Vittorio Sgarbi si dimette da sindaco di Salemi. Sospette infiltrazioni della mafia nel consiglio comunale
Vittorio Sgarbi si è dimesso dalla carica di sindaco di Salemi, cittadina in provincia di Trapani per la quale gli ispettori del Viminale hanno proposto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose.
"Ho lavorato come un matto, ho contrastato gli interessi mafiosi, come nel caso delle pale eoliche e ora mi attaccano", ha detto Sgarbi. "Mi dimetto da sindaco di Salemi, per il grave pericolo che corro in Sicilia. Mi rendo conto che è impossibile fare il sindaco in Sicilia, con poteri occulti che ti ostacolano. Poteri occulti che io, in quanto tali, non ho mai visto, ma che, a giudicare da quello che prospettano i commissari della Commissione di accesso agli atti, ci sono. Proprio per questo mi rendo conto di essere in pericolo e di non volere continuare a operare in un ambito di rischio che è identificato oltre la mia possibilità di comprensione"
Sgarbi ha quindi annunciato:
"Mercoledì vedrò al Viminale il ministro Anna Maria Cancellieri che mi ha già confermato l'incontro. Le mie dimissioni non comportano lo scioglimento automatico del consiglio comunale, ma suggerisco sommessamente a tutti i consiglieri di dimettersi prima che vengano rimossi loro"
Nelle intenzioni del critico d'arte c'è quella di "tornare al Nord, perchè qui non si può fare niente".
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