martedì 18 giugno 2013

Foggia,Un parco da 264 milioni e 1500 posti di lavoro


Un parco da 264 milioni e 1500 posti di lavoro, ecco come i marchigiani vogliono cambiare Foggia

Il progetto della Genera Consulting si chiama "Parco Integrato turistico commerciale e ricreativo". Marinelli: "La grande ricchezza di questa città è la sua posizione geografica"



Potrebbe definirsi il parco dei sogni. Ed in effetti il progetto depositato al Comune di Foggia sembra essere tale: un megacomplesso polifunzionale alle porte della città con parco acquatico, centro commerciale, hotel, struttura termale, centro direzionale, strutture per l’infanzia, parcheggi e, ciliegina sulla torta, parco archeologico annesso.
Si chiama “Parco Integrato turistico commerciale e ricreativo”, un progetto milionario (264 milioni di euro l’investimento) che la marchigiana “Genera Consulting” ha intenzione di impiantare proprio qui, a Foggia, nei pressi del casello autostradale A14, su un’area di circa 100 ettari. L’idea non è nuova. Negli uffici di palazzo se ne parla già da un anno. Ma l’iter potrebbe ora subire un’accelerazione.
Nei giorni scorsi al Comune è stata depositata la proposta con le richieste integrazioni tecniche per ottenere la variante urbanistica dedicata. Il consiglio comunale potrebbe pronunciarsi già a settembre; quindi il progetto sarà girato alla Regione Puglia (assessorato allo Sviluppo Economico) alla quale competerà la verifica della disponibilità delle superfici dedicate alla grande distribuzione commerciale (come da regolamento regionale).
Oggi, intanto, il plico è arrivato sulla scrivania dell’assessore all’Urbanistica, Augusto Marasco. “Ancora non ho guardato bene le carte. E’ ovvio che si tratta di intervento che dovrà interessare tutti i settori e gli uffici. E’ certo però che per attivare l’accordo di programma abbiamo chiesto la garanzia dell’interesse pubblico che  dovrebbe declinarsi nella riqualificazione del sito della Medusa”. La parte nord, infatti, dell’area individuata, è sottoposta a vincolo archeologico, “lì ci hanno garantito – continua Marasco - la realizzazione di un vero e proprio sito archeologico”.  
C’è poi la parte economico-sociale. Perché a progetto ultimato, secondo i promotori, si svincolerebbero circa 1500 posti di lavoro. L’obiettivo è duplice, si legge sul masterplan: colmare la carenza di luoghi destinati al divertimento sul territorio e far fronte ad una scarsa offerta commerciale di cui Foggia soffre.  Ma cosa c’è all’origine dell’iniziativa?
Perché proprio Foggia per un investimento così mastodontico? “Nell’ambito di una ricerca di una zona idonea per un’iniziativa polifunzionale di grandi dimensioni – si legge ancora nel masterplan - si è individuata un’area rispondente alle caratteristiche ubicative ricercate, idonea ad alloggiare i cambiamenti urbanistici necessari ed avente, per di più, le caratteristiche di viabilità occorrenti”. In effetti l’area destinata al progetto è terreno libero prevalentemente agricolo, destinato a pascolo e/o seminativo ma, cosa importante, è strategicamente servito: nei pressi del casello A14, incrocia la SS 673 e la SS 89.
Stando alle dichiarazioni rilasciate dall’amministratore della Genera Consulting, Bernardo Marinelli, a La Gazzetta “abbiamo scelto Foggia per la sua baricentricità. Fissate un compasso su Foggia e allargate il raggio, vi renderete conto che la grande ricchezza di questa città è la sua posizione geografica.
Da Foggia si possono intercettare flussi del barese, dell’intero Molise fino alle porte di Pescara, dell’Irpinia e del Sannio, della provincia di Potenza. Un’area di oltre tre milioni di abitanti e per di più collocata lungo vie turistiche tradizionali, con il Gargano, e religiose, con San Pio e San Michele Arcangelo. Insomma, la strategicità di un territorio “cerniera” come la Capitanata è stata compresa nel centro-nord. Ancora no, evidentemente, dalle nostre parti. 

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