Liberalizzazioni, il Governo fa marcia indietro su taxi, farmacie e gas
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Mercoledì 29 febbraio il testo del decreto "Cresci Italia" arriverà in Aula per essere votato, ma il clima è già teso: tra i numerosissimi emendamenti presentati ci sono anche quelli che mettono un deciso freno alleliberalizzazioni.
Sulla questione taxi il Governo ha deciso di passare il testimone a Comuni e Regioni, che decideranno "nell'ambito delle loro competenze" nuove eventuali licenze. Ridimensionato anche il ruolo dell'Autorità dei Trasporti, che esprimerà solo "un parere non vincolante" sull'offerta, e sarà chiamata a monitorare la situazione.
Ancora insoluto il tema delle farmacie: le nuove aperture previste dovrebbero portare ad una farmacia ogni 2.200 abitanti e sorgeranno sopratutto in stazioni, aeroporti, autostrade. Questo, insieme alla liberalizzazioni dei farmaci di fascia C, è uno dei temi più caldi dell'intero pacchetto di emendamenti: i consumatori, infatti, temono un nuovo dietrofront da parte del Governo.
Altro nodo cruciale quello della separazione tra Eni e Snam: il Governo sarebbe orientato verso lo scorporo delle due società, ma sui tempi si scontrano i partiti: se da parte del Pd arriva la richiesta di un'accelerazione, il Pdl chiede invece tempi più lunghi per l'attuazione del decreto.
Molte novità anche in tema di assicurazioni e class action: per quanto riguarda il primo tema, il Governo intensifica la stretta sulle frodi alle assicurazioni e sui risarcimenti facili, un provvedimento necessario per calmierare i prezzi dell'Rc auto. Rafforzate anche le multe contro le clausole vessatorie a danno dei consumatori, che andranno dai 2 ai 50.000 euro.
A scatenare le reazioni più accese, comunque, rimane il fronte delle liberalizzazioni dei taxi che ha sollevato pareri opposti. Da una parte, Loreno Bittarelli Presidente Nazionale Uritaxi ha dichiarato:
"C’è chi dice che sul decreto liberalizzazioni in discussione in Commissione al Senato sia passata la linea morbida sui taxi, ma a noi questo non risulta perché la nostra categoria - in questo già difficile momento che sta attraversando - ha concesso moltissimo per migliorarsi ed ampliare il servizio, senza aver ottenuto in cambio alcuna contropartita"
Di parere contrario sono le associazioni dei consumatori, Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori, che osservano:
"Se passerà l'emendamento che ammorbidisce le liberalizzazioni nel settore taxi, non ci sarà alcun cambiamento rispetto alla situazione attuale: le licenze non aumenteranno, le tariffe continueranno ad essere le più alte del mondo, e lo strapotere della lobby dei tassisti aumenterà, a tutto danno dei consumatori fruitori del servizio".
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