Violenza della polizia contro gli studenti a Valencia, la primavera Valenciana diventa un caso nazionale
Al quarto giorno di proteste degli studenti radunati all'Istituto di Educazione Secondaria Lluis Vivesdi Valencia - dove per la mancanza di riscaldamento i ragazzi si recano a lezione con delle coperte - la situazione è sfociata nel dramma. La manifestazione di lunedì contro i tagli del Ministero dell'Istruzione e contro l'uso dei manganelli da parte della polizia per disperdere i manifestanti (già settimana scorsa c'erano stati degli scontri in un corteo) si è trasformata in uno scenario di guerriglia urbana: la polizia ha cominciato a caricare i ragazzi e oltre ai manganelli sono spuntati anche deilacrimogeni.
Il capo della polizia di Valencia, Antonio Moreno, la cui frase più emblematica delle ultime ore è stata "non fa bene alla mia tattica rivelare al nemico quali siano le mie forze e le mie debolezze", ha difeso l'operato degli agenti definendo la loro azione "proporzionata" e ha detto che non avevano in dotazione materiale antisommossa, anche se in numerosi video degli scontri compaiono lunghi manganelli.
La preside della facoltà di Geografia e Storia ha spalancato le porte dell'istituto a 400 studenti per sottrarli alla violenza della strada, impedendo l'ingresso della polizia, e alle 20 davanti all'istituto Vives insieme ai ragazzi c'erano anche genitori e cittadini indignati: il bilancio della giornata è stato di 26 arrestati, tra cui 5 minorenni, e 17 feriti.
Nel giorno in cui si raccolgono i cocci dell'accaduto, sindacati, associazioni studentesche e partiti hanno convocato una grande manifestazione mercoledì pomeriggio a Valencia, per chiedere le dimissioni della delegata del Governo Paula Sánchez de León,e riaffermare il proprio no ai tagli all'Istruzione. Ma la violenza ha fatto da cassa di risonanza a livello nazionale, e manifestazioni affini si terranno a Madrid, Barcellona, Benidorm, Alicante, Cáceres, Granada, Tarragona e Palma de Mallorca, coordinate su Twitter dall'hashtag #primaveraValenciana.
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