Dal 1 marzo le nuove regole sulla privacy di Google, sfida alla trasparenza
Ne avevamo già parlato e in Rete se ne discute da molto tempo, ma finalmente Google ha confermato che il 1 marzo saranno messe online le nuove regole per la privacy.
Le novità che verranno introdotte non piacciono però ai governi europei che avevano chiesto un rinvio. E nemmeno ai procuratori generali di 36 Stati degli Usa, che mettono sotto accusa Google.
Dal 1 marzo tutte le informazioni condivise attraverso il log in ad un account Google potranno essere utilizzate da Big G in tutti i suoi servizi. Questo significa che se un utente utilizzerà anche uno solo dei servizi offerti da Big G, da Youtube a gmail, da un telefono Android al motore di ricerca, i suoi dati verranno incamerati in un unico calderone.
Alma Whitten, responsabile mondiale per i problemi della privacy dell'azienda di Mountain View spiega che questo metodo semplificherà le regole perché:
"Crea un sistema più semplice senza cambiare il nostro approccio alla privacy: non acquisiremo più informazioni in virtù di questi cambiamenti né venderemo le vostre informazioni personali agli inserzionisti pubblicitari. Ci limiteremo a utilizzare le informazioni che già ci fornite in modo da rendere migliore la vostra esperienza di utenti"
La maggior parte delle critiche arriva perché si teme che la condivisione delle informazioni sulle varie piattaforme alimenterà una diffusione vorticosa di dati personali sui quali il nostro controllo sarà inevitabilmente ridotto.
Nessun commento:
Posta un commento