mercoledì 21 marzo 2012

Alemanno e allora??? L'Onu contro gli sgomberi dell'Italia ai danni delle comunità rom a Roma


L'Onu contro gli sgomberi dell'Italia ai danni delle comunità rom a Roma

L'Onu contro gli sgomberi dell'Italia ai danni delle comunità rom a Roma
© BERTRAND LANGLOIS/AFP

Il 15 marzo 2012 le Nazioni Unite hanno reso pubbliche le osservazioni rivolte alle autorità italiane, in cui si:
"Deplora gli sgomberi mirati delle comunità rom e sinte che hanno avuto luogo dal 2008 nel contesto del decreto emergenza nomadi e rileva con preoccupazione la mancanza di adozione di misure correttive, nonostante la sentenza del Consiglio di stato abbia annullato nel novembre 2011 il decreto emergenza nomadi. Il Comitato invita l’Italia ad adottare le misure necessarie per evitare gli sgomberi forzati e a fornire a queste comunità un alloggio alternativo adeguato”
Lo stesso Comitato dell'ONU invita l'Italia "ad adottare le misure necessarie per evitare gli sgomberi forzati e a fornire a queste comunità un alloggio alternativo adeguato"
L’associazione 21 luglio ha organizzato una raccolta firme: Appello: Il diritto all'alloggio non si sgombera! Si tratta di una campagna per cercare di trovare una soluzione alternativa adeguata, tenendo conto delle norme e delle convenzioni internazionali che monitorano gli sgomberi forzati e li denunciano come violazione del diritto a un alloggio adeguato. Questo appello contro gli sgomberi dei campi nomadi ha raccolto 1.200 firme nel primi 15 giorni della campagna. Tra i firmatari Dario Fo, Franca Rame, Margherita Hack e Ascanio Celestini. L'appello chiede:
"La sospensione immediata di ogni sgombero, che interessa le comunità rom e sinte all'interno del Comune di Roma, che non sia accompagnato da un serio e concreto sforzo di accoglienza alternativa per i gruppi familiari"
Il 15 marzo il CERD, organismo dell'ONU che si occupa delle discriminazioni razziali, si è espresso in merito agli sgomberi forzati dei campi rom a Roma e sul Decreto Emergenza Nomadi. Lo stesso Comitato ha criticato con forza il Decreto di Emergenza: un provvedimento che dovrebbe essere regolato dal diritto internazionale, e al quale si può fare ricorso solo in caso di grave pericolo per la nazione (catastrofi naturali o guerre). Si tratta di un decreto nato nel 2008, e per la prima volta applicato a una minoranza etnica, quella romanì, autorizzando poi il successivo Piano Nomadi del Comune di Roma (giunta Alemanno).
Il costo del Piano Nomadi è elevatissimo e, come dimostrato dal rapporto dell'ONU e dalla sentenza del Consiglio di Stato, ampiamente ingiustificato. Secondo l'associazione 21 luglioil comune di Roma ha già speso 6,5 milioni di euro per effettuare 427 sgomberi forzati. Secondo Carlo Stasolla, presidente dell'Associazione 21 luglio:
"Dopo lo sgombero del Casilino 900 Alemanno promise che, entro 3-4 mesi, lì sarebbe sorto un parco pubblico. Niente di tutto questo è stato fatto, e a Roma i costruttori sono i maggiori finanziatori delle campagne elettorali dei politici"
Il Piano Nomadi, dunque, rappresenta una promessa non mantenuta? Ora però bisogna vedere cosa deciderà il CERD e quali altri provvedimenti dovrà prendere la giunta Alemanno.

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