martedì 10 aprile 2012

Balotelli: non voglio perdere l'Italia


Balotelli: non voglio perdere l'Italia

Dispiaciuto per aver deluso Mancini FOTO



Mario Balotelli
Mario Balotelli
Balotelli: non voglio perdere l'Italia
Dispiaciuto per aver deluso Mancini e il City e preoccupato di non rovinare il suo rapporto con la nazionale, ''la cosa piu' importante per me''. E' lo stato d'animo di Balotelli dopo l'espulsione. ''Spero di essere in azzurro agli stage di aprile: ho gia' perso la nazionale una volta per una stupidaggine, non lo farei una seconda''.
''Mi dispiace molto per quello che e' successo, per la delusione data al Manchester City e in particolare a Roberto Mancini, che stimo e a cui voglio bene'', ha detto Mario Balotelli in una dichiarazione affidata all'ANSA dal suo procuratore, Mino Raiola. ''Tengo moltissimo alla Nazionale, ma ieri ho commesso due falli di gioco, non di reazione. Non ho infranto il codice etico - ha spiegato Balotelli - Ho gia' perso la Nazionale per una stupidaggine, non lo farei una seconda volta. Spero di esserci allo stage di aprile''. ''Aspettiamo il verdetto finale della squalifica - ha concluso Balotelli - Quanto al mio futuro si vedra' a fine stagione: parlero' col club e vedremo''.
BALOTELLI, EUROPEI A RISCHIO - Un guaio grosso. Tinto di azzurro. Mario Balotelli ha chiuso la sua stagione al Manchester City, e forse addirittura la sua avventura in Premier League. Ma quel che più conta per i tifosi italiani è che ora SuperMario rischia anche la convocazione in azzurro per l'Europeo.
Il primo a rendersene conto è stato lo stesso attaccante, che dopo l'espulsione di ieri in Arsenal-Manchester ha chiamato Cesare Prandelli: "Mister, l'ho fatta grossa: però guardi che erano dei falli di gioco...", il senso delle sue scuse a metà. Ora però il Club Italia si aspetta da lui un pubblico mea culpa, un'assunzione di responsabilità. Una sorta di promessa definitiva di ravvedimento che cavi il ct dal pesante imbarazzo, provocato dall'ultima balotellata e ancor più dalla scelta di Mancini di sbattere fuori squadra il suo giocatore. A mettere in dubbio la presenza di Balotelli anche per l'Europeo di giugno non è solo il codice etico voluto da Prandelli, che riguarda comportamenti fuori dal campo o gioco violento lontano da azione.
"Voglio vedere le immagini", si é limitato a ricordare il tecnico della nazionale in visita al campo del Novara. Finora a far le spese delle nuove norme in nazionale erano stati De Rossi per una gomitata, Osvaldo per un calcio da dietro a gioco fermo e Balotelli due volte per altrettante espulsioni nate da falli violenti. Ma nell'ultimo ritrovo azzurro, a Genova, Prandelli aveva chiarito che giocatori come Balotelli rischiavano la chiamata a giugno se non dimostravano di sapersi controllare in assoluto. Non posso accettare il rischio di rimanere in 10 in una partita dell'Europeo, e in più senza un giocatore squalificato per i turni successivi, il ragionamento del ct. Puntuale, è arrivato l'ultimo episodio. Quello di ieri è il quarto rosso in due stagioni al City.
Ma stavolta Prandelli non potrà fermarsi alle immagini tv. Quelle inequivocabilmente parlano di due falli di gioco, benché il primo fosse già al limite del rosso. Ci sono però le parole di Mancini: "E' indifendibile, resterà fuori le ultime sei partite", che è molto di più delle tre giornate di squalifica attese. Ma se Balotelli è 'perso' per Mancini, l'Italia può rischiare? Con i dubbi su Cassano e Rossi, l'attaccante del City diventa fondamentale per la nazionale di Prandelli. Logico dunque che il ct speri fino all'ultimo, per lui Balotelli è troppo importante. Positiva è stata considerata, dallo staff del Club Italia, la telefonata fatta ieri sera dal giocatore, ma Prandelli vuole molto di più: un'uscita pubblica, una conferenza, una dichiarazione esplicita, in cui SuperMario si prenda tutte le colpe dei suoi errori, e mostri la consapevolezza che è arrivata l'ora di cambiare e non lasciar più spazio al minimo dubbio. Prandelli potrebbe chiamare Balotelli per lo stage del 23 e 24 aprile, e Coverciano sarebbe il palcoscenico giusto. O addirittura, il mea culpa potrebbe precedere quell'appuntamento. Ora la palla è a Balotelli. Poi a Prandelli resterà la scelta più difficile
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