Caos esodati, vendetta Fornero: vuole silurare i vertici Inps
Il ministro: "Se non fosse un ente pubblico cambierei i vertici". Vuole licenziare Mastropasqua perché l'ha sbugiardata con le cifre
12/06/2012
Elsa Fornero medita la vendetta: la voce, l'indiscrezione circolava già nella mattinata. Poi è deflagrata con le parole pronunciate proprio dal ministro del Lavoro. "E' grave l'episodio riguardante l'uscita dei numeri sull'entità degli esodati. Se l'Inps facesse parte di un settore privato, questo sarebbe un motivo per riconsiderare i vertici". La Fornero, sconfessata dall'Inps sui prepensionati dalle aziende che per la riforma della previdenza da lei firmata rimangono con un pugno di mosche, non maschera nemmeno il suo desiderio: vuole silurare il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua. Il punto è che l'istuto nazionale di previdenza ha spiegato che gli esodati "sono quasi 400 mila". Una cifra iperbolica, mostruosamente più alta da quella snocciolata con colpevole incuria e sottostima de Elsa, che nel decreto di copertura ha scritto che i prepensionati sono 65 mila.
Poi la 'frenatina' - Dopo lo sfogo rabbioso, dopo le parole piccate di un ministro messo alle corde (come tutto il governo) per i suoi stessi errori, la Fornero cerca di mitigare le sue dichiarazioni: "Tuttavia siamo in un settore pubblico, ci sono le leggi, c'è il Parlamento, e tutte queste procedure vanno rispettate". Ma a chi gli rinfacciava il caos creato sugli esodati con l'insostenibile balletto delle cifre, il ministro delle Lacrime ha replicato: "Sono usciti dei documenti che contengono numeri parziali e non spiegati, e questa non è mai una bella cosa. Il ministero non ha mai voluto dire che i numeri non debbano essere dati: io dico soltanto che quelli sono parziali e non interpretati. E allora - ha proseguito -dare dei numeri così, su questioni che interessano molti italiani è molto improprio e deresponsabilizzante. Quindi questo è un episodio grave".
Pdl: "Elsa disarmante" - La replica del presidente dell'Inps Mastropasqua, l'uomo nel mirino di Elsa, il dirigente pubblico che il ministro non ha fatto mistero di voler silurare, è arrivata a stretto giro: "Non voglio commentare le parole del ministro", ha tagliato corto rispondendo a una domanda dell'agenzia di stampa AdnKronos. Parole più piccate sono arrivare dal Pdl, dove il vicepresidente dei deputati, Maurizio Bianconi, ci è andato già duro: "La disinvoltura, l'opacità e l'incapacità del ministro Fornero nell'affrontare la quetione degli esodati è disarmante. Come si fa - ha proseguito - a tacere la realtà dei numeri occultando la relazione dell'Inps, nelle sue mani già prima della firma del decreto che fissa a soli 65mila i lavoratori salvaguardati. Ma soprattutto - ha continuato Bianconi - con che coraggio la Fornero condanna a vivere senza un reddito da lavoro o da pensione centinaia di migliaia di persone, la cui unica colpa + stata quella di fidarsi di uno Stato che la Fornero vorrebbe tedesco quando c'è da chiedere molto 'levantino' quando deve asolvere ai suoi doveri? Ministro Fornero - se vuole pianga pure, ma smetta di far piangere gli italiani".
Di Pietro: "Fornero deprecabile" - Un duro commento è arrivato anche da Antonio Di Pietro. "E' deprecabile - ha tuonato il leader dell'Italia dei Valori - che un ministro in carica dia dei numeri diversi da quelli forniti dall'Inps, che è l'ente di riferimento, ed è inammissibile che Fornero continui a giocare allo scaricabarile senza rendersi conto delle conseguenze e dei drammi sociali provocati dalle sue scelte. Quella sugli esodati - ha proseguito Tonino - non può essere considerata solo l'ennesima incomprensione. Per questo l'Idv ha chiesto al ministro del Lavoro di venire a riferire in Parlmento. In ogni caso - ha concluso Di Pietro -, sarebbe meglio fare a meno di un ministro dal comportamente irresponsabile e ignorante, poiché ignora come stanno realmente le cose. E' lei che dà i numeri e che deve essere essere sfiduciata".
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