giovedì 20 dicembre 2012

Napolitano: consolidare la rinnovata credibilità,ricordati dei pensionati,dell'imu prima casa,delle carceri,dei giovani ....


Napolitano: consolidare la rinnovata credibilità

'Le misure prese hanno scongiurato il rischio che l'Italia finisse sorvegliato speciale Ue'


Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

"Il 2012 è stato un anno difficile; il 2013 si presenta denso di incognite" e la sfida principale é quella di "consolidare e dispiegare l'alto tasso di rinnovata credibilità che l'Italia può vantare nel mondo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano alla Farnesina.
"Le forti misure prese da Governo e Parlamento" hanno "scongiurato il rischio per l'Italia di scivolare nel ruolo di sorvegliato speciale della UE e del Fmi. Uno sforzo che abbiamo fatto per noi stessi e per le future generazioni e non per soddisfare diktat esterni". Cosi il presidente Napolitano ha parlato oggi dalla Farnesina delle misure di risanamento e di disciplina dei conti portate avanti dal Governo Monti.
CANCELLIERI A COLLE, MEGLIO VOTO IL 24/2 - Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, secondo quanto si apprende, avrebbe scritto al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, spiegandogli che anche se la macchina elettorale potrebbe essere pronta per il 17 febbraio, sarebbe, per motivi tecnici, meglio votare il 24 febbraio. La Cancellieri lo avrebbe spiegato in commissione.
Il ministro ne avrebbe messo al corrente la commissione Affari costituzionali dove sta seguendo l'esame del decreto sulle firme per la presentazione delle liste alle elezioni.
NAPOLITANO, NON PROLUNGARE CAMPAGNA ELETTORALE -"Le ipotesi di data per lo scioglimento delle Camere all'esame del Presidente della Repubblica, che ne ha la prerogativa esclusiva sentiti i Presidenti delle due Assemblee, non sono dettate - si legge nella nota diffusa dal Quirinale - da alcuna forzatura o frettolosità. Come è noto, il Presidente Napolitano ha ripetutamente auspicato che le elezioni si svolgessero alla scadenza naturale entro la prima metà di aprile; altrettanto noti sono i fatti politici che hanno vanificato questa possibilità".
"Già prima di quei fatti nuovi - prosegue la nota - la Conferenza dei Capigruppo del Senato aveva calendarizzato la discussione in Aula della legge di stabilità per il 18 dicembre. Avendo il Presidente del Consiglio preannunciato la formalizzazione delle sue irrevocabili dimissioni all'indomani dell'approvazione di questa legge, è interesse del paese evitare un prolungamento di siffatta condizione di incertezza istituzionale". "In quanto alla conseguente indizione delle elezioni politiche, corrisponde alla prassi costante - ricorda ancora il Colle - la fissazione della data in un momento intermedio tra il minimo di 45 giorni previsto dalla legge e il massimo di 70 fissato in Costituzione. E' egualmente interesse del paese che ci si attenga a tale prassi e non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale affinché possa ristabilirsi al più presto la piena funzionalità delle Assemblee parlamentari e del Governo in una fase sempre critica e densa di incognite per l'Italia", conclude.
BERSANI, PRONTI A NOTTURNE SU L. STABILITA' - Per il segretario Pd Bersani è "disdicevole" ritardare la data naturale delle elezioni fissata il 17 febbraio unicamente "per esigenze non dell' Italia, ma di forze politiche in ritardo". Per approvare entro la settimana la legge di stabilità "siamo proti a stare alla Camera anche la notte", ha detto Bersani a Bruxelles.
Sono "indecorosi, incommentabili i traccheggiamenti" di Berlusconi. "Siamo in tempo per procedere entro la settimana", ha aggiunto.
Sull'Imu il Pd "aveva fatto una proposta diversa", ma "se uno si alza e fa il demagogo, dica dove trova 20 miliardi" perché "le favole hanno stufato", ha dichiarato il segretario del Pd.

Monti perchè ti candidi?Commercio, vendite in calo: -3,8% rispetto al 2011


Commercio, vendite in calo: -3,8% rispetto al 2011

Settimo dato negativo consecutivo rispetto al 2011. Alimentare -4,8% su base annua. Reggono i discount.


Consumi in calo per gli italiani.

