lunedì 28 maggio 2012

Come comprare il Parmigiano Reggiano “caduto” dopo il terremoto


Come comprare il Parmigiano Reggiano “caduto” dopo il terremoto

25 maggio 2012
L’articolo che segue è tratto da Dissapore. Crediamo sia molto utile diffonderlo.
Di Massimo Bernardi
Parmigiano caduto a San Giovanni in Persiceto (foto di GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages)
Ricalibriamo i nostri sforzi per aiutare i caseifici danneggiati dal terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna al di là delle prime, necessariamente concitate notizie. Con un gigantesco effetto domino lo scorso fine-settimana sono cadute dalle scalere, gli scaffali alti fino a 10 metri nei magazzini di stagionatura del Parmigiano Reggiano, trecentomila forme da quaranta chili l’una. Tre milioni sono quelle che, dopo un tempo di stagionatura di minimo 12 e massimo 24 mesi, escono ogni anno dalla regione –valore circa 2 miliardi di euro– due terzi per il mercato italiano, il resto esportato. Le forme cadute pertanto, equivalgono al 10% della produzione di un anno, e siccome costano anche 420 euro se stagionate per 24 mesi, il Consorzio del Parmigiano Reggiano stima un danno di 80 milioni di euro.
E’ possibile salvare le forme non danneggiate dalla caduta ricoverandole in altri depositi ma solo DELLA ZONA (come da disciplinare) alle giuste condizioni di temperatura e umidità. Quelle danneggiate si possono vendere solo a pezzi con guadagni minori. Mentre per compensare la perdita delle forme danneggiate il prezzo del Parmigiano dovrà per forza di cose aumentare.
Cosa può fare chi di noi volesse comprare il Parmigiano “caduto” e aiutare i caseifici in difficoltà?
Come sapete, abbiamo rilanciato l’appello dell’azienda agricola Casumaro facendo il possibile per innescare un circolo virtuoso di solidarieà. I prodotti prenotabili sono:
– Parmigiano Reggiano 14 mesi a 11,5 € al kg in pezzi da 500gr. Oppure 1kg sottovuoto;
– Parmigiano Reggiano 27 mesi a 13,00 € al kg in pezzi da 500gr. Oppure 1kg sottovuoto;
– Crema spalmabile a 11,00 € al kg in confezioni da 250g.
Le prenotazioni si fanno in due modi:
– Inviando un email a filieracorta@arci.it per le richieste di singole persone o famiglie da lunedì 28 maggio 2012;
– Contattando direttamente l’azienda per le richieste di gruppi di persone provenienti da aziende, enti o associazioni ai questi recapiti: Azienda Agricola Biologica Casumaro Maurizio, Via per Cavezzo-Camposanto, 19 – Loc. Solara – Bomporto (MO). Numeri di cellulare:             346 1779737      oppure             340 9016093      . Indirizzo di posta elettronica: elisa.casumaro@yahoo.it
Chi ha prenotato ieri 23 maggio riceverà una risposta con l’eventuale conferma del ritiro che avverrà il 29 maggio dalle 12 alle 18 nella sede di Arci Modena in via IV Novembre 40/L.
Chi prenoterà dal 28 maggio 2012 riceverà una risposta con l’eventuale conferma del ritiro che avverrà nei martedì successivi dal 5 giugno in poi. Al momento del ritiro l’azienda consegnerà regolare scontrino.
Contattando direttamente l’azienda sarà possibile accordarsi per il ritiro in sede e ANCHE per la consegna a domicilio.
Se volete formare piccoli gruppi d’acquisto cittadini o di zona usate pure Dissapore, lasciando nel commento un indirizzo di posta elettronica in modo da essere reperibili. Grazie a tutti.

Il film sugli "anti-bamboccioni", giovani vincenti nonostante la crisi


Il film sugli "anti-bamboccioni", giovani vincenti nonostante la crisi

domenica 27 maggio 2012
PROGETTO/ Il film sugli anti-bamboccioni, giovani vincenti nonostante la crisiFoto: InfoPhoto

