venerdì 29 giugno 2012

Zingaretti scende in campo "Mi candido a sindaco"


Zingaretti scende in campo
"Mi candido a sindaco"

L'annuncio del presidente della Provicnia: "Sfiderò Alemanno. Vediamo tutti come è amministrata la città. Con me una lista civica di persone qualificate in grado di governare"

di PAOLO BOCCACCI
Per lanciare la sua candidatura a sindaco di Roma ha scelto uno dei saloni della casina Valadier con vista sulla città. Nicola Zingaretti prima di sera ha riunito un centinaio di sostenitori tra assessori provinciali, consiglieri comunali e militanti del Pd e di Sel e ha annunciato: "Mi candiderò a sindaco di Roma alle prossime comunali, sfiderò Alemanno". 

Nella sala gremita c'erano gli uomini della sua attuale squadra e anche i consiglieri comunali Marroni, Nanni, Masini, Valeriani, Ferrari e Peciola di Sel. 
 
"Vi ho invitati - ha detto il presidente della Provincia - perché ho deciso di candidarmi a sindaco ma, nel tempo che rimane fino alle elezioni, continuerò a fare il mio lavoro alla Provincia. Resto fedele al mio mandato per consegnare alla città tutto ciò che abbiamo fatto". 
 
"Accanto al raggruppamento dei partiti che mi sosterranno - ha poi annunciato Zingaretti - ci sarà anche una lista civica". Ma ha avvertito che "tutti quelli che si stanno autopresentando come promotori di questa lista non sono stati invitati a farlo da me. La lista civica è ancora da costruire". E ancora: "In una città dove tutti chiacchierano di liste, noi rispondiamo con i fatti. Su Acea hanno fatto bene i consiglieri del Pd e tutta l'opposizione in Campidoglio. La città è governata nel modo che tutti possiamo vedere. Chi finora ha parlato di liste e accordi ha parlato a titolo personale, non esiste niente 
di tutto questo; la nostra sarà una lista civica di persone qualificate in grado di governare bene la città. Ma non acccetterò veti". 

 
Nella sala c'erano anche molti presidenti di municipio, da Antonella De Giusti a Susi Fantino, da Gianni Paris a Fabio Bellini, da Orlando Corsetti a Giammarco Palmieri. E poi Lorenzo Tagliavanti della Cna, Valter Giammaria della Confesercenti e Massimo Pallottini del Centro Agroalimentare. Alla fine dell'incontro, Zingaretti ha fissato un altro appuntamento. Il 16 luglio, in una piazza romana, farà un bilancio del suo lavoro di questi anni alla Provincia. "Mentre altri - ha detto - non possono parlare con i fatti, noi possiamo elencare tutta una serie di obiettivi positivi raggiunti, in particolare dal punto di vista dell'innovazione tecnologica e delle infrastrutture. Tutti risultati ottenuti nonostante la crisi e che hanno rilanciato l'economia della Provincia". 
 
Il numero uno di Palazzo Valentini ha sciolto così ogni dubbio sulle sue scelte. Nei giorni precedenti aveva detto: "Bisogna fare in modo di chiudere una delle pagine più brutte di questa città ed è evidente che io, amando Roma e avendo svolto un servizio come presidente della Provincia, farò la mia parte e sarò protagonista". "Bisogna lavorare per un'alleanza ampia che vada ben oltre il centrosinistra", aveva anticipato mesi fa, "che comprenda cittadini, associazioni, imprese e tutti quelli che fanno grande Roma". Aveva proposto una sorta di "patto per far risorgere la città". E poi Zingaretti aveva sottolineato che "per noi la sconfitta di quattro anni fa è alle spalle, una fase si è chiusa, ora se ne apre una nuova per rendere visibile e concreta la costruzione di un'alternativa".  

Nessun commento:

Posta un commento