sabato 25 febbraio 2012

Urlo» di Munch


New York: all'asta un  Urlo» di Munch

Alla mostra di Parigi, al Centre Pompidou, aveva fatto notizia la sua assenza. In fondo niente di strano: L'Urlo, capolavoro di Edvard Munch (1863-1944) è una delle opere d'arte più celebri al mondo, una vera e propria icona al pari della Gioconda di Leonardo o della Primavera del Botticelli. Quattro le sue versioni (più volte rubate e poi per fortuna regolarmente recuperate): due quelle al Munch-Museet di Oslo; un'altra, sempre a Oslo, ma stavolta alla National Gallery of Norway. Ma quella che Sotheby's metterà all'asta a New York il 2 maggio (nella foto) è una vera rarità, dal momento che è l'unica ancora in mani private, più precisamente fa parte della collezione di Petter Olsen, l'uomo di affari norvegese il cui padre era amico nonché vicino di casa e mecenate di Munch. Logico dunque aspettarsi una cifra da record che, potrebbe tranquillamente superare, secondo gli esperti di Sotheby's, gli ottanta milioni di dollari. Le ragioni? « L'Urlo è un'immagine riconoscibile che trascende la stessa storia dell'arte» Questa versione dipinta nel 1895 (pastello su tavola, 79 per 59 centimetri) viene tra l'altro messa in vendita «in un periodo di rinnovato interesse critico nei confronti di Munch» (nel 2013 si festeggerà il 150esimo anniversario della nascita). Vista l'importanza dell'opera sono previste una serie di esposizioni che hanno il sapore di vere e proprie mostre «da museo»: è così per gli appassionati di Munch, questo Urlo sarà visibile (prima dell'asta newyorkese dedicata alla Pittura impressionista e moderna) una prima volta nella sede londinese di Sotheby's (il 13 aprile) e poi in quella di New York, a partire dal 27 aprile.

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