“Le buone idee sono quelle che si fanno, non quelle che si pensano”. Il sottotitolo c'è già, il titolo non ancora, e tutto il resto del film è in corso d'opera, spiega l'attrice Ottavia Fusco che insieme a Rossella Izzo sta lavorando ad un progetto cinematografico tratto dal libro “Non e’ un Paese per Bamboccioni” di Matteo Fini e Alessandra Sestito (Milano, Cairo editore, 2010, pagine 192, euro 13). "Il libro - continua la Fusco - racconta le storie vere di giovani che ce l’hanno fatta nonostante la crisi, nonostante la convinzione che senza raccomandazioni non si va da nessuna parte, nonostante i media che soffiano sul fuoco. L'Italia è ricca di talenti, di creatività e soprattutto di giovani che vogliono costruirsi il loro futuro, che vanno protetti e incoraggiati. La possibilità emulativa che offre il mezzo cinematografico è grande e, allora, perché non realizzare un film che si ispiri a vicende reali, raccontate con stile di commedia che avvicini e si rivolga  proprio ai giovani, e non solo a loro?"
Le riprese sono iniziate da poco fra Roma, Torino e Milano. Dal libro sono state selezionate alcune storie di ragazzi che, smentendo scetticismo e profezie di sventura, si sono costruiti una professione (in alcuni casi se ne sono inventate di nuove) puntando sul proprio talento e sulle proprie energie. "Conosceremo così Gianluca - scrive Matteo Fini  presentando il suo libro - uno dei più grandi jazzisti a livello mondiale, che ha iniziato la sua carriera suonando ai funerali, Sara, che ha avuto l’intuizione di gestire i profili dei vip sui social network, Riccardo, che appena diplomato è riuscito ad aprire una catena di autolavaggi, e Ruggiero, oggi stimato cardiologo, che a soli venticinque anni ha scoperto una proteina fondamentale nella prevenzione dell’infarto". Storie apparentemente incredibili, ma vere: dalle gelaterie di alta gamma alla società informatica di Massimo - che punta tutto su uno strumento considerato primitivo, se non obsoleto, nel mondo della Rete, come la e-mail - dal fisico-consulente aziendale Giampiero, passando dall’esperienza di Selene, fondatrice dell’organizzazione non-profit Youth Action for Change, fino ai pluripremiati Fred e Laura, regista il primo, cuoca la seconda. Esperienze molto diverse, ma accomunate da passione, idee e capacità di realizzarle.
Brani tratti da "6 STORIE IN 6 PROFILI" di Matteo Fini
 L'orologiaio
 Ale ha provato con le macchine e ha fallito. Ha provato con la discografia e ha fallito. Di studiare non ne ha mai voluto sentir parlare. Ale ha provato con il web e ha fallito. Saluta tutti e va a New York per una vacanza. Allo shop del Moma s'innamora di alcuni orologini colorati, così ne compra un po' per se e alcuni per gli amici. Gli amici impazziscono. Eppure è solo silicone colorato e un display.“Se piacciono a loro potrebbero piacere anche ad altra gente” pensa Alessandro mentre compone il numero di telefono del produttore americano.Il primo pacco dell'ordine lo smista nelle orologeria della zona vicino casa. E i negozianti gli ridono in faccia. “Ehi nani, ma dove hai trovato questi orologetti? Nelle patatine?”. Il giorno dopo lo richiamano: “Li abbiamo finiti tutti, ce ne mandi altri?”. Oggi l'azienda di Alessandro fattura oltre 5 milioni di euro all'anno. A volte il talento non si manifesta come la capacità di fare qualcosa, ma di capire di poter fare qualcosa.

Il carwasher 

 Riccardo si è appena iscritto all'università. Gli piace il diritto, ma stare ore sui banchi gli sembra una perdita di tempo. Ha tre passioni: la politica, il circo e le stazioni di autolavaggio. Vuole fare qualcosa di suo. E sceglie gli autolavaggi.Non sa cos'è un business plan e se lo fa spiegare. Non sa cos'è un'impresa e se lo fa spiegare.Non conosce la burocrazia e se la fa spiegare. È curioso, determinato, attento, voglioso. Ascolta, impara e mette in moto.Confeziona il progetto per il suo carwash. Preciso, curato, sostenibile. In banca non gli danno credito perchè troppo giovane. In provincia gli fanno storie perchè troppo giovane.L'Arpa non gli da i permessi perchè troppo giovane. Ma qualcuno ha letto il progetto? Riccardo Moroni oggi, dopo mille peripezie e fatiche inutili legate all'ignoranza del sistemaItalia si gode la sua stazione di autolavaggio a Brugherio. E dopo quella le altre tre che ha aperto in provincia di Milano. E dopo quelle anche le altre che stanno per aprire in Piemonte e in Veneto.Lui ci ha messo il suo. Ha scelto una strategia che incontra il cliente. Più qualità è il suo motto, e fa nulla se costa di più. Un cliente soddisfatto è un cliente che ritorna.E chissenefrega se ho diciotto anni. 

