mercoledì 11 aprile 2012

Lorenzo Jovanotti e i fondi raccolti con la canzone Domani in favore delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo


Lorenzo Jovanotti e i fondi raccolti con la canzone Domani in favore delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo


A tre anni dal violento sisma che scosse l'Abruzzo il 6 aprile del 2009, resta ancora tanto da fare. In quella tragica occasione furono in molti a organizzare raccolte fondi e a mobilitarsi per offire un aiuto concreto alle vittime del terremoto. Ma dove sono finiti i fondi e perché i lavori proseguono a rilento?
Il 21 aprile 2009, a due settimane dal terremoto, 56 artisti italiani parteciparono a un'iniziativa corale senza precedenti e con la vendita del cd Domani raccolsero quasi 1,2 milioni di euro. I fondi, versati dall'allora ministro Sandro Bondi su un conto corrente intestato al Mibac, vennero destinati alla ricostruzione del Conservatorio Alfredo Casella e in piccola parte (69.000 euro) a quella del Teatro comunale. In questo secondo caso i lavori sono cominciati, contando sulla raccolta di Bruno Vespa tramite Porta a Porta (1,6 milioni), ma la maggior parte dei fondi, quelli per la ricostruzione del Conservatorio, restavano inutilizzati. 
A smuovere la situazione è stato un tweet di Lorenzo Jovanotti, promotore dell'iniziativa, che dal sito di microblogging ha chiesto conto al ministro Barca sulla situazione dei fondi raccolti in quell'occasione:
"L'incasso di "Domani" (diritti d'autore compresi) - ha scritto - è in un conto del Ministero della Cultura, non manca nemmeno un euro, manca la politica" @lorenzojova
Da lì è cominciato il tam tam che ha coinvolto anche il ministro Fabrizio Barca, delegato alla Ricostruzione:
"sarebbe bello se il ministro Fabrizio Barca, che ha la delega per la ricostruzione, ci dicesse dove sono finitii soldi raccolti con la canzone Domani che aveva visto riunite praticamente tutte le star della musica italiana in un grande momento di solidarietà", aveva chiesto Jovanotti
La risposta non tarda ad arrivare: il ministro, in visita all'Aquila nel giorno del terzo anniversario del terremoto, dà finalmente la risposta che in tanti aspettano: la somma ammonta a poco più di un milione di euro, ed è sempre rimasta al ministero dei Beni Culturali.
Come riporta Repubblica:
"se i cantanti accetteranno di cambiare le destinazione, rinunciando al restauro del Conservatorio Casella per concentrarsi su un teatro, saranno subito sbloccati. I cantanti diranno sì: già due anni fa lo stesso Jovanotti scrisse una lettera aperta all'allora ministro Bondi chiedendogli di utilizzarli su un progetto diverso visto che quello prescelto si era rivelato troppo complesso. Non ebbe nessuna risposta e questa vicenda dei soldi di Domani è diventata il simbolo della gestione opaca delle donazioni per l'Abruzzo".

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