mercoledì 29 febbraio 2012



Il leader dei No Tav Alberto Perino lo aveva detto al termine della giornata di mobilitazione di sabato: "gli espropri potrebbero cominciare già in settimana". Così è stato, questa mattina gli operai della LTF, la società incaricata di realizzare le infrastrutture della Torino-Lione, hanno iniziato a recintare l'area del cantiere Tav a Chiomonte coadiuvati dalle forze dell'ordine, allargando il perimetro delle recinzioni verso le aree dei privati. L'area - individuata come di "interesse strategico nazionale" su indicazione del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) - comprende anche la baita della Clarea, simbolo della protesta contro l'Alta Velocità e sgomberata dagli agenti. Quando la notizia dell'avvio delle operazioni si è diffusa i No Tav hanno cominciato a mobilitarsi, e in Rete si sta diffondendo l'invito a raggiungere la baita.
La protesta ha raggiunto anche altre città italiane: in serata i No Tav hanno occupato undici binari della stazione Termini a Roma. Occupati i binari anche alla stazione di Bologna. Secondo alcune fonti, i No Tav avrebbero appoggiato il gruppo hacker Anonymous in un attacco informatico al sito della Polizia di Stato
Un manifestante intanto è rimasto gravemente ferito in seguito alla caduta da un traliccio dell'alta tensione. Luca Abbà, questo il nome dell'uomo, uno dei leader della protesta, era salito sul traliccio per recuperare una bandiera No Tav quando ha toccato inavvertitamente i cavi della corrente ed è stato fulminato. Trasportato in elicottero all'ospedale di Torino, le sue condizioni sarebbero gravissime.
Qui l'audio dell'intervento di Luca Abbà a Radio Blackout poco prima dell'incidente. Tramite l'hashtag#forzaluca sono stati convocati per questa sera in numerose città presidi di protesta, mentre già a poche ore dall'accaduto l'austrada all'altezza di Bussoleno e le statali 24 e 25 sono state bloccate.

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