L'operatrice umanitaria

 Come si arriva in Afghanistan partendo dal salotto di casa? E a Washington? Non arrendendosi mai. Selene ha un'idea e un desiderio. Chiede aiuto e soldi, alle banche e alle istituzioni. Ma nessuno la riceve. “La tua idea a cosa assomiglia?”A niente.È questo il problema, ma è anche questo il genio. Selene lo sa che il suo progetto è importante propri perchè nuovo. Proprio perchè non c'è. Ma visto che non c'è, nessuno le crede. L'idea è semplice. Aiutare chi ha bisogno mettendolo in contatto con chi può aiutare. Se in Africa un ragazzo non può imparare a scrivere o a costruire un pozzo perchè non ci sono le scuole, qualcuno dall'altra parte del mondo può spiegarglielo. Come? Con la rete. La potenza della rete. E la voglia di tutti di dare una mano. I soldi a Selene li dà il padre. 150 euro. Selene ci compra il dominio per il sito e se li fa bastare. Oggi YAC - Youth Action for Change ha ricevuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo e Selene è conosciuta grazie a un'idea che prima non c'era.

La cuoca

 Lauretta è impiegata in una multinazionale. Ha un posto fisso, una casa e un fidanzato. Sembra tutto perfetto. E invece no.Non è la sua vita quella, non è la sua aria, non è il suo mondo. Lauretta molla tutto e va in Australia. Cucina uova in una Curry House sulla spiaggia per un anno. La cucina, la sua vera passione, quella che aveva messo lì, chissà dove. Laura impara, vive, torna a respirare. È incerta, "che faccio, torno"? Si iscrive ad una scuola di cucina, vicino Parma. Trova il suo mondo. Verde, dentice e consommé è il nome del piatto con cui si aggiudica la finale italiana dell'Almost Chef 2010. E vola in California per il Mondiale. 

Il cardiologo

Probabilmente se a 32 anni sei un chirurgo affermato sei un talento eccezionale. Se poi in realtà sei un chirurgo da quando ne hai 27 allora forse sei più di un talento. Ma a Ruggiero non bastava. Ha mischiato la sua passione per la medicina clinica e la chirurgia con quella per la genetica. E ha vissuto due vite. Quella del cardiologo e quella dello scienziato. Entrambe entusiasmanti, entrambe affascinanti. Entrambe faticose. Già una sembra una montagna. Ruggiero ha sacrificato le notti, ma non le amicizie. Ha seguito il suo cuore, senza perdere di vista la realtà. Voleva studiare anche se tutti gli dicevano che già essere un chirurgo era una gran cosa. Ma lui voleva mettere insieme le capacità tecniche di un chirurgo con la conoscenza teorica di uno scienziato. E così non ha dato retta a nessuno. Ed è stato meglio per tutti noi. Ruggiero Mango è un cardiologo di fama internazionale, giovanissimo, ma è famoso nel mondo per aver scoperto, e dato un nome, alla Loxina, una proteina che se trattata in un certo modo può prevenire e curare l'infarto e una serie di problemi cardiovascolari. Ma non immaginate Ruggiero come un giovane vecchio, con la barba e la noia. Ruggiero canta il gospel e va in palestra. E ha ricevuto la menzione d'onore per la ricerca insieme al cavalierato giovanile. E fa molto ridere pensare come tutto sia iniziato grazie ad un regalo del medico di famiglia: "L'Allegro Chirurgo".

L'informatico

In un mondo dove tutti sembrano correre verso lo schermo più grande, il cellulare più piccolo, la macchina più potente, il computer più leggero, l'app più cool, Massimo per la sua neonata società d'informatica fa una scelta controcorrente. E si concentra su uno strumento vecchio, quasi obsoleto, primitivo, nella storia fagocitante del mondo della rete: la mail. I computer cambieranno, gli schermi si ingrandiranno, le macchine lavoreranno sempre più velocemente, le app per iPhone o Tablet saranno sempre di più, sempre nuove. Ma la mail non morirà mai. Partito da solo in un garage di Milano, la sua azienda ora conta più di 100 persone. La sua piattaforma di email marketing è leader in Italia e in Europa con clienti come Gucci, Vodafone, Acer. Ma sono le persone sono la grande vittoria di Massimo Fubini. Le sceglie lui, personalmente, ci crede e ci investe. Il loft in Loreto è un piccolo gioiello perchè Massimo crede nella grande famiglia e vuole che tutti stiano bene. Prima ha preso sedie comode per tutti, poi schermi giganti, poi la tradizione della pizza del lunedì, la frutta il martedì o i videogiochi tutti contro tutti in pausa pranzo. E ci ha lasciato con un motto che è diventato anche il nostro “Le idee buone son quelle che si fanno, non quelle che si pensano”.

