Spagna, Corte Suprema sospende giudice Garzon per 11 anni
MADRID (Reuters) - La Suprema Corte spagnola ha riconosciuto oggi il giudice Baltasar Garzon colpevole di aver autorizzato la registrazione illegale delle conversazioni di avvocati della difesa, e lo ha inabilitato per 11 anni.
La richiesta iniziale del procuratore era quella di sospendere Garzon dall'incarico per 20 anni. La decisione della Corte, per quanto meno severa, non è però appellabile, e il rischio è che la carriera del 56enne giudice d'assalto, specializzato nei diritti umani, sia terminata.
Garzon è imputato in altri due processi. In uno è accusato di abuso d'autorità per aver avviato un'inchiesta sull'assassinio e la scomparsa di oltre 100mila persone da parte delle forze leali allo scomparso dittatore spagnolo Francisco Franco.
Secondo l'accusa, Garzon avrebbe violato una legge sull'amnistia del 1977, ma il giudice si difende affermando di aver agito su denuncia dei familiari delle vittime e sulla base del diritto internazionale.
Nell'altro processo, Garzon è imputato di aver lasciato cadere un'inchiesta sul numero uno di Santander, la più importante banca spagnola, dopo avere ricevuto soldi per un corso sponsorizzato dallo stesso istituto di credito a New York.
Nel 1988 Garzon assurse a fama internazionale per il suo mandato d'arresto contro l'ex dittatore cileno Augusto Pinochet, sulla base della giurisprudenza internazionale sui diritti umani. Ma era già noto in Spagna per le inchieste sul gruppo separatista basco Eta e sulle presunte squadre della morte istituite negli anni 80 sotto il governo socialista.
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