Le vendite al dettaglio a ottobre hanno registrato una caduta, perdendo l'1% rispetto a settembre e il 3,8% su base annua.
Lo ha rilevato l'Istat, sottolineando che si tratta del quarto calo mensile consecutivo e del settimo tendenziale.
ALIMENTARE -0,4%. In termini congiunturali ad andare peggio è l'alimentare (-1,3%).
Le vendite al dettaglio nei primi dieci mesi del 2012 sono risultate in calo dell'1,9%, a confronto con lo stesso periodo del 2011. E in calo risultano sia il settore alimentare (-0,4%) che il non 'food' (-2,5%).
IPERMERCATI -6,7%. Sempre nel mese di ottobre le vendite al dettaglio sono crollate anche per la grande distribuzione, in discesa del 4,8% su base annua.
Si salva solo il discount alimentare (+0,6%), mentre tutte le altre tipologie sono in perdita, dagli ipermercati (-6,7%) ai supermercati (-2,6%).
Per i piccoli negozi si registra una diminuzione del 3,0%, sempre in termini tendenziali.

Pannella ascolta la Severino: “Amnistia? In Parlamento non ci sono i voti”


Severino: “Amnistia?
In Parlamento non ci sono i voti”


Guardasigilli Paola Severino, Marco Pannella ironizza affermando che con il suo provvedimento sulle pene alternative conquisterebbero la libertà 54 detenuti .  
«I relatori del provvedimento alla Camera, per la verità, hanno sempre parlato di 1.200 detenuti. I dati che mi sono stati trasmessi dal Dap riferiscono di 2.819 ingressi in carcere nel 2011 per reati puniti con pena massima fino a 4 anni, tutti potenziali fruitori di misure alternative alla detenzione».  

Tra spinte giustizialiste e forcaiole nessun governo negli ultimi anni è riuscito a portare avanti una politica di umanizzazione delle carceri.  
«Indipendentemente dalle opposte spinte che hanno caratterizzato la politica dei diversi governi negli ultimi anni, ciò che più mi ha colpito arrivando al ministero della Giustizia è stata la frammentazione della geografia carceraria, che negli anni è andata di pari passo a quella dei “tribunalini”. La linea che sta seguendo l’Amministrazione penitenziaria è quella della modulazione dei circuiti così da aggregare i detenuti a seconda del percorso di recupero più idoneo alle loro caratteristiche. Bollate e Rieti, ad esempio, sono già ora istituti modello per detenuti ritenuti a minore pericolosità sociale». 

Ministro, due terzi della popolazione detenuta sono stranieri.  
«Vuol dire che molti degli extracomunitari che affollano le carceri italiane arrivano nel nostro Paese sperando in un futuro migliore, ma poi diventano facile preda della criminalità che garantisce loro un lavoro irregolare e un guadagno facile. Le misure alternative alla detenzione non sono - come qualcuno ha detto - ideate per “colletti bianchi” che intendono evitare il carcere; sono piuttosto per quella povera gente che, grazie a strumenti come la messa alla prova, possono avere una nuova e ulteriore chance per integrarsi nella società».  

Si potrebbe affrontare il problema del sovraffollamento anche con la liberalizzazione delle droghe. Davvero soluzione impensabile?  
«Nei Paesi nei quali la liberalizzazione è stata tentata i risultati ottenuti non sono stati confortanti, anche perché in un sistema ormai globalizzato qualunque Paese liberalizzasse diventerebbe la calamita dei traffici provenienti dai Paesi in cui la liberalizzazione non è avvenuta. Mi sembra piuttosto necessario moltiplicare le strutture - ovviamente diverse dalle carceri - idonee a garantire la disintossicazione e il recupero di coloro che hanno fatto uso di droghe. Ciò che più conta, torno a ribadirlo, è l’abbattimento della recidiva. I dati ce lo confermano: coloro che una volta usciti dal carcere lavorano, difficilmente tornano a delinquere. Secondo una stima del ministero del Lavoro sono tornati in carcere solo il 2,8% di coloro che, beneficiari dell’indulto nel 2006 erano stati avviati a tirocini presso aziende, su un campione di 2.158, a fronte del 27% di coloro che non aveva seguito alcun programma di reinserimento».  

Sull’ amnistia chi ha remato contro?  
« Nessuno specificatamente, ma tutti i partiti mi hanno detto che non si sarebbe potuta trovare una maggioranza qualificata per votare l’amnistia». 