CINA/ quando diventera' un grande paese??


Tibet: due giovani si danno fuoco per protesta

lunedì 28 maggio 2012
Pechino, 28 mag. (Adnkronos/Dpa) - Due giovani tibetani si sono dati fuoco nel centro di Lhasa, davanti al tempio Jokhang, per protestare contro la repressione cinese nel Tibet. Pochi minuti dopo l'inizio della protesta e' intervenuta la polizia che ha spento le fiamme e portato via i due, uno dei quali e' morto per le conseguenze delle ustioni riportate. L'altro versa in gravi condizioni, ha reso noto la Xinhua citando funzionari locali. "Alcune persone che hanno tentato di avvicinarsi al luogo in cui si svolgeva la protesta sono state arrestate", ha reso noto Radio Free Asia citando testimoni. Il governo cinese ha rafforzato negli ultimi mesi le misure di sicurezza in Tibet dopo un aumento delle manifestazioni e dopo le oltre 30 auto-immolazioni, la maggior parte delle quali da parte di monaci.

Calcioscommesse..Basta per questo motivo non seguiamo piu' il calcio..tanto è truccato


Calcioscommesse: Raffica di arresti, anche Mauri e Milanetto. La polizia a Coverciano, indagato Criscito

Nuovo blitz in Italia e all'estero, 19 i provvedimenti emessi della Procura di Cremona

Nuovo blitz della polizia contro il calcioscommesse. Gli agenti di diverse squadre mobili e del Servizio centrale operativo stanno eseguendo una serie di arresti e perquisizioni in Italia e all'estero nei confronti di soggetti appartenenti ad un'organizzazione transnazionale dedita alle combine degli incontri di calcio.
19 provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del tribunale di Cremona Guido Salvini nell'ambito dell'inchiesta 'Last Bet', coordinata dal procuratore Roberto Di Martino che nel giugno e nel dicembre dell'anno scorso ha portato a diversi arresti. L'operazione di oggi è stata condotta dalle squadre mobili di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna, coordinate dagli uomini del Servizio centrale operativo Anche gli indagati di questa nuova tranche dell'inchiesta devono rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Ci sono anche calciatori di serie A tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Cremona nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Complessivamente sono stati emessi 19 provvedimenti, 10 dei quali riguardano ex giocatori e calciatori di A, B e Lega Pro.
Perquisizioni sono state compiute dalla polizia nei confronti dell'allenatore della Juventus, Antonio Conte, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. Secondo quanto si apprende, Conte è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, è stato arrestato dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse. Lo apprende l'ANSA da fonti qualificate. Tra i destinatari del provvedimento d'arresto ci sarebbe anche l'ex giocatore del Genoa, ora al Padova Omar Milanetto.
Blitz della polizia nel ritiro della Nazionale. Secondo quanto apprende l'ANSA, agenti sono andati nel centro sportivo di Coverciano per eseguire perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona.
Era Domenico Criscito il destinatario della perquisizione effettuata dalla polizia nel ritiro della Nazionale a Coverciano. Secondo quanto si apprende, il difensore azzurro è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva nell'ambito dell'indagine cremonese che ha portato a diversi arresti.

Formigoni e le cene pagate da Daccò Il governatore: non cedo ai ricatti


Formigoni e le cene pagate da Daccò
Il governatore: non cedo ai ricatti

Il Pd e Verdi all'attacco: si dimetta






ROMA - Le cene a cinque stelle «erano destinate a mostrare ai miei conoscenti e clienti le mie conoscenze importanti con politici, esponenti delle forze dell'ordine,professori universitari nelle facoltà di medicina». È uno dei passaggi dell'interrogatorio dello scorso 19 maggio di Pierangelo Daccò, il faccendiere legato da una «grande amicizia» con il presidente della Lombardia Roberto Formigoni e in carcere nell'ambito delle inchieste sui casi San Raffaele e Maugeri.

Le cene. Daccò al procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco e ai pm Laura Pedio e Antonio Pastore ha riferito delle cene da lui offerte in ristoranti come «Lo Squero» di Rimini in occasione del meeting di Cl o come quella da Sadler a Milano. A proposito di quest'ultima Daccò ha aggiunto:«Si tratta di una delle cene che organizzo per le mie pubbliche relazioni» alla quale era presente anche Formigoni.

