Un piano segreto per salvare l’euro
Bruxelles - Un piano segreto per rafforzare l’euro e
dimostrare al mondo che, dopo due anni di crisi, l’Unione europea può dire di avere imboccato la strada giusta: per ora non c’è niente di ufficiale, ma secondo il domenicale tedesco Welt am Sonntag la Banca centrale europea (Bce) e la Ue stanno mettendo a punto questa sorta di superpiano per una «nuova Europa».
I leader dell’Eurozona hanno incaricato il presidente della Bce Mario Draghi e tre altri leader europei di produrreuna bozza di `masterplan´ per la fine di questo mese. Stanno lavorando al progetto, oltre a Draghi, il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy: sarà quest’ultimo a presentarne gli «elementi chiave» al summit dei 27 di fine giugno, che dovrebbero essere inclusi nella dichiarazione finale del vertice.
Successivamente, entro fine anno, i capi di Stato e di governo dei 27 dovrebbero trovare un accordo su una `roadmap´, un documento che secondo il domenicale ha il potenziale di essere «rivoluzionario». Quattro le aree principali del progetto: riforme strutturali comuni, politica di bilancio integrata, unione bancaria e unione politica.
Si prospetta quindi un mese caldo per l’Unione europea, durante il quale anche il presidente del Consiglio Mario Monti dovrà affrontare scadenze cruciali, a partire da un possibile consiglio dei ministri straordinario - forse già mercoledì - per varare il piano sulla crescita.
Un tema, questo, che sta a cuore anche alla Ue. Non a caso, sottolinea il domenicale tedesco che parla di fonti della Bce e della Ue non meglio precisate , il `masterplan´ non dovrà essere presentato sotto l’ottica dell’austerity, ma come insieme di misure per favorire lo sviluppo economico. Come è emerso ieri, la Commissione europea farà un altro passo avanti verso l’unione bancaria mercoledì, quando approverà una direttiva volta a spianare la strada al meccanismo salva-banche della Ue. Ma, a quanto sembra, questo è solo uno dei tasselli che i 27 hanno in mente per una risposta di lungo periodo alla crisi.
Già da domani, comunque, i commissari Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, e al Mercato interno, Michel Barnier, incontreranno a Bruxelles il ministro delle Finanze francese. Su questo incontro la commissione non si pronuncia, ma non è escluso che servirà anche a fare il punto in vista del G20 del 18-19 giugno. Rimane in primo piano, intanto, l’emergenza Spagna, con la Germania che insiste sugli aiuti e il premier Mariano Rajoy che continua a dire di poter farcela da sola e, per dimostrarlo, si prepara a mettere all’asta - giovedì - titoli di Stato con scadenza ottobre 2014, ottobre 2016 e gennaio 2022.
Intanto, Mario Monti si prepara ad affrontare forse il mese più difficile per il suo governo. Oltre al G20, che si terrà in Messico, infatti, c’è l’appuntamento a Bruxelles del 28 giugno, dove appunto Van Rompuy dovrebbe presentare la bozza di `masterplan´ per l’Unione europea a tutti i 27, inclusa a una cancelliera Angela Merkel che continua a opporsi agli eurobond. Ma prima del summit europeo Monti dovrà preparare il vertice con la stessa Merkel, il presidente francese Francois Hollande e Mariano Rajoy, che ospiterà a Roma il 22 giugno.
Nessun commento:
Posta un commento