E sulle pene alternative?  
«È a tutti noto che il provvedimento è stata approvato a larga maggioranza alla Camera, con l’eccezione di Lega e Idv che hanno già preannunciato il permanere della loro posizione contraria anche al Senato». 

Un anno al ministero. Si poteva fare di più?  
«Se metto in fila tutti i provvedimenti che abbiamo predisposto in materia di giustizia mi chiedo come sia stato possibile riuscire a realizzare tante misure tutte insieme in un arco temporale così ristretto. Solo sulle carceri, col decreto di gennaio, abbiamo inciso in modo significativo sul fenomeno delle “porte girevoli”, che si è ridotto dal 27% al 13% sul totale degli ingressi, e abbiamo ulteriormente esteso la possibilità di eseguire la pena in detenzione domiciliare portando il limite da 12 a 18 mesi».  

Con quali effetti?  
«L’insieme di queste misure ha concorso a determinare un’inversione di tendenza rispetto al progressivo aumento della popolazione carceraria, passata da 68.047 detenuti nel novembre 2011 a 66.335 di oggi. Infine, abbiamo emanato una Carta dei diritti e dei doveri dei detenuti per far sì che ciascuna persona al momento dell’ingresso in carcere sia in grado di conoscere qual è il percorso che lo attende. E tutto ciò senza considerare il disegno di legge sulle misure alternative che attualmente è all’esame del Senato e gli interventi sulle strutture carcerarie che hanno portato alla consegna, entro dicembre, di 3.178 posti letto ai quali se ne aggiungeranno altri 2.382 entro il giugno 2013. In conclusione, abbiamo puntato su soluzioni strutturali». 

Arrestato consigliere della regione Campania



Arrestato consigliere della regione Campania

Ordinanza ai domiciliari per truffa aggravata notificata dalla Gdf



NAPOLI - Un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e' stata eseguita dalla Guardia di Finanza nei riguardi del consigliere regionale della Campania Massimo Ianniciello (Pdl) per truffa aggravata. Secondo l'accusa, avrebbe percepito illecitamente un rimborso di circa 64mila euro esibendo fatture per operazioni inesistenti.
Massimo Ianniciello e' stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pm di Napoli Giancarlo Novelli e coordinata dal Procuratore aggiunto Francesco Greco che riguarda l'uso dei fondi pubblici destinati ai gruppi politici del Consiglio regionale della Campania. 
La Guardia di finanza ha eseguito una perquisizione nell'abitazione del consigliere regionale della Campania Fulvio Martusciello, ex capogruppo del Pdl in Consiglio regionale e attuale consigliere delegato per le attività produttive. Nei confronti di Martusciello - a quanto si è appreso - viene ipotizzato il reato di concorso nella truffa contestata a Massimo Ianniciello, il consigliere regionale del suo partito arrestato in mattinata. In particolare, il coinvolgimento di Martusciello riguarda la sua passata funzione di capogruppo regionale del Pdl e sarebbe in relazione all'obbligo di controllo della regolarità dei rimborsi che vengono erogati dai capigruppo ai singoli consiglieri.
Nei riguardi di Massimo Ianniciello è stato eseguito anche un decreto di sequestro dell'appartamento fino all'ammontare di 63.807 euro, pari all'importo della presunta truffa. L'inchiesta riguarda i fondi pubblici erogati per la comunicazione, che costituisce uno dei filoni dell'indagine sull'uso dei finanziamenti ai gruppi politici del Consiglio regionale della Campania. Oltre a questo filone, ve ne sono altri due che vanno sotto il nome di 'finanziamento ai gruppi consiliari' e 'fondo assistenza'. L'ammontare complessivo di tutti questi finanziamenti è di circa 4-5 milioni di euro all'anno.
Le perquisizioni riguardano anche il commercialista di Ianniciello, Antonio Pazzona. Oltre che di truffa aggravata ai danni dello Stato, il consigliere arrestato è accusato di peculato. Per ottenere il rimborso Ianniciello ha esibito fatture emesse da un'inesistente società di Bacoli (Napoli) che ha nella sua ragione sociale il commercio all'ingrosso di rottami ed è formalmente amministrata da due cittadini svedesi che sono risultati irreperibili in Italia e domiciliati presso un'agenzia di viaggi. Il rappresentante operativo di questa società - secondo le indagini della Guardia di Finanza - è risultato un pregiudicato che ha precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione di assegni rubati.