«Non cederò al ricatto», replica Formigoni in una lettera aperta diffusa oggi dopo le dichiarazioni del faccendiere Daccò. Il presidente della Lombardia sostiene che «probabilmente la pubblicazione illegale di atti» continuerà anche nei prossimi giorni ma che si tratta di atti che non contengono niente di penalmente rilevante ma che «danno spazio a speculazioni e attacchi politici senza precedenti, infondati, che hanno l'evidente scopo di mirare la credibilità mia e del governo di Regione. Dico subito che questi attacchi falliranno come sono falliti finora: non cederò al ricatto». In un altro passaggio il governatore ribadisce che Daccò non ha avuto «indebiti vantaggi» dalla Regione Lombardia grazie al fatto di conoscere lo stesso Formigoni e conferma che si assumerà tutte le sue responsabilità «se la stampa dimostrerà il contrario». «Ma ciò, mi si creda - conclude - è impossibile, ripeto, impossibile».

«Le spese al Meeting di Piero Daccò mi riguardano solo molto parzialmente». Fra quanto Formigoni intende «smentire o correggere» dopo la pubblicazione dei verbali dell'interrogatorio del faccendiere Daccò, ci sono anche le spese sostenute per il Meeting di Rimini, tradizionale appuntamento di Comunione e Liberazione. «Ho partecipato a tutte le 31 edizioni del Meeting - scrive il governatore in una lettera aperta diffusa oggi - e sono stato a colazioni o a cene con centinaia di ospiti; con Daccò soltanto 2 o 3 volte in tutto. E basta». Poi poche righe per correggere il tiro su altre vicende.

Primo: «Mai stato a Rio de Janeiro con Piero Daccò».Secondo: «Le spese attribuite a Daccò nei resoconti giornalistici non riguardano certo me o solo me. Ricordo che Piero Daccò è stato in tutti questi anni un imprenditore in campo sanitario soprattutto all'estero (Cile, Argentina, Israele...) con migliaia di rapporti in tutto il mondo». Terzo: «51mila euro per un volo da Milano a Nizza come oggi pubblicato??? Questa è una di quelle cifre inverosimili che tolgono ulteriore credibilità al tutto».

Formigoni ammette poi di esser stato «talora» ospite sulla barca «Ad Maiora di Antonio Simone» (ex assessore arrestato) un «amico da 40 anni», sempre su suo invito e «spesso» in compagnia di parenti o amici di Simone e di Daccò o di loro stessi. Ma solo «qualche weekend di giugno o luglio, alcuni giorni durante le vacanze di agosto. Altro che barche a totale disposizione per mesi e mesi». Il governatore spiega poi di limitarsi a «correggere o smentire» solo «alcune delle più grandi falsità che sono state scritte in questi giorni» perché «sarebbe impossibile per chiunque rispondere agli infiniti nuovi particolari verosimili, inverosimili o di fantasia».

Il Pd: ceda il passo. «La resistenza di Formigoni non ha più nessun rapporto con la situazione politica, è unicamente attaccamento alla poltrona mentre tutto il resto intorno crolla. Le ultime elezioni amministrative hanno dimostrato che il primo partito della Lombardia è il Pd, che la maggioranza consiliare che sorregge la giunta non è più maggioranza elettorale tra i lombardi, essendo franata in quasi tutti i Comuni al voto». Lo afferma in una nota Emanuele Fiano (Pd) osservando come «intorno a Formigoni, in questi anni, molti dei suoi assessori siano stati colpiti da provvedimenti d'indagine giudiziaria o addirittura d'arresto. E in più in questi giorni la cronaca continua ad aggiungere sospetti sempre più pesanti sui rapporti tra lui e Pierluigi Daccò». «Proprio oggi il leader in pectore della Lega Roberto Maroni, seppur annunciando di non voler far cadere la giunta lombarda, indica con chiarezza a Formigoni la strada di votare in Lombardia insieme alle elezioni politiche nel 2013. Infine anche gli esponenti del rinnovamento interno al Pdl, come quelle del sindaco di Pavia Cattaneo, invocano per la Lombardia e per Formigoni il tempo del ricambio. La resistenza di Roberto Formigoni - conclude - sta creando un blocco politico dannoso per la Lombardia e i suoi cittadini. Se ne renda conto e ceda il passo».

«Invece di prendersela con i giornalisti che fanno proprio mestiere - ossia quello di informare i cittadini - il presidente della Regione Lombardia farebbe meglio a dimettersi». Lo dichiara il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: «Ormai è evidente che in Lombardia è necessario un gesto di ecologia politica che porti all'azzeramento dell'attuale sistema che ormai sta nauseando i cittadini. L'unica strada per uscire da una situazione ormai insostenibile è quella di restituire la parola ai cittadini che, ormai, non ne possono più - conclude Bonelli -. Formigoni si dimetta e in Lombardia si vada a nuove elezioni ad ottobre».