Il tumore si cura con il bicarbonato”. Parla Tullio Simoncini, il medico dello scandalo
- di Fabio Frabetti -
L’Ordine dei medici lo ha radiato dall’albo nel 2003. In Italia ha subito due condanne per omicidio colposo e per truffa. Tullio Simoncini sostiene da tempo che si può guarire da alcune forme di cancro attraverso una particolare cura basata sulla somministrazione di bicarbonato di sodio. Secondo le sue ricerche il tumore non sarebbe altro che un fungo opportunista come la candida. I tessuti, una volta attaccati, si difenderebbero con una reazione incontrollata di cellule.
Dopo anni di polemiche e accuse per alcune persone decedute dopo essersi affidate alle sue cure Simoncini si è trasferito all’estero. In particolare a Tirana dove attualmente sta proseguendo l’attività medica in una clinica privata. E proprio in Albania nelle ultime settimane si è tornati a parlare del suo metodo. Luca Olivotto, un ragazzo siciliano di 27 anni malato di tumore al cervello, è morto dopo essersi sottoposto alla cura del bicarbonato. I genitori hanno assistito ad un tragico decesso fatto di atroci sofferenze. Una morte sospetta che ne segue altre in Italia ed all’estero. Sull’ex medico italiano si sono levate accuse di ogni tipo, definendolo in pratica un sedicente guaritore con pratiche che non hanno la minima base scientifica. Affaritaliani.it è riuscito a mettersi in contatto in esclusiva con Simoncini: ha risposto punto su punto a tutto quanto si è detto e scritto su di lui.
Che cosa si sente di dire sulla morte di Luca Olivotto?
“È entrato in clinica il 14 ottobre, ha fatto 130 cc di bicarbonato di sodio al 2,5%, cioè una dose molto bassa, quasi nulla. Poi dopo 3 giorni è morto perché era in uno stadio terminale. Non ha fatto quindi nessuna terapia con bicarbonato ed è deceduto per altre cause come attestato dall’autopsia (ufficiale) fatta a Tirana. Il PM albanese ha archiviato tutto.
Da notare che i giornalisti sapevano già di questa diagnosi qualche giorno dopo l’autopsia tant’è che Repubblica ha riportato in un trafiletto “morte per edema polmonare” tutto poi riconfermato. Ciò nonostante hanno continuato a denigrare me e il bicarbonato.
Il padre del ragazzo ha detto che ha pagato 20.000 euro: è falso ho le ricevute del bonifico che ha fatto per l’ospedale di 12000 euro che gli sono stati rimandati (come confermano le ricevute bancarie che ci ha mostrato Simoncini, nda), perché non è rimasto 1 mese e mezzo come previsto. Altre 2500 euro consegnati in contanti non hanno nemmeno coperto i materiali, la degenza e il personale”.
In Italia lei è stato condannato per omicidio colposo e truffa per le morti di due pazienti, un uomo e una donna. In Olanda una ragazza di 25 sarebbe stata considerata da lei guarita quando la malattia stava procedendo. Si sente responsabile di questi decessi?
“Per la morte della signora non sono mai stato condannato. Grazie alla mia cura le sue lesioni non erano cresciute. I familiari decisero comunque di operarla. A mio giudizio fu proprio quell’intervento ad originare alcune metastasi cerebrali che le causarono la morte.
Nel secondo caso il Gip voleva archiviare perché non c’erano presupposti per l’accusa di omicidio colposo. Poi è stato fatto appello contro quella sentenza e sono stato condannato, anche se poi il reato è andato in prescrizione. Per l’omicidio colposo deve esserci la certezza assoluta dell’errore. Bene: agli atti il medico che ha visto il paziente morto dopo qualche ora rispetto alla mia visita dichiarò la mia totale estraneità. La ragazza olandese di 25 anni a gennaio 2008 aveva una prognosi di 2 mesi di vita (il cancro era molto aggressivo), la faccio operare con il mio metodo 3 volte e va avanti fino ai primi di agosto. Purtroppo si evidenzia un’altra piccola recidiva in addome, ma la paziente non se la sente di operarsi ancora. A settembre le iniziano la chemio, muore i primi di novembre. Ritengo che tutte e tre queste persone siano morte per mano della medicina ufficiale”.
Per l’Italia lei è una sorta di truffatore, tanto che è stato radiato dall’Ordine dei medici.
“Se vede il mio certificato penale, è nullo, il resto sono chiacchiere. Tant’è che per essere iscritto all’ordine di Tirana e chiedere il permesso di soggiorno il certificato penale, quello famoso del casellario giudiziario, deve essere necessariamente nullo. Credo che in Italia mi si sia scatenata questa guerra contro perché le istituzioni sono corrotte”.
