I blogger italiani hanno detto addio a Splinder

E infine quel giorno è arrivato: Splinder ha definitivamente chiuso i battenti. La notizia era trapelata sul Web all'inizio dello scorso novembre ed era stata ufficializzata qualche tempo dopo, con l'annuncio della dismissione definitiva entro il 31 gennaio 2012. I motivi che hanno portato alla chiusura della piattaforma sono noti: negli ultimi anni la piattaforma aveva visto una drastica diminuzione degli utenti, tutti passati a Wordpress, Blogspot o altri servizi analoghi. E il successivo avvento dei social network ha contribuito al declino della storica piattaforma italiana per i blog.
Nonostante la maggior parte dei blogger italiani siano passati da anni ad altre piattaforme, in moltissimi hanno speso qualche parola per salutare Splinder, considerato la "prima vecchia casa" della blogosfera italiana, nonché il servizio che - forse più di ogni altro - contribuì a far conoscere i blog nel nostro Paese e a far emergere storie, idee e relazioni tra le persone.
Scrive Alberto D'Ottavi:
"Popolare la Rete solitaria, diceva Marco Palombi a quei tempi. E Splinder c’è davvero riuscito. La temperatura delle relazioni che sono nate nel primo grande blog network italiano si percepisce ancora forte dai commenti su Twitter riguardo la sua chiusura"
Ed è vero: sul social network dell'uccellino è un susseguirsi di messaggi: alcuni nostalgici e commossi, altri un po' piccati per lo stato di abbandono in cui versava la piattaforma:
"@abeggi: #splinder è talmente abbandonato che non è ancora arrivato qualcuno a spegnere tutto"
"@TheEgo: Chiedi cos'è stato #Splinder (cosa racconteremo ai nipotini di questi anni zero?)"
"@sasakifujika Bene, ho esportato il primissimo blog super segreto e chiusissimo da #splinder, ora può morire -io vi odio anche se condivido certe cose"
"@catepol A novembre 2002 aprivo un blog su #Splinder (RIP 31/01/2012)"
E c'è pure chi ha voglia di scherzarci su, come fa IsolaVirtuale su Friend Feed, che preconizza un nuovo avvento di Splinder in salsa zombie.