mercoledì 30 aprile 2014

Il sondaggio segreto del Pd: alle europee vincerà Grillo

Il sondaggio segreto del Pd: alle europee vincerà Grillo


I sondaggi sulle elezioni europee 2014 che vediamo ogni giorno fioccare in ogni dove raccontano una storia che è sempre molto simile: Pd ben oltre il 30%, “Movimento 5 Stelle” attorno al 20-22% e Forza Italia ancora più staccata. Numeri che mandano su tutte le furie i militanti M5S, che ricordano bene come il loro partito sia stato pesantemente sottostimato in occasione delle politiche dello scorso anno (quando solo all’ultimo si capì come sarebbero andate le cose). La storia si sta ripetendo? Secondo alcune indiscrezioni che circolano, sembrerebbe proprio di sì. In verità, la fonte è abbastanza affidabile, trattasi di Pasquale Laurito, autore del foglio “Velina Rossa” e da tempo insider dellasinistra che ne racconta i segreti. Il problema è che il suo scoop si trova solo rilanciato da Bechis su “Libero”, mentre nei vari canali gestiti direttamente da Laurito non se ne riesce a trovare traccia. La cosa, quindi, è da prendere con le dovute pinze. Ma qual è questo scoop?
Secondo le rilevazioni interne del Pd con la distribuzione degli indecisi il “Movimento 5 Stelle” sarebbe il primo partito alle europee. E Matteo Renzi Grilloavrebbe la strada ancora in salita, mentre SilvioBerlusconi supererebbe quota 20% e il quorum sarebbe ottenuto da Lega Nord, lista Tsipras e Ncd. Il “Movimento 5 Stelle” primo partito alle europee. Questa è la notizia bomba che potrebbe ribaltare le sorti della politica italiana (almeno è quello che spera Beppe Grillo, che ha già detto che in caso di vittoria chiederà il governo a Napolitano). Il tutto verrebbe quindi da un sondaggio riservato, di quelli che i partiti conducono per conto loro senza darne notizia alla pubblica opinione e che secondo molti sono gli unici a non essere in alcun modo manipolati (visto che il sospetto che con i sondaggi si faccia campagna elettorale non è certo cosa nuova).
Il sondaggio riservato in questione è invece trapelato, con tutti i suoi numeri: contrariamente a quanto indicato dai sondaggi ufficiali, il Pd infatti sarebbe ben al di sotto del 30% dei consensi. Oscillerebbe al momento fra il 26 e il 27%, mentre il “Movimento 5 Stelle” avrebbe superato in queste settimane il 27%. Si profilerebbe insomma un inatteso testa a testa Grillo-Renzi alle europee. Sempre secondo la stessa rilevazione, Forza Italia sarebbe di poco sopra il 20%, mentre il quorum alle europee sarebbe superato di sicuro da Ncd (intorno al 6-7%), dalla Lega Nord (sopra il 5%) e dalla lista Tsipras (5-6%) che avrebbe eroso soprattutto nel Sud molti voti del Pd. Al di là della notizia principale, che riguarda M5S e Pd, buone nuove arrivano quindi anche per tutti gli altri partiti: Forza Italia supera il 20%, Lega Nord, Nuovo Centrodestra e Lista Tsipras superano la soglia di sbarramento. Se davvero le cose andranno in questo modo, c’è da aspettarsi un terremoto. E molto probabilmente elezioni nel 2015

Lo stato non fa nulla alle Banche?? questa è usura indotta.Deve statalizzarle Tutte

L’oro alla patria: costretti a cedere i gioielli di famiglia


Grazie ad una miracolosa operazione di trasparenza sul giro d’affari dei “Compro Oro”, è stato svelato al Senato che gli italiani, nel biennio 2011-2012, hanno svenduto ai tanti negozietti appositi circa 300 tonnellate di oro e preziosi, per un totale di 14 miliardi di euro. Cifra enorme, equivalente alla finanziaria del 2013: «Le famiglie italiane si sono fatte una finanziaria da sole», commenta Debora Billi. «Io lo trovo assolutamente vergognoso. Trovo indegno di un paese civile (nota frase abusata dai politici in campagna elettorale) che i cittadini siano ridotti a vendersi l’oro in quantitativi industriali per riuscire a tirare avanti. E’ una cosa da vomito. In un certo senso, hanno dato l’oro alla patria. Hanno tirato la fine del mese da soli, mentre il loro paese era occupato a dirottare i soldi delle tasse verso gli interessi sul debito anziché provvedere a chi si trovava in difficoltà come sarebbe compito di una comunità. Chissà, forse “ce lo chiede l’Europa”».
«Mentre i piazzisti commerciali dell’Unione Europea provano a convincerci raccontando che in 70 anni non si sono fatte guerre», continua la Billi, Compro Oronoi «guardiamo agli italiani che si sono spogliati anche delle fedi nuziali, ai greci che muoiono senza medicine e senza cibo nelle mense scolastiche, agli ucraini governati dai nazisti, alla Germania che chiede forza lavoro a basso costo, e ci sembra che tutto somigli tanto, ma tanto tanto, al 1943». L’anno peggiore è stato il 2012, conferma “Il Fatto Quotidiano”: la scritta “compro oro” campeggiava ovunque e milioni di italiani vendevano i propri preziosi per arrivare a fine mese. I dati sono largamente sconosciuti. Ascoltato dalla commissione industria del Senato, il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha svelato i numeri di un fenomeno di massa: nel 2012 gli italiani hanno venduto 200 tonnellate d’oro per un valore di 8 miliardi di euro. Due anni fa, stimano le Camere di commercio, 17 milioni di persone sono entrate in una delle oltre 22.000 agenzie, sorte come funghi Ferruccio Dardanelloin tutti i quartieri delle città, per vendersi l’oro di famiglia.
Secondo le associazioni del settore, allargando lo sguardo al 2011, la cifra sale a 300 tonnellate e il giro d’affari a 14 miliardi di euro. Collane, orecchini, anelli, oltre 20 milioni di “pezzi” finiti in un mercato fuori da qualsiasi controllo. «Per dare l’idea – scrive Carlo Di Foggia sul “Fatto” – in tutta Italia sono solo 554 gli operatori autorizzati da Bankitalia. Tutti gli altri si muovono nel solco di un vuoto normativo, spesso paravento per affari milionari gestiti dalla criminalità: riciclaggio e reinvestimento di proventi illeciti, ricettazione, frode ed evasione fiscale, tutto documentato dalle inchieste delle fiamme gialle». Ma anche chi non opera in “nero” fa affari d’oro, perché i margini di guadagno sono altissimi. «Il meccanismo è semplice: si acquista a prezzi molto più bassi di quelli che poi vengono applicati alle fonderie, che comprano solo da operatori in grosse quantità. Senza regole e senza bisogno di autorizzazioni, secondo la Guardia di finanza, tra il 2011 e il 2013 il numero dei “compro oro” è aumentato di cinque volte». La domanda imponente ha trainato l’offerta finché il mercato ha retto, poi il filone si è esaurito. La quotazione dell’oro è crollata e chi aveva da vendere ha venduto tutto