Cosa ne pensa dell’oncologia ufficiale?
È una rovina per l’umanità, non ha mai successo, se non casualmente. I tumori veri, non soggetti a manipolazioni o fraintendimenti portano sempre a morte (cervello, pancreas, polmone, ossa ecc). I tumori manipolabili o dubbi (seno, linfomi) hanno tante guarigioni perché non sono veri tumori. Inoltre delle persone note con tumore quante si salvano? Solo gli sconosciuti si salvano, oppure le mammelle false o qualche tumore del testicolo, l’unico a mio avviso (ma anche per gli oncologi) che può essere qualche volta curato con la chirurgia per via della posizione anatomica.
Inoltre la teoria dell’oncologia è di un’imbecillità assurda, confezionata nell’800 ma, peggio, seguita ancora oggi da gente che non usa il cervello.
Secondo lei cosa è il cancro?
“Per me il tumore è un’infezione fungina, come un ascesso solido, che si crea per reazione del sistema immunitario che visualizza aggregati fungini che fanno massa. Non è come i batteri che sono separati tra loro, i funghi partono come cellule e tendono a diventare come animali.
L’unica sostanza al momento efficace è il bicarbonato di sodio perché essendo semplice non si possono adattare, cosa che fanno con qualsiasi altra sostanza complessa”.
ll National Institute of Health (NIH) statunitense ha finanziato una ricerca dell’Univeristà dell’Arizona con lo scopo di verificare l’effetto del bicarbonato sul cancro. In particolare i ricercatori si sono accorti che somministrando sui topi piccolissime dosi di bicarbonato si rallenta la crescita tumorale inibendo la metastasi. Malgrado quindi si faccia riferimento al bicarbonato solo come coadiuvante per far agire meglio i farmaci tumorali, qualcosa delle sue teorie sembra comunque essere riconosciuto
“Sperimentazioni di laboratorio e su animali ne sono state fatte tante: hanno convalidato l’efficacia del bicarbonato. Qualche mese fa è stata finanziata con 2.000.000 di dollari una sperimentazione clinica per il tumore della mammella all’Università dell’Arizona del dottor Marty Pagel. La ricerca durerà 2 anni, credo che anche se faranno male il protocollo con il bicarbonato, alla fine dei risultati positivi arriveranno”.
Tra i tuoi feroci contestatori c’è il blog Medbunker che scrive: “la teoria non ha nessuna validità scientifica, medica o pratica. La cura del bicarbonato non ha mai guarito nessuno dei casi da lui pubblicizzati. Non sono noti casi di guarigione o miglioramento da malattie. Sono evidenti le manipolazioni delle testimonianze dei presunti casi risolti. Ogni pratica medica, prima di essere definita efficace deve passare per una serie di studi, esperimenti e verifiche. Una pratica come quella di Simoncini, attualmente, non ha nulla di scientifico, non è mai stata provata e può distogliere i malati da cure serie ed efficaci”. Viene inoltre accusato di chiedere cifre esorbitanti. Che cosa puoi rispondere?
“Tutte le scoperte vere sono state contrastate prima e definite non scientifiche da chi ha strumenti concettuali vecchi e inadeguati: la storia insegna.
Nessuno ha mai manipolato niente, i giudici mi hanno controllato sempre tutto, ma non hanno mai potuto trovare una bugia.
Riguardo alle cifre esorbitanti, è questione di punti di vista: un’operazione chirurgica con relativa degenza hanno dei costi che si conoscono, come pure gli interventi di cateterizzazione. I team che lavorano per me in giro per il mondo chiedono mediamente la metà degli altri. Il problema è che i pazienti pretendono di essere trattati gratis perché il mio metodo non è riconosciuto; questo è pretestuoso perché gli specialisti che lavorano con me e le cliniche devono essere pagati. Una mia consulenza costava 150 euro”.
Se il cancro è un fungo, può essere iniettato e quindi trasmesso?
“Si, è infettivo”.
Che cosa fa adesso, lavora all’estero?
“Sto quasi sempre all’estero. Sono iscritto regolarmente all’ordine dei medici di Tirana, sono stato insignito del titolo di Professore Honoris Causa per merito in una delle più famose università della Bolivia (UDABOL)”.
Quante persone ritiene di avere guarito nell’arco della sua attività?
“Intorno a 1000. Nell’agosto scorso una paziente è stata operata per un tumore al cervello che però l’intervento non era riuscito a togliere completamente. Dopo un trattamento di un mese con il bicarbonato in dosi minori e per un tempo minore del previsto è stato eliminato del tutto”.