Abramovich, voci di un fermo in Usa
Ma l’Fbi e il portavoce smentiscono
Giallo sull’oligarca russo Roman Abramovich, che secondo fonti russe sarebbe stato arrestato dall’Fbi negli Stati Uniti. E’ stato il sito Internet dell’agenzia finanziaria Rbk a dare per primo la notizia del presunto arresto, rilanciata dalle tv russe e arrivata via Twitter in America, dove è ampiamente ripresa dai media digitali.
Le notizie pubblicate da Rbk parlano dell’arresto del proprietario del club di calcio Chelsea che sarebbe avvenuto a New York da parte dell’Fbi, forse nell’ambito delle indagini in corso sulla morte di un altro oligarca russo Boris Berezovzky, avvenuta sabato a Mosca. L’agente e portavoce di Abramovich, John Mann, smentisce da Mosca l’intera vicenda: «Non è stato fermano né detenuto, dall’Fbi o da nessun altro».
Anche i portavoce del Chelsea smentiscono mentre l’Fbi preferisce al momento trincerarsi dietro il «no comment». Abramovich tuttavia, per ammissione di Mann, si trova davvero negli Stati Uniti e dunque resta da appurare cosa vi sia all’origine delle voci. Le indiscrezioni sul miliardario, che ha 46 anni, hanno mandato sulle montagne russe la sua impresa Evraz, le cui azioni a Londra sono crollate del 6 per cento in pochi minuti prima di recuperare la metà delle perdite.
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