Siria, massacro a Homs: oltre 300 morti
È gravissimo il bilancio della giornata di proteste a Homs, in Siria: secondo i testimoni, l'esercito di Assad avrebbe bombardato la città, lasciando sulle strade 337 morti e oltre 1.300 feriti. Secondo le testimonianze raccolte dagli attivisti del Syrian Observatory for Human Rights di Londra, i colpi di mortaio sarebbero iniziati venerdì sera, sulle case dei civili. Molte abitazioni sono state distrutte, intere famiglie uccise.
Il governo siriano ha esplicitamente negato la strage, sostenendo che non ha avuto luogo nessun intervento armato. Si tratta però dell'episodio più sanguinoso dall'inizio della rivolta, che continua da undici mesi. Secondo le Nazioni Unite le vittime sarebbero già più di 5.400.
Obama ha duramente condannato gli attacchi, ma dal Palazzo di Vetro arriva il doppio veto di Cina e Russia sulla risoluzione Onu contro il regime di Damasco.
L'ambasciatore francese all'Onu, Gerard Araud, non ha nascosto il disappunto per il no dei due paesi:
"È con grande disappunto e preoccupazione che accogliamo il doppio veto posto sulla bozza di risoluzione contro il regime di Assad, in Siria. Oggi è un giorno triste per il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per la Siria e per tutte le democrazie".
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