La Rai pensa a un canone speciale sui pc dell'ufficio
Bisogna davvero pagare il canone anche per i pc?
Stando al testo dell'interrogazione parlamentare,
"a partire dal febbraio 2012, numerose aziende e uffici hanno ricevuto una missiva da parte della RAI in cui si richiede il pagamento del canone TV per la detenzione di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive al di fuori dell'ambito familiare, compresi computer collegati in rete (digital signage e similari), indipendentemente dall'uso al quale gli stessi vengono adibiti"
Da marzo 2007, l'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC) ha più volte interpellato gli organi competenti per sapere nello specifico quali apparecchi siano effettivamente soggetti al canone oltre al televisore, ma le risposte sono state spesso "varie e contraddittorie".
Ad alcuni piccoli imprenditori, intanto le richieste di pagamento sono già arrivate e le associazioni sono già sul piede di guerra:
"L’invio della richiesta per il pagamento del canone speciale Rai alle imprese di ogni tipo è, francamente, un balzello inaccettabile - commenta il segretario generale Lapam, Carlo Alberto Rossi. "Nelle nostre sedi stanno arrivando centinaia di telefonate da parte di imprenditori delle più svariate categorie per denunciare questa situazione. Mi chiedo anche: come mai solo ora, dopo la scadenza dell’abbonamento del 31 gennaio? Questa volta si è passato il segno: ogni impresa che possiede un computer deve pagare il canone speciale presumendo che si riceva la Rai attraverso internet. Secondo questa logica un autoriparatore, una officina meccanica, un ufficio di servizi o un idraulico invece di lavorare starebbero davanti al computer a guardare ‘L’Italia in diretta’? Siamo al paradosso"
Rete Imprese Italia ha calcolato che quasi 5 milioni di aziende italiane dovranno sborsare 980 milioni di euro e chi non paga sarà soggetto a pesanti sanzioni e a controlli da parte degli organi di vigilanza.Secondo Rete Imprese Italia
"quella del canone speciale Rai è una richiesta assurda perché vengono tassati strumenti come i computer che gli imprenditori utilizzano per lavorare e non certo per guardare i programmi Rai. Tanto più se si considera che il Governo spinge proprio sull'informatizzazione per semplificare il rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di un altro onere così pesante e ingiustificato"
Rete Imprese Italia ha chiesto quindi l'intervento del Governo e del Parlamento per esonerare le aziende dal pagamento del canone tv. In una lettera inviata al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, si sollecita l’esclusione da qualsiasi obbligo di corrispondere il canone in relazione al possesso di apparecchi che fungono da strumenti di lavoro per le aziende, quali computer, telefoni cellulari e strumenti similari.
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