli mi rinfacciano quanto avevo scritto domenica scorsa, giorno delle elezioni, anticipando l’esito del voto: “Lunedì, salvo clamorose sorprese, il Pd sarà il primo partito e avrà il diritto-dovere di formare il nuovo governo, o almeno di provarci. Il tutto anche grazie alla truffa del ‘voto utile’ contro la presunta rimonta di B., mai esistita se non nella propaganda di Bersani e di B…”.Bene, sono felice di confermare parola per parola la mia previsione, alla luce dei numeri che qualcuno preferisce ignorare, ma che fortunatamente parlano da soli e fanno tabula rasa delle fesserie autoconsolatorie del centrosinistra sul miracolo di Berlusconi, che naturalmente è pura fantasia (B. ha perso milioni di voti, semmai è il Pd che è franato nell’ultime settimane di non-campagna elettorale, e anche questo l’avevo previsto in tempo utile). Per chi volesse fare due conti, segnalo l’analisi di Ilvo Diamanti su la Repubblica di oggi. L’altro giorno ho risposto sul Fatto alle obiezioni critiche più serie in un articolo che riporto qui.
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