Spread Btp-Bund apre a 298 punti Il differenziale in leggero rialzo rispetto ai 296 di ieri sera


Spread Btp-Bund apre a 298 punti

Il differenziale in leggero rialzo rispetto ai 296 di ieri sera


Spread Btp-Bund torna sotto 300 punti

Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco in apertura di giornata segna quota 298,7 punti, in leggero rialzo rispetto ai 296 di ieri sera. Il rendimento del decennale è al 4,40%.

MILANO APERTURA IN CALO, -0,51% - Piazza Affari apre in calo. Il Ftse Mib cede lo 0,51% a 16.248 punti. Frenano in particolare Stm (-2,42%) e Mps (-1,3%). Fiat che oggi presenta il piano su Melfi perde, lo 0,47 per cento. l Cac-40 della Borsa di Parigi apre in calo dello 0,27%.A vvio di seduta in flessione per la Borsa di Francoforte: il Dax cede lo 0,33%. Parte debole la Borsa di Londra. L'indice Ftse-100 segna -0,08%. 'indice Ibex-35 della Borsa di Madrid apre in calo (-0,52%) con l'indice Ibex 35
OBAMA: SU FISCAL CLIFF SERVE SOLUZIONE RAGIONEVOLE OGGI  - Il presidente americano Barack Obama invita la leadership repubblicana a colmare le differenze e a trovare una soluzione ragionevole sul fiscal cliff "oggi". Lo afferma la Casa Bianca. La decisione dello speaker della Camera John Boehner di portare avanti un 'piano B' rende più difficile il raggiungimento di un ampio accordo di riduzione del deficit e del debito, oltre ad aumentare il rischio di fiscal cliff. Lo afferma - riporta la stampa americana - un rappresentante della Casa Bianca.Il presidente americano Barack Obama dovrebbe partire venerdì per le Hawaii ma rimarrà a Washington fino a quando il nodo non sarà sciolto, assicura il rappresentante dell'amministrazione americana. Obama vuole continuare a trattare con Boehner ma i due non si parlano da lunedì sera, ovvero da quando lo speaker lo ha informato della sua proposta alternativa. Anche il Congresso dovrebbe fermarsi per la pausa natalizia il 21 dicembre ma non è escluso che i lavori proseguano nel fine settimana e subito dopo Natale
Il presidente americano, Barack Obama, opporrà il proprio veto al 'piano B' dello speaker della camera, John Boehner, se dovesse essere approvato. Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che Obama ritiene la proposta di Boehner non bilanciata. Lo comunica la Casa Bianca. Il piano Boehner, che prevede un aumento delle tasse solo per chi guadagna più di un milione di dollari l'anno, sarà votato dalla camera domani. Gli americani sono stati chiari sul fatto che non accetteranno un approccio economico che scarichi troppo peso sulla classe media e sui più vulnerabili chiedendo, allo stesso tempo, troppo poco ai ricchi. Il 'piano B' prevede ampi sgravi fiscali per i più ricchi - in media i milionari avranno agevolazioni per 50.000 dollari -, eliminando gli sgravi per 25 milioni di studenti e famiglie.
Il piano ridurrà inoltre la durata degli aiuti alla disoccupazione per 2 milioni di americani. La riduzione del deficit sarà minima e il presidente apporrà il proprio voto se dovesse essere approvata" afferma la Casa Bianca in una nota. "Il presidente ritiene che questo momento offra ad ambedue le parti l'opportunità di raggiungere un accordo significativo e bilanciato che sia buono per le famiglie americane, l'economia e il futuro del Paese - mette in evidenza la Casa Bianca -. Il presidente ha presentato una proposto che va incontro a metà strada alle richieste dello speaker della Camera sulle tasse e sulla spesa, offrendosi di lavorare con i repubblicani per tagliare ulteriormente la spesa. Il presidente preme affinché la leadership repubblicana torni a lavorare a un accordo e a sedersi per colmare le restanti differenze e trovare una soluzione ragionevole oggi piuttosto che impegnarsi in esercizi che aumentano solo la possibilità che le tasse salgano per tutti gli americani".