Non sono artisti, né giovani: sono semplicemente famiglie, vecchi senza più una casa che, dal 15 maggio, hanno deciso di occupare un condominio a Siviglia. La piccola colonia, aiutata dal movimento degli indignados, ha fatto irruzione in una palazzina di 4 piani, mai abitata e mai venduta, che fa parte della speculazione edilizia travolta dallosboom immobiliare.

Ana Lopez Corrales, 67 anni, un marito settantenne malato e infermo, racconta la sua storia: «Le donne che come me hanno preso questa decisione sono rimaste senza casa. Ad alcune è stata pignorata, altre sono state buttate fuori perché non riuscivano più a pagare 500 euro di affitto. Non c'era altra soluzione per continuare a vivere con dignità».
«Questa palazzina è chiusa da almeno un paio di anni. Nessuno la reclama, il costruttore probabilmente è fallito, perché continuare a tenere chiusa questa proprietà, mentre molti di noi vivono sulla strada?».

Si calcola che ci siano in Spagna almeno un milione di immobili invenduti, e 58.000 famiglie sono state sfrattate solo nel 2011. L'Andalusia è tra le regioni più colpite dalla crisi con almeno 10.00 sfratti avvenuti nell'ultimo anno. Le famiglie, sono consapevoli che quando arriverà l'ordine di sgombero non potranno fare niente per opporsi, ma nel frattempo cercano di vivere questa situazione nella normalità -dice Ana «ogni mattina accompagno i miei tre figli a scuola e vado a lavorare»- grazie anche a un atteggiamento benevolo della polizia che per il momento li "protegge"
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