Lucia Annunziata sui funerali di Lucio Dalla: "Ti seppelliscono in cattedrale se non dici di essere gay"
Anche la trasmissione di Rai3 In 1/2h ha dedicato ampio spazio ai funerali di Lucio Dalla, tenutisi domenica a Bologna. La Annunziata, però ha puntato il dito contro il rito religioso concesso al cantautore italiano che, in vita, non ha mai dichiarato apertamente la sua omosessualità:
"I funerali di Lucio Dalla sono uno degli esempi più forti di quello che significa essere gay in Italia: vai in chiesa, ti concedono i funerali e ti seppelliscono con il rito cattolico, basta che non dici di essere gay. È il simbolo di quello che siamo, c’è il permissivismo purché ci si volti dall’altra parte".
La dichiarazione della giornalista ha suscitato un'immediata ondata di reazioni che, unite alle polemiche nei confronti dei giornali che hanno definito Marco Alemanno come un "intimo amico" del cantautore, hanno infiammato la discussione in Rete.
Nella questione è intervenuto anche Franco Grillini, presidente di Gaynet che ha dichiarato:
"Lucia Annunziata ha ragione quando denuncia l'ipocrisia della Chiesa cattolica dicendo che se Dalla fosse stato gay dichiarato non gli avrebbero fatto i funerali in chiesa.
Grillini ha poi commentato il divieto imposto dalla Cei di portare le canzoni di Dalla in chiesa:
"Forse perché alcune canzoni sono un esplicito riferimento alla questione gay, mentre altre parlano della libertà d'amare".
In molti, però, non hanno dimenticato l'uscita della Annunziata a Servizio Pubblico quando, a proposito dell'intervento di Adriano Celentano a Sanremo, dichiarò che avrebbe difeso Celentano"anche se avesse detto che i gay vanno mandati nei campi di sterminio". Una frase volutamente estremizzata che però non aveva mancato di suscitare un certo clamore e che, infatti, è stata ripresa alla luce delle nuove dichiarazioni della Annunziata, vista come un tentativo di appianare i rapporti con la comunità LGBT italiana.
Gli amici di Lucio Dalla hanno rivendicato il diritto di "tenere per sé ciò che riguardava soltanto lui", come osservato da Silvia Evangelisti:
"Lucio non ha mai parlato della sua sessualità. Nemmeno io l’ho mai fatto. E allora? Lui non ne parlava, non diceva sono etero o sono omo, e comunque non interessava a nessuno"
E Luca Lazzaris torna a parlare del rapporto del cantautore con Marco Alemanno:
"Marco era per Lucio era un compagno, la persona a lui più vicina, il suo più stretto familiare, in senso lato. Dargli un ruolo, etichettarlo sarebbe sbagliato e riduttivo. I ruoli non erano così definiti perché Lucio e Marco non hanno mai sentito la necessità di farlo. Tutto il resto sono cose intime, personali, che non ci riguardano"
Bruno Sconocchia, manager di Dalla, attacca la Annunziata:
"Mi sorprende che una giornalista seria come Annunziata abbia parlato con tanta sicurezza e leggerezza di cose che non sa. Ha delle informazioni private? Io ho avuto l’onore e la fortuna di conoscere Lucio più di trent’anni fa e di aver lavorato accanto a lui per venti anni, eppure non mi sentirei di affermare con sicurezza quello che ha affermato Annunziata".
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