Il Parlamento è preso di mira dai ladri. E non si tratta della solita, facile ironia sul "Governo ladro", ma dei furti che in questi ultimi anni hanno colpito gli stessi parlamentari. L'ultimo denunciato è quello della leghista Paola Goisis: ha subito il furto di una collana d'oro del valore di 3 mila euro. La deputata ha distrattamente lasciato incustodita su una poltrona la borsa con il gioiello all'interno per entrare di corsa in Transatlantico a votare. La Goisis denuncia la beffa, oltre al danno: "Ho fatto regolare denuncia alla polizia interna di Montecitorio e all'ufficio di sicurezza della Camera. Non potrò però usufruire della polizza assicurativa perché può coprire un furto se è avvenuto in Aula, non in Transatlantico".
Esiste infatti una polizza per i furti subiti all'interno di Montecitorio, il cui risarcimento è previsto solo se il furto avviene in luoghi sottoposti alla diretta sorveglianza della vigilanza, come ad esempio il guardaroba. Un tempo il rimborso avveniva invece indistintamente, a prescindere dal luogo dell'appropriazione indebita. Era sufficiente presentarsi, sporgere denuncia e intascarsi il corrispettivo dell'assicurazione. Anche su oggetti mai posseduti e mai. Fu il deputato Gabriele Albonetti (Pd) a cambiare la normativa e a porre come massimale rimborsabile 600 euro.
Nessun commento:
